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Gli stipendi delle calciatrici americane. Quanto guadagnano in NWSL

Tutte le informazioni sui nuovi contratti delle calciatrici in NWSL. Stipendi e salari ecco quanto prendono le giocatrici negli Stati Uniti

Al Banc of California Stadium non si è disputata soltanto la prima emozionante partita in NWSL di Angel City FC. Poco prima del calcio d’inizio che ha segnato il debutto della squadra di Christen Press nel campionato statunitense, la Commissioner Jessica Berman ha firmato e ufficializzato, alla presenza del Direttore Esecutivo dell’Associazione delle Giocatrici Meghann Burke, Il primo Contratto Collettivo delle giocatrici di NWSL, redatto a Febbraio 2022.

L’importanza dell’accordo è inequivocabile per il futuro della lega. Spesso costrette a compensare la carriera calcistica con secondi impeghi al fine di raggiungere una stabilità economica, le giocatrici non coinvolte con le rispettive Nazionali avevano vissuto fino al 2021 un professionismo di facciata, non solo dal punto di vista finanziario ma soprattutto nel trattamento subito dai club e dalla lega stessa.

Con il primo Contratto Collettivo, le atlete sono adesso tutelate economicamente, fisicamente e psicologicamente dai termini dell’accordo.

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Il salario minimo di ogni giocatrice NWSL partirà dunque da una base annuale di 35.000 dollari nel 2022 fino a raggiungere una base di circa 41.000 dollari nel 2026. Per le calciatrici che nel 2021 ottenevano già uno stipendio superiore al minimo garantito fino ad allora di 22.000 dollari, l’aumento sarà relativo al compenso ricevuto. Partendo da un incremento di 13.000 dollari, si giunge a circa 1.000 dollari per coloro che guadagnano più di 99.000 dollari.

Una differenza significativa rispetto al passato verrà però definita da una selezione di bonus concessi alle squadre e alle singole calciatrici per i successi conseguiti. Un netto miglioramento rispetto al buono di 50$ spendibile presso Chipotle ricevuto da Bethany Balcer come compenso per essere stata nominata “Rookie of the Year” nel 2019.

Un bonus minimo di 5.000 dollari verrà infatti assegnato alle squadre vincitrici dello SHIELD e del titolo finale del campionato, mentre la seconda finalista riceverà 3.750 dollari, alle semifinaliste verranno attribuiti 2.500 dollari e una base di 1.250 per le squadre che conquisteranno un posto ai Quarti di Finale dei play-off.

Tutte le singole giocatrici invece verranno retribuite con una somma minima di 5.000 dollari (parzialmente o interamente finanziati dagli sponsor) per i riconoscimenti di: Rookie of the Year, Most Valuable Player, Best 11 Award, Golden Boot, Defender of the Year e Goalkeeper of the Year.

La novità inaspettata del contratto riguarda però la possibilità di organizzare una partita All-Star tra le migliori calciatrici della stagione. E in quel caso le giocatrici nominate per la sfida guadagnerebbero un compenso extra di 2.000 dollari.

A rendere il Contratto Collettivo una pietra miliare per lo sviluppo della lega sono soprattutto i dettagli riguardanti l’aspetto extraeconomico dell’accordo. Migliorano con evidenza le condizioni basilari di trasporti e alloggi durante le trasferte, con un aumento anche del budget a disposizione per i pasti. Nella routine quotidiana invece verranno facilitati gli spostamenti, con un rimborso spese nel caso l’alloggio delle atlete si presenti più distante di 20 miglia dalle strutture di allenamento.

Uno dei punti focali del contratto resta il congedo per maternità, adesso retribuito non solo durante i mesi di gravidanza ma anche per tutto il periodo di maternità, che comprende ora anche le neo-mamme che scelgono l’adozione.

Tra i nuovi termini più significativi dell’accordo si evidenzia finalmente un congedo retribuito per la salute mentale delle giocatrici. All’assicurazione medica che tutela così la condizione fisica dell’atleta, si affianca ora una nuova attenzione all’aspetto psicologico della calciatrice, che verrà seguito regolarmente dallo psicologo nominato da ogni club e inserito nello staff tecnico della squadra. Un’evoluzione necessaria e inevitabile nella concezione dell’atleta che abbraccia in questo modo una preparazione totale a 360° in cui fisico ed equilibrio mentale cooperano per una prestazione ottimale e completa.

Infine, il contratto collettivo inizia finalmente a scardinare uno degli aspetti più arcaici e negativi del professionismo in NWSL. Le giocatrici potranno infatti ottenere la “free agency”, ossia la libertà di poter decidere del proprio futuro nella lega slegandosi dall’acquisizione dei diritti da parte dei club. Il beneficio è al momento previsto a partire dalla stagione 2023 e condizionato da una carriera di almeno 6 anni nel campionato statunitense ma si tratta almeno di un passo in avanti verso la modernità di un rapporto professionale.

Inoltre il contratto con il club potrà anche prevedere una clausola che impedisca lo scambio con un’altra squadra e in caso di cessione improvvisa, la giocatrice avrà diritto a quattro settimane di liquidazione e ad almeno di 30 giorni di alloggio in attesa di una nuova sistemazione.

Parte in questo modo una nuova epoca per il professionismo nel calcio femminile statunitense, che si propone così di rimediare a un decennio di debolezze e mancanze che hanno messo a rischio l’esistenza stessa della lega. 

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