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Calcio Femminile e “Coree”: tra questioni geopolitiche e Mondiale 2023

Per la Coppa del Mondo del 2023 si valuta una candidatura congiunta della Corea del Sud e Corea del Nord con il parere favorevole della FIFA

C’è un legame profondo che lega il calcio femminile alla storia di Corea del Nord e Corea del Sud. Nell’Aprile 2017 venne disputata per la prima volta una partita di calcio tra le due Coree in terra nordcoreana.

La sfida fu proprio tra le due selezioni femminili, che in passato, così come accadeva per il maschile, si sfidavano su campi neutri per avversione da parte del governo di Pyeongchang a mostrare la bandiera sudcoreana.

L’evento fu visto come momento di distensione nei rapporti tra i due Paesi, attraendo 42 mila tifosi allo stadio Kim II-Sung in un’atmosfera di tranquillità e correttezza.

A questa parentesi seguì la scelta delle due selezioni olimpiche di marciare unite sotto la bandiera delle “Coree Unificate” in occasione della cerimonia di apertura dell’Olimpiade invernale di Pyongyang 2018.

Durante la manifestazione la squadra di Hockey femminile era composta da giocatrici di entrambi i Paesi, venendo quindi rappresentati dallo stesso team.

Tornando al calcio femminile, l’organizzazione del Mondiale 2023 verrà affidata ad una Nazione extra-Europea. Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa hanno già manifestato il loro interesse, in particolare le prime due sembra che abbiano proposto progetti interessanti.

Chung Mong-gyu, presidente della Korea Football Association (KFA), ha ottenuto il sostegno del Governo Sud Coreano per organizzare insieme alla Corea del Nord l’evento calcistico mondiale. “Abbiamo inviato la nostra proposta alla DPRK Football Association (Federazione calcistica nordcoreana, ndr) e stiamo aspettando una loro risposta ufficiale” ha dichiarato Chung.

Il parere della FIFA

Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha espresso il suo parere positivo riguardo un’eventuale candidatura congiunta di Corea del Nord e del Sud:

“Fino a poco tempo fa le due Nazioni vivevano una situazione di grande difficoltà. Ho sentito parlare dell’ipotesi di ospitare insieme il Mondiale di calcio femminile del 2023, credo sarebbe incredibile.” 

L’organizzazione congiunta del Mondiale seguirebbe quella delle Olimpiadi estive del 2032, annunciata lo scorso Settembre dal leader nordcoreano Kim Jong un e dal presidente della Corea del Sud Moon Jae.

Le Federazioni nazionali interessate all’organizzazione del grande evento dovranno inviare la candidatura ufficiale alla FIFA entro il 18 Marzo.

Tra un anno il consiglio della FIFA voterà per decidere la Nazione ospitante. Alla base del processo di assegnazione della Coppa del Mondo (come accadrà dall’edizione del 2026 per il calcio maschile), ci sarà una valutazione dei diritti umani presenti nella Nazione, eventuali rischi e ispezioni delle strutture.

Il problema per questa candidatura congiunta potrebbero essere alcune violazioni ai diritti umani compiute dal governo nord coreano, come i campi di prigionia per i dissidenti e assenza di libertà religiose e di parola.

Laura Brambilla

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