Alcune spunti per capire come giocherà la Nazionale italiana ai Mondiali di calcio femminile.
Ecco alcune indicazioni, emerse dopo la partita amichevole dell’Italia femminile contro le padrone di casa della Nuova Zelanda, su cui riflettere per capire le idee di Milena Bertolini a poco più di una settimana dalla partita Italia-Argentina.
In primis Durante sembra aver superato Giuliani nelle gerarchie tra i pali.
Una certezza è la coppia di difensori centrali: Salvai e Linari sono forse le uniche vere titolari
La giovanissima Dragoni è stata schierata dal primo minuto in un centrocampo a tre con Giugliano e Caruso. Ma sembra esser difficile poter fare a meno di Greggi e del suo dinamismo. Il centrocampo è il reparto più camaleontico che può adattarsi a diverse situazioni grazie al supporto degli esterni bassi e di quelli alti.
L’opzione Girelli a centrocampo è molto più che una suggestione. La ct non vuole rinunciare all’esperienza e all’intelligenza tattica della numero 10 azzurra e rispolvera un’intuizione di Piovani ai tempi del Brescia arretrando Cristiana.
L’undici iniziale schierato da Milena Bertolini contro la Nuova Zelanda è stato il seguente: Durante; Di Guglielmo, Salvai, Linari, Boattin; Giugliano, Dragoni, Caruso; Bonansea, Giacinti, Glionna.
A partita in corso i cambi sono stati tutti nel secondo tempo con al 10′ Orsi, Greggi, Serturini subentrate al posto di Linari, Dragoni e Glionna. Dopo dieci minuti sono state richiamate in panchina Bonansea e Giugliano e sono entrate Cantore e Cernoia.
Ultimo cambio poco dopo la mezzora del secondo tempo con Cristiana Girelli entrata al posto della compagna di squadra Caruso.