UEFA Women's Champions League

I turni preliminari di questo nuovo strano format di UEFA Women’s Champions League sono finiti e finalmente tocca alla classica fase a gironi. Martedì 5 e mercoledì 6 ottobre si giocheranno le prime partite dei gironi del più spettacolare torneo per club europeo, con match che si giocheranno in due fasce orarie, alle 18.45 e alle 21.00. Ma perché vale la pena di guardare questa edizione della Champions League?

1. Perché si possono vedere le partite

Chi è appassionato di calcio femminile lo sa anche troppo bene, e chi non segue questo sport forse non se ne rende conto abbastanza, ma questa è la prima edizione che ha una copertura televisiva degna di essere chiamata in questo modo. Fino ad oggi semplicemente le partite o non si vedevano, o si vedevano trasmesse dai canali YouTube delle squadre o da siti come Ata Football e Wnited nati però non prima degli ultimi due anni. Quest’edizione invece sarà trasmessa da questa fase fino alla finale, gratuitamente, sul canale YouTube di Dazn. Questo ha come effetto collaterale desiderato che le partite siano ad orari pensati per un pubblico che possa effettivamente guardarle, non come i quarti di finale della scorsa edizione, in cui Barcellona – Manchester City si era disputata alle 12.30, orario italiano. Tra l’altro tale novità potrà essere utile anche a chi sostiene che a nessuno interessano le partite, visto che finalmente ci saranno dei dati a disposizione per poter dare un giudizio obiettivo.

2. Torna Ada Hegerberg

Non volendo dare niente per scontato, meglio ricordare che Ada Hegerberg è la prima calciatrice ad aver vinto il Pallone d’Oro nel 2018. Ferma dal gennaio del 2020 a causa di numerosi infortuni, l’attaccante ventiseienne è tra le convocate della partita tra Lione e Häcken. C’è quindi in ballo un possibile rientro di Hegerberg nella competizione di cui è la miglior marcatrice in assoluto, con 53 reti. Se poi ne conoscete il nome solo per la discutibile uscita di Martin Solveig in occasione di quella premiazione del 2018, allora vederla giocare potrebbe essere utile per capire ancora meglio l’inutilità della domanda del dj. Anche perché la fuoriclasse norvegese forse non sa twerkare, ma in campo con la palla sa decisamente ballare.

3. Ci sono dei regolamenti di conti in sospeso

Dal 2015 in poi, storicamente la Champions League la vinceva solo il Lione. Alla lunga lista di vittime delle francesi, nella finale del 2019 si era aggiunto anche il Barcellona, sconfitto per 4-1 in una partita brutale, chiusa già al trentesimo del primo tempo, con gol di Marozsán al 5′ minuto e una tripletta di Hegerberg in 16 minuti. La scorsa stagione però qualcosa è cambiato, e il Barcellona, che da un po’ in Spagna gioca proprio un altro campionato, ha riservato più o meno la stessa sorte al Chelsea, sconfitto in finale con un secco 4-0 già nel primo tempo. Alle spagnole ci sono voluti due anni per vendicarsi, quindi forse è troppo presto per un regolamento di conti con le Blues, ma quello che è certo è che la vincitrice di quest’anno non avrà vita facile.

4. C’è una squadra italiana ed è la Juventus

Per gli juventini non serve aggiungere altro. Due partite del girone, e quest’anno anche la finale, si giocheranno allo Juventus Stadium. Le bianconere non avranno vita facile ma ospiteranno Chelsea e Wolfsburg e sarà difficile non vedere del bel calcio. A chi juventino non è, va riconosciuto che sostenere le squadre italiane per le quali non si tifa in Champions League è un segno di grande sportività. Nel caso della versione femminile di questo torneo però, l’avanzare delle bianconere nel torneo gioca a beneficio di tutte le squadre italiane, aumentando il ranking UEFA del campionato italiano, nell’ottica di arrivare un giorno a non avere solo le prime due classificate del campionato a potersi giocare un posto sul tetto d’Europa.

5. Perché è la Champions League

Arrivati a questo punto, ci sono le migliori squadre e le migliori giocatrici d’Europa. Ad esempio martedì alle 18.45 potrebbe esserci il ritorno in campo di una delle migliori di sempre, vedi punto due, nella partita tra Lione e Häcken e, sempre martedì ma alle 21.00, c’è Barcellona – Arsenal, con la sfida stellare tra Alexia e Miedema. Mercoledì alle 18.45 scende in campo la Juventus che sfida il Servette e alle 21.00 c’è Chelsea-Wolfsburg, già quarto di finale della scorsa edizione.

Di validi motivi ne restano mille, e per scoprirli vi conviene guardare la UEFA Women’s Champions League.

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