Il Ministro dello Sport Andrea Abodi ha fatto sapere che è lavoro per i diritti tv del Mondiale di calcio femminile.

Il ministro Abodi ha twittato dicendo che la scorsa settimana ha incontrato Amélie Oudéa-Castéra, ministro dello sport francese e Miquel Iceta Llorens ministro della cultura in Spagna per trovare una soluzione che possa permettere alla Nazionale italiana di calcio femminile di essere visibile in televisione in occasione della Coppa del Mondo.

Al momento c’è una forte distanza tra le richieste delle FIFA e i broadcaster, non solo italiani ma anche francesi, spagnoli, tedeschi e inglesi.

Gianni Infantino ha tuonato contro le emittenti che sono restie a investire nel torneo iridato di calcio femminile. Il presidente della FIFA aveva definito “al limite del vergognoso” le offerte pervenute per l’acquisizione dei diritti tv della Coppa del Mondo che si disputerà la prossima estate in Australia e Nuova Zelanda.

“Ho ripetuto il mio appello alle emittenti affinché paghino un prezzo equo per i diritti mediatici della Coppa del mondo femminile 2023 – queste le parole di Gianni Infantino su Twitter -. La Federazione mondiale ha fatto la sua parte, portando il montepremi a 152 milioni di dollari, triplicando l’importo pagato nel 2019 e dieci volte di più rispetto al 2015. Tuttavia le offerte delle emittenti, principalmente nei paesi europei “Big 5”, sono ancora molto deludenti e semplicemente non accettabili, soprattutto considerando che il 100% di tutte le quote per i diritti pagate andrebbe direttamente nel calcio femminile, nella nostra scelta di promuovere azioni verso la parità di condizioni e retribuzione”.

Dall’altro canto i broadcaster valutano troppo onerosa la spesa per un evento che verrà disputato dall’altra parte del globo terrestre e con orari delle partite in notturna o al mattino presto.

Nonostante sia un evento di calcio di primissimo piano, nonostante l’ottimo percorso della Nazionale italiana a Francia 2019, con il raggiungimento dei quarti di finale, e le ottime performance in termini di audience delle partite delle azzurre, le varie emittenti valutano la richiesta della FIFA troppo elevata.

La distanza tra domanda e offerta è al momento netta. Qui i dettagli delle cifre presentate da Italia, Germania e Inghilterra.

Occorre sicuramente fare di più ed entrambe le parti in causa sono chiamate a trovare un compromesso che possa portare benefici per tutte le parti in causa. Auspichiamo che l’intervento del Ministro dello Sport Andrea Abodi possa sbloccare l’impasse in cui ci troviamo e che si possa trovare una soluzione per dare la giusta visibilità a un movimento in grande crescita anche se in Italia meno che da altre parti.

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