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Megan Rapinoe insignita della medaglia presidenziale della libertà

Megan Rapinoe continua a vincere ma questa volta la sua medaglia arriva direttamente dalla Casa Bianca.

In ritiro con la Nazionale statunitense femminile infatti, durante un momento di pausa e riposo, Rapinoe ha ricevuto una telefonata dallo Studio Ovale. Il Presidente Joe Biden, che la giocatrice americana aveva sostenuto apertamente durante le ultime elezioni, ha infatti informato Megan Rapinoe di essere stata insignita della Medaglia presidenziale della libertà.

Si tratta della maggiore onorificenza che un cittadino civile possa ricevere dalla Presidenza degli Stati Uniti. È un simbolo di valore e riconoscimento nei confronti di chi ha contribuito con impegno e dedizione alla prosperità della nazione attraverso ogni forma di coinvolgimento pubblico.

E la descrizione sposa perfettamente la figura di Megan Rapinoe, una delle voci più imponenti non solo del calcio femminile mondiale ma anche del panorama pubblico degli Stati Uniti degli ultimi anni.

Un percorso quello dell’icona della Uswnt che proprio nel rapporto con le più alte cariche dello Stato americano ha vissuto vertiginosi alti e bassi. In seguito infatti all’inizio della sua protesta pacifica nel 2016, quando Rapinoe si inginocchiò per la prima volta durante l’inno nazionale a supporto del movimento della Black Lives Matter, l’opinione pubblica ha affrontato la calciatrice tra sentimenti di amore e odio.

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Leader di quest’ultima fazione era proprio l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che durante i Mondiali di Francia del 2019 aveva alimentato l’astio nei confronti dell’atleta.

Successivamente al cambio di governo, Rapinoe ha ricostruito il suo rapporto con la presidenza americana giungendo quindi al conseguimento di tale onore. Durante la telefonata, il Presidente Biden ha anche scherzato con la giocatrice facendo riferimento al primo cartellino rosso della sua carriera ricevuto durante una recente amichevole per proteste nei confronti della direzione arbitrale.

Dopo un primo momento di confusione e incredulità, la veterana della Nazionale USA ha informato immediatamente la sua famiglia di quanto era appena avvenuto. Seppure profondamente fiera e grata per l’onorificenza, Rapinoe non ha perso occasione per ricordare i nomi di tutti coloro che meriterebbero il medesimo riconoscimento. Tra le sue menzioni anche le fondatrici della Black Lives Matter e la sua fidanzata, la cestista Sue Bird.

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Megan Rapinoe è la prima calciatrice ad essere insignita di tale medaglia. Nel mondo dello sport femminile in generale compaiono i nomi di Simone Biles e Billie Jean King.

Rapinoe è inoltre recentemente tornata nel roster della Uswnt ma in un ruolo reinventato che la vedrà probabilmente impegnata più come mentore e punto di riferimento che come forza attiva in campo.

Vincitrice del Pallone d’Oro nel 2019, Megan Rapinoe resta una delle colonne portanti del calcio femminile statunitense e una delle leader più significative della lotta all’Equal Pay della squadra americana. E questa volta è pronta ad andare alla Casa Bianca.

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