Sull’acquisizione dei diritti audiovisivi del Mondiale di calcio femminile la Rai ha pubblicato una nota stampa.

In questi giorni il tema è di stretta attualità dopo gli appelli dei calciatori campioni del mondo del 2006 affinché si trovi una soluzione per la visione in Italia delle partite della Nazionale italiana, ma anche per le parole Andrea Abodi.

Il ministro dello sport ha fatto sapere di essere al lavoro, anche con i colleghi francesi e spagnoli, per trovare una soluzione. Finora in Italia, ma anche in Francia, Spagna, Germania e Regno Unito, la FIFA non ha trovato un accordo per la cessione dei diritti audiovisivi della Coppa del Mondo che si disputerà in Australia e Nuova Zelanda.

Il presidente della FIFA Gianni Infantino più volte ha fatto sapere che le offerte pervenute dalle emittenti non sono soddisfacenti e sono state ritenute troppo basse.

Ma quanto ha offerto l’Italia e quanto chiede la FIFA per i diritti audiovisivi dei Mondiali di calcio femminile? Qui le cifre raccolte dalla redazione di L Football.

Ora c’è l’intervento che per la prima volta si esprime sull’argomento. Nella nota di viale Mazzini si legge: “Sull’edizione 2023 del Campionato del mondo di calcio femminile non è stata presa ancora alcuna decisione. È in corso da tempo una trattativa con la FIFA per l’acquisizione dei diritti di trasmissione”.

Tutto è ancora in ballo dunque con l’emittente di stato che ha annunciato di essere in trattativa per la Coppa del Mondo femminile.

Più defilato Sky che ha presentato la programmazione estiva ricca di appuntamenti importanti ma senza il Mondiale di calcio delle donne.

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