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Il 2021 del calcio femminile

All’inizio del 2021, salutando il 2020, più che brindare ci abbiamo bevuto su per citare Gazzelle che dopo ‘‘Ok’’ a Febbraio, per coerenza, ha pubblicato ‘‘Ok un cazzo’’ a Dicembre. Ma per il calendario sportivo il 2021 è stato un anno tutto fuorché da dimenticare.

Gennaio

A Gennaio il sole sorge a ovest con il Boca Juniors che si laurea campione nazionale vincendo per 7-0 contro River Plate nel Superclasico perché le feste, quando hai l’alma latina, o si fanno bene o non si fanno per niente. Il Transition Tournament 2020 è il primo titolo assegnato da quando il calcio femminile argentino è diventato professionistico, ed è finito sulle mensole Xeneizes.

Nell’anno iniziato sotto il segno del ponente, la seconda immagine, sempre in spagnolo, è la dolce sconfitta del Levante per mano dell’Atletico Madrid che solleva Virginia Torrecilla dalle sofferenze della malattia e anche la Supercoppa nazionale. Per la squadra rojiblanca si tratta del primo titolo iberico stagionale, raggiunto togliendo al Barcellona dei record la finale con un rigore di Alia Guagni. Per Virginia Torrecilla è un respiro di normalità, un momento di vicinanza oltre le compagne, che la vita per gran parte è comunque un gioco di squadra.

In casa nostra, a mettere subito in chiaro le proprie intenzioni, in modo tale che poi nessuno possa dirsi sorpreso, la Juventus che conquista la Supercoppa dopo una rocambolesca serie di partite senza esclusione di colpi.

Febbraio

Febbraio è il mese più corto dell’anno, talmente corto che le azzurre pensano di fare quasi un gol al giorno. Con la vittoria per 12-0 sull’Israele a Firenze, le ragazze di Bertolini conquistano la qualificazione all’europeo inglese in una giornata di sorrisi e strette di mano che fa ben sperare di riaffittare il Franchi per una festa anche il prossimo anno. 

Marzo

Se Febbraio è il mese che celebra l’amore, Marzo è quello del ritorno degli ex come Pernille Harder che apre le marcature contro il Wolfsburg presentando il conto dal dischetto. Il 3-0 vale al Chelsea la semifinale di Champions League, la prima vittoria di questa portata sulle tedesche di casa nella massima competizione europea.

Qualcuno poi dice che il terzo mese dell’anno sia pazzo e allora non c’è da stupirsi che cada a ridosso delle idi di marzo il capitombolo del Milan al cospetto dell’Inter. Le nerazzurre si aggiudicano il derby d’andata delle semifinali di Coppa Italia in una gara storica declinata al femminile, lasciando alle rivali cittadine solo il gol della bandiera di capitan Giacinti. A volte la differenza tra trionfare e fallire è questione di dettagli o di navigli.

Anche se con lentezza, senza pubblico, poi a metà, i teatri hanno iniziato a riaprire in primavera, tra tutti quello più grande ‘‘Il Teatro dei sogni’’. L’Old Trafford di Manchester, un tempio del calcio europeo, ha ospitato la prima gara dello United femminile ed ha visto lì la prima vittoria di Christen Press e compagne. D’altronde ‘’Cosa può esserci di meglio dello United?’’, lo United Women.

Aprile

Aprile dolce dormire e infatti anche il Lione s’è addormentato: dopo cinque stagioni consecutive le francesi non saranno campionesse d’Europa. L’OL non perdeva in europa dal 29 aprile 2017 con gol di Carli Lloyd, che per varie ragioni quest’anno sa di vintage. Per arrivare invece all’ultima eliminazione dalla Champions bisogna tornare alla stagione 2014-15, protagonista del misfatto ancora il PSG. 

Con la stagione che si avvia allo sprint finale, Fara Williams si defila dalla scena. Williams, classe ’84, è una leggenda del calcio inglese. Dopo aver indossato le maglie di Chelsea, Charlton Athletic, Everton, Liverpool, Arsenal e Reading sceglie di indossare pigiama e pantofole per godersi un mondo in crescita intorno a lei. Calciatrice con più presenze nella storia delle Lionesses, non sappiamo cosa Farà ancora, ma tutto quel che ha fatto sì.

Maggio

‘‘Era de maggio’’ cantava la poesia di Salvatore Di Giacomo prima ancora che la mettessero in musica. Forse è perché l’aria si ammorbidisce e calcisticamente è tempo di verdetti che maggio sembra un dicembre senza neve, un momento magico, il tempo degli eroi. Il tempo, quest’anno, del Barcellona campione d’Europa che più che un’opera finita sembra una serie TV di successo da rinnovare per non si sa quante stagioni. Battendo il Chelsea con un netto 4-0, le blaugrana conquistano la prima Champions League della loro storia consacrandosi definitivamente tra le pagine occupate da Cruijff e Messi.

In Italia, la Juventus vince il suo quarto scudetto in quattro anni di vita. Invincibile con i numeri ma vulnerabile, saluta Rita Guarino, allenatrice dal giorno zero della squadra bianconera bambina prodigio.

Chiude il sipario sul mese dei fiori la Roma che si aggiudica il suo primo trofeo. Le giallorosse vincono la Coppa Italia contro il Milan, ai calci di rigore, dopo un esaltante percorso che vale loro anche la nota di merito di aver battuto la Juventus che in patria macina punti e risultati.

Giugno

Estasiati dalle faide nazionali, dai tonfi e dai trionfi della UEFA Women’s Champions League, a DAZN decidono di trasmettere gratis, in diretta e on demand, tutte le 61 partite della competizione che si preannuncia più scoppiettante del solito per l’annata che verrà.

Dopo il dominio quadriennale del Wolfsburg, in Germania vince il Bayern Monaco che con le rivali cittadine aveva condiviso lo smacco del Chelsea. In Francia invece, perde lo scettro il Lione dopo un’egemonia di 14 anni e ad approfittarne è il PSG che vince il suo primo titolo nazionale all’età di 50 anni, si sa che le aspettative di vita ora si sono alzate, non è un seconda giovinezza è più che altro prima maturità.

Luglio

Yaya, col bene che ti voglio è quello che tutti pensiamo vedendo partire Aurora Galli per l’Inghilterra. La centrocampista azzurra saluta la Juventus e vola all’Everton, con tanto di raccomandazioni e pacchi da giù, che a Liverpool piove.

Ma a venire incontro alle esigenze di milioni di mamme italiane che vogliono notizie è Sports Interactive che annuncia il suo impegno per introdurre il calcio femminile all’interno di Football Manager.

Agosto

“Goool, goool, gool di Grosso, abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene”, Caressa che non fa parlare Bergomi, Pirlo che ride: signori, il calcio è una macchina del tempo. Con il rigore decisivo realizzato da Julia Grosso, la nazionale femminile canadese vince l’oro Olimpico contro la Svezia dopo aver estromesso dal torneo la nazionale statunitense.

Nel frattempo a selezione femminile del Milan ha fatto il suo esordio e festeggiato la prima storica vittoria in Champions League, contro lo Zurigo, portata in spalla, tanto per cambiare, da Valentina Giacinti.

Settembre

Le impressioni di settembre, purtroppo, non sono delle migliori. Come ci racconta Nadia Nadim nel documentario sulla sua vita, sotto gli occhi abbiamo più fortuna di quanto molte altre persone, altrove, possano solo immaginare. Tranquillità che ci permette di essere ospiti solo in vacanza ma ospitanti quando serve. Il Centro Tecnico Federale di Coverciano ha aperto le porte alle calciatrici dell’Herat Football Club per un momento di condivisione e solidarietà tra colleghe con fortune dispari in geografia.

Nel frattempo a Barcellona la Masia diventa vivaio di talenti anche al femminile, l’Arsenal ingaggia Tobin Heath e nessuno può più far finta che il calcio femminile non esista visti i record, come quello di Everton – Manchester City, gara vista da 800.000 telespettatori, mai così tanti per il campionato inglese, o l’approdo della Serie A sul mercato estero.

Settembre è anche il mese della scuola, quello in cui lo slancio di imparare e fare bene è più forte a patto che ci siano i maestri giusti, come Ilaria Mauro. Dopo una lunga carriera tra Italia e Germania, l’attaccante azzurra appende gli scarpini al chiodo avanzato tra quelli usati per appendere cornici con foto e medaglie, e resta con tanto da raccontare.

Ottobre

Al consiglio di classe della scuola di calcio femminile, arriva anche Carli Lloyd. Dopo oltre trecento presenze con la nazionale statunitense, saluta il palcoscenico in un’amichevole, a dimostrare che non è sempre la posta in gioco a fare la gara ma chi la interpreta come meglio crede.

Il punto è che non si finisce mai di imparare e si devono studiare anche le materie a noi meno congeniali. Il mese di ottobre, quello di Halloween e della paura, è anche quello in cui emergono storie che richiedono del coraggio per essere raccontate: sono quelle di violenze e molestie, che dagli Stati Uniti al Venezuela, passando per la Spagna trovano una fitta rete di mobilitazioni e sostegno in tutto, o quasi, l’universo calcio. 

Di alcuni alunni però si possono apprezzare i progressi, come è successo per la Juventus sì caduta contro il Chelsea nella sua prima gara di Champions League all’Allianz Stadium col pubblico sugli spalti, ma arrivata a sedersi tra i banchi della classe superiore, con una pagella di tutto rispetto.

Novembre

A novembre piangere è abbastanza semplice, giornate corte, buie, pioggia, tempo incerto, eppure Formiga si prende la briga di assicurarsi la nostra dose di lacrime, quantomeno mensile. 26 anni in campo, 243 partite, 37 gol, 7 olimpiadi e 7 campionati del mondo, se è finita l’era di Formiga, leggenda vivente, prima o poi finirà anche Beautiful.

Ma le lacrime sono come i biscotti, una tira l’altra, e tutte tirano il cuore. Alexia Putellas, capitana del Barcellona, alla cerimonia di assegnazione del Pallone d’Oro dipinge l’essenza del calcio con le parole non avendo una divisa adatta per farlo con i piedi, dedicando il premio al padre. Chi non ha pianto mente.

E mente anche chi dice di non aver conservato qualche lacrima per il ritorno in campo, con gol, di Ada Hegerberg nella goleada del Lione contro il PSG o per l’impresa della Juventus che batte il Wolfsburg, in trasferta.

Strizzando i fazzoletti forse qualcosa, appena appena, rimane anche per la vittoria del Washington Spirit nella NWSL.

Non c’è invece da piangere per la battuta d’arresto delle Azzurre contro la Svizzera, la strada per il mondiale è lunga, basta mettere nelle gambe l’allenamento per un pezzo in più di salita.

Dicembre

Il primo regalo di Natale, quello che apre dicembre, se lo fa il Chelsea regalandosi la FA Cup a Wembley nel derby contro l’Arsenal, poi la Juventus che approda ai quarti di Champions League battendo 3-0 il Servette e anche il San Diego Wave con la firma di Alex Morgan. Regali grandi, costosi, alcuni lungimiranti come la nascita del sindacato delle calciatrici

A conti fatti la lista degli eventi del 2021 perderà fascino non appena verrà scritta quella dei buoni propositi del 2022, nella speranza di non dover poi tornare a leggera con nostalgia.

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