In soli tre anni, dal 2019 al 2022, la Nazionale italiana di calcio femminile guidata da Milena Bertolini è passata da grande sorpresa del calcio mondiale a delusione in quello europeo.

La partecipazione al Mondiale di Francia 2019, aveva permesso alle Azzurre di far conoscere la loro storia, la loro forza ma soprattutto il grande cuore che si cela dentro ognuna di loro quando indossano il tricolore.

Un quarto di finale storico è stato raggiunto dopo aver superato un girone di ferro insieme a Brasile e Australia e aver eliminato la Cina nel primo turno a eliminazione diretta. Un sogno che si è concluso solo per mano dell’Olanda poi finalista di quella kermesse.

L’Europeo giocato dopo tre anni doveva essere un ulteriore trampolino di lancio per le Azzurre le quali, probabilmente schiacciate da una pressione eccessiva attorno a loro non sono riuscite ad approdare alla fase ad eliminazione diretta.

Le ragazze di Milena Bertolini sono tornate in patria con un solo punto all’attivo frutto di due sconfitte contro Belgio e Francia e un pareggio con l’Islanda. Il percorso di ripresa è stato difficile e tortuoso tra critiche aspre e certezze da ricostruire.

L’obiettivo azzurro di questa spedizione piena di novità è voler a tutti i costi cancellare il brutto ricordo dell’Europeo e riconfermare invece il bel salto di qualità del 2019.

Questo Mondiale arriva dunque proprio al momento giusto e sarà compito delle Azzurre saper trasformare il momento in occasione da cogliere per mantenere alto il livello delle proprie partecipazioni internazionali.

La competizione intercontinentale si prospetta dunque come ennesimo trampolino di lancio per dare ulteriore benzina all’intero movimento calcistico femminile italiano, da meno di un anno diventato professionismo.

Obiettivo principale sarà quello di dimostrare che la delusione europea è stata solo ed esclusivamente un passo falso in un percorso che invece sta permettendo all’Italia di alzare l’asticella per avvicinarsi alle grandi nazionali mondiali.

Per questa ripartenza Milena Bertolini ha deciso di attuare delle scelte importanti. La rosa azzurra infatti si presenta come una perfetta commistione tra l’esperienza delle veterane e l’entusiasmo di un folto gruppo di giovani.

Delle 23 giocatrici ufficialmente in lista, ben 17 vengono da Juventus (9) e Roma (8). Sono dunque le due squadre che quest’anno si sono date battaglia per Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa a fornire il maggior numero di giocatrici alla Nazionale.

Pesano le assenze dello storico capitano Sara Gama ma anche di alcune pedine chiave come: Martina Rosucci, Aurora Galli, Valentina Bergamaschi e Martina Piemonte.

Grande sorpresa mista ad aspettativa nel vedere all’interno della rosa le giovani Chiara Beccari, Emma Severini e Giulia Dragoni.

Il biglietto per l’Australia e la Nuova Zelanda è stato conquistato dalle Azzurre dopo aver vinto il proprio girone di qualificazione, con ben 27 punti in 10 partite, lasciando dietro di se la Svizzera.

Inserita nel gruppo G insieme a Svezia, Sudafrica e Argentina, l’Italia farà il suo debutto il 24 luglio contro la Nazionale albiceleste.

Il modulo più frequentemente utilizzato da Bertolini è il 4-3-3 che si trasforma però spesso in un 3-4-3 con i due terzini di destra e di sinistra che si allineano in fase offensiva al terzetto di centrocampo per garantire maggior spinta in attacco.

In fase difensiva il ritorno di Salvai garantirà sicura affidabilità insieme a Elena Linari. I veri dubbi di Bertolini saranno a centrocampo, dove la giovane Dragoni sta acquistando sempre più fiducia, mentre in attacco Girelli e Giacinti si contenderanno le redini offensive.

La Stella: Cristiana Girelli

Veterana del gruppo, punto fermo dell’attacco italiano e capitano della spedizione azzurra in Australia e Nuova Zelanda. Più di 100 presenze in azzurro per lei che guiderà quasi sicuramente la fase offensiva di Milena Bertolini. La fisicità è senza dubbio la caratteristica più importante dell’attaccante della Juventus Women.

Girelli è garanzia di duttilità poiché è in grado di giocare come unica punta in un 4-3-3 o di affiancare una compagna in un 4-4-2. La sua capacità di segnare le permette di essere una calciatrice altamente prolifica.

Bertolini sa di poter fare sicuro affidamento sulla sua esperienza ma anche sul suo carisma. Sarà infatti proprio Girelli a guidare con il ruolo di capitano il gruppo italiano.

Nonostante qualche problema fisico riscontrato durante questa stagione Girelli ha gonfiato la rete per ben 25 volte in tutte le competizioni giocate.

Per lei dovrà essere il Mondiale della consacrazione e della maturità. Dal 2013 ad oggi infatti Cristiana Girelli ha segnato ben 51 reti con la maglia della nazionale, ed è proprio oggi che dovrà arricchire questo bottino.

Tre giocatrici da tenere d’occhio

Arianna Caruso

Classe 1999, 23 anni di esperienza da vendere. E non è un dettaglio di poco conto per la centrocampista che ha di fatto stregato calcisticamente Milena Bertolini.

Qualità e quantità sono due caratteristiche che convivono perfettamente nella mezz’ala al servizio della Juventus Women.

La sua capacità di inserimento e dinamicità nel seguire l’azione le permettono di arrivare con facilità nei pressi dell’area di rigore avversaria sfornando gol e assist importanti.

Non solo fase offensiva per lei che riesce anche a garantire solidità difensiva grazie alla sua resistenza fisica e voglia di non arrendersi mai.

Valentina Giacinti

Assoluta mattatrice della scorsa Serie A femminile e artefice del magnifico percorso italiano ed europeo della Roma di Alessandro Spugna.

Giacinti ha tutte le carte in regola per essere protagonista anche in Australia e Nuova Zelanda. Attaccante moderna che sa giocare con destrezza e qualità sia in un gioco prettamente votato alla profondità che in manovre più articolate in mediana.

Con Girelli ha più volte condiviso il fronte offensivo, ruotando attorno alla numero 10 azzurra e pungendo sempre in profondità.

Dribbling veloce e di ottima tecnica unita ad un’implacabile freddezza in area di rigore la rendono una vera e propria spina nel fianco per le difese avversarie.

Lisa Boattin

Sulla fascia sinistra è un vero missile sparato da Milena Bertolini. Anno dopo anno, partita dopo partita Boattin ha sempre più acquisito consapevolezza nelle sue grandi capacità.

La corsa e la rapidità sono le caratteristiche migliori di una giocatrice che spazia su tutto il versante sinistro.

Tanti i gol messi a segno di pregevolissima fattura. Determinata in entrambe le fasi, sia quella d’attacco che quella di difesa, è garanzia di supporto.

In difesa riesce ad agire da terzino sinistro e in attacco diventa un laterale offensivo che offre alle attaccanti idee e assist da dover solo spingere in rete.

Le partite dell’Italia nel Gruppo G

24 luglio

Italia-Argentina 8.00 ora italiana, Eden Park

29 luglio

Svezia-Italia 9.30 ora italiana, Wellington Regional Stadium

2 agosto

Sudafrica-Italia 9.00 ora italiana, Wellington Regional Stadium

La rosa completa dell’Italia

Portieri: Rachele Baldi (Fiorentina), Francesca Durante (Inter), Laura Giuliani (Milan)

Difensori: Elisa Bartoli (Roma), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (Roma), Maria Luisa Filangeri (Sassuolo)*, Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (Roma), Beatrice Merlo (Inter)*, Benedetta Orsi (Sassuolo), Cecilia Salvai (Juventus)

Centrocampiste: Arianna Caruso (Juventus), Valentina Cernoia (Juventus), Giulia Dragoni (Barcellona), Manuela Giugliano (Roma), Giada Greggi (Roma), Emma Severini (Fiorentina)

Attaccanti: Chiara Beccari (Juventus), Barbara Bonansea (Juventus), Sofia Cantore (Juventus), Valentina Giacinti (Roma), Cristiana Girelli (Juventus), Benedetta Glionna (Roma), Annamaria Serturini (Roma)

Aggregate alla squadra per il periodo di preparazione

I precedenti dell’Italia ai Mondiali femminili

Il Mondiale in Australia e Nuova Zelanda sarà la quarta partecipazione a una competizione intercontinentale. L’esordio risale a Cina 1991 dove fu eliminata dalla Norvegia ai tempi supplementari mentre il miglior piazzamento è proprio quello ottenuto nell’ultima edizione.

Tra le due competizioni c’è l’edizione del 1999 negli Stati Uniti dove però le Azzurre non riuscirono a superare un girone molto complicato dove furono inseriti il Brasile, il Messico e la Germania.

Federica Iannucci

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