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La leggenda svedese Caroline Seger lascia la nazionale dopo 18 anni

La centrocampista svedese Caroline Seger ha dato l’addio alla nazionale dopo 18 anni. Lascia la Svezia da leggenda.

Seger ha assistito dalla panchina alla sconfitta della sua nazionale per 5-3 contro la Spagna nell’ultima giornata della UEFA Women’s Nations League. L’allenatore Peter Gerhardsson, infatti, non le ha concesso un’ultima passerella in maglia gialloblù.

Per ritrovare quindi l’ultima presenza con la Svezia bisogna tornare al 31 ottobre, quando le scandinave hanno pareggiato 1-1 contro l’Italia. In quel match Seger ha giocato tutti i 90 minuti.

La classe ’85 lascia così la nazionale svedese dopo 18 anni. Seger aveva infatti esordito con la maglia della Svezia il 9 marzo 2005, nella partita di Algarve Cup persa 2-1 contro la Germania.

Sempre durante quel torneo aveva segnato il suo primo gol. Alla terza presenza, infatti, aveva siglato la rete del vantaggio nel match pareggiato 1-1 contro la Norvegia, il 13 marzo 2005.

La carriera di Caroline Seger nella nazionale svedese

Nei suoi 18 anni di carriera in nazionale, Seger ha collezionato 32 gol e 240 presenze. Proprio i 240 match disputati l’hanno fatta entrare nella leggenda non solo per le gialloblù.

La numero 17 svedese, infatti, è la calciatrice europea con più presenze internazionali. Meglio di lei hanno fatto solo 8 calciatrici, tutte nordamericane.

Il 10 giugno 2021 Seger scendendo in campo in Svezia-Norvegia 1-0 ha giocato la sua partita numero 214 in nazionale, eguagliato quindi il primato di presenze in gialloblù di Therese Sjögran e quello europeo condiviso dalla stessa Sjögran con la tedesca Birgit Prinz.

Il 15 giugno 2021 in Svezia-Australia 0-0 con la sua presenza numero 215 ha quindi superato il primato di Sjögran e Prinz, diventando la calciatrice svedese ed europea con più match internazionali disputati.

Nei suoi 18 anni di carriera in nazionale, la capitana svedese ha rappresentato il paese scandinavo in 14 grandi tornei: 5 europei (2005-2022), 5 mondiali (2007-2023) e 4 olimpiadi (2008-2021).

Seger detiene il primato di match olimpici disputati con la maglia della Svezia. Durante Tokyo 2020, infatti, scendendo in campo in Nuova Zelanda-Svezia 0-2 ha eguagliato il record di 17 partita di Lotta Schelin. Nel quarto di finale vinto 3-1 contro il Giappone ha superato tale primato. Infine, nella finale persa contro il Canada ha fissato il nuovo record a 20 presenze.

Durante la FIFA Women’s World Cup 2023, Seger ha avuto un ruolo un po’ marginale, ma ha comunque eguagliato un record. In Argentina-Svezia 0-2 ha giocato la sua partita numero 20 in carriera ai mondiali, eguagliato così il primato di match disputati da una giocatrice svedese in Coppa del Mondo stabilito da Hedvig Lindahl.

La nativa di Helsinborg con la Svezia ha vinto 3 bronzi mondiali (2011, 2019 e 2023) e 2 argenti olimpici (2016 e 2021). A Tokyo è stata una delle 4 svedesi che bella finale persa 3-2 ai rigori contro il Canada ha sbagliato il proprio tiro dal dischetto.

Le dichiarazioni di Seger

La centrocampista svedese aveva annunciato la decisione di lasciare la nazionale in una conferenza stampa a Malaga pochi giorni prima dell’incontro con la Spagna.

“La nazionale ha significato tutto per me” ha spiegato durante la conferenza. “Avevo 5 anni quando ho iniziato a sognare di giocare per la Svezia. Aver rappresentato la Svezia per 18 anni è stato un onore e qualcosa che porterò con me per il resto della mia vita. È diventata una famiglia. La nazionale è stata la mia seconda casa”.

La decisione di lasciare l’ha presa dopo aver consultato parenti e compagne di squadra. “È stato anche un anno con molti infortuni minori. Quindi mi sembra il momento giusto e la decisione giusta, considerando anche che è un nuovo anno senza tornei in vista”.

“Essere in grado di guidare la nazionale per così tanti anni è qualcosa che poche giocatrici possono sperimentare. Per ogni anno che è passato, penso di aver assunto il ruolo sempre meglio. Tutte le persone che ho incontrato e da cui ho imparato in modi diversi – giovani e meno giovani – mi hanno aiutato a migliorare costantemente. È stato fantastico e ovviamente un onore rappresentare la Svezia come capitana, nel modo in cui penso che dovrebbe essere la capitana di una squadra”.

Seger ha detto di sentirsi “enormemente orgogliosa” di aver fatto parte della nazionale anche per le battaglie intraprese nel corso degli anni e che hanno portato al miglioramento delle condizioni della nazionale stessa.

“Quando vedo la generazione che sta arrivando ora, che prende parte a tutto questo, e ha può permettersi di essere solo calciatrice, sono enormemente orgogliosa di aver vissuto le battaglie che abbiamo fatto, di aver fatto quello che ci serviva per essere dove siamo oggi”.

Per Seger è stati un privilegio giocare in numerosi tornei internazionali e vincere medaglie. Tra i tanti ricordi, quello più forte la medaglia di bronzo del mondiale 2019, quando ha giocato la sua presenza numero 200 proprio nella finale per il terzo posto, vinta 2-1 contro l’Inghilterra.

“Tornare a casa a Götaplatsen a Göteborg era qualcosa che potevi solo sognare come calciatrice. Vedere 25.000 persone lì per noi è un ricordo incredibilmente forte che non dimenticherò mai” ha spiegato, riferendosi alla cerimonia per festeggiare il bronzo mondiale del 2019.

“Ma i ricordi più forti che porto con me della mia carriera sono le persone che ho incontrato, con cui sono cresciuta. Abbiamo visto i lati peggiori di ognuno, ma anche i migliori. Vivere tutte le cose che abbiamo fatto insieme e che non dimenticheremo mai. Queste sono persone che avrò con me per il resto della mia vita, e sono incredibilmente grata per questo” ha dichiarato.

Martina Pozzoli

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