Le 5 partite di calcio femminile da ricordare del 2020

Questo è stato un anno travagliato un po’ per tutti e nemmeno il mondo del pallone è uscito indenne dal passaggio del Covid-19. Tra competizioni sospese, annullate e rinviate ci sono state comunque partite che saranno ricordate come tappe importanti nella storia del calcio. Ecco, dunque, una top 5 delle partite che hanno scandito il passaggio di questo 2020.

Canada 11 – St Kitts e Nevis 0: Il record di Christine Sinclair

29 gennaio 2020

Nella partita valida per le CONCACAF Olympic Qualifying, il capitano della nazionale canadese Christine Sinclair ha battuto il record di gol internazionali detenuto da Abby Wambach. Sono bastati meno di 25 minuti di gioco all’attaccante classe ’83 per mettere a segno una doppietta (7’, 23’) e raggiungere 185 gol internazionali, uno in più di Wambach, la quale deteneva il primato da 6 anni e 222 giorni.

Nike ha deciso di celebrare il record di Sinclair con una special-edition PhantomVNM, che rappresenta la gloriosa storia della giocatrice canadese. Oltre a numero di maglia, soprannomi come Sinc e Wonder e la frase del suo coach del college sulla tomaia, in queste Phantom si può poggiare con un piede sulle cordinate geografiche e temporali della carriera di Sinclair e con l’altro sulle figure importanti della sua vita personale. L’orgoglio canadese è espresso invece con una foglia d’acero sul tacco e con la nomina del suo 185° gol come Canada Soccer Moment’s of the Year.

Nike PhantomVNM Christine SInclair 185 international goals 0

Nominata calciatrice canadese dello scorso decennio, a 37 anni (38 a giugno), Sinclair non sembra intenzionata ad appendere gli scarpini al chiodo e potrebbe diventare la prima donna a raggiungere la quota dei 200 gol a livello internazionale. Anche solo per ricordare a Cristiano Ronaldo, che quest’anno ha superato quota 100 col Portogallo, che la strada per la parità è ancora lunga.

Wolfsburg 7 – SGS Essen 5: Finale di Coppa di Germania

4 luglio 2020

Mentre la maggior parte dei campionati femminili erano fermi a causa del Covid-19, in Germania veniva assegnato il secondo trofeo stagionale con la spettacolare finale della DFB-Pokal, la Coppa di Germania, tra Wolfsburg e SGS Essen.

Gli altissimi ritmi di gioco, i rapidi cambi di campo, pali, traverse e parate eccezionali da entrambe le parti hanno reso il match uno dei migliori della stagione tedesca. Il Wolfsburg si è aggrappato allo straordinario talento di Pernille Harder e alla perla dalla tre quarti avversaria di Anna Blasse. Dal canto suo l’SGS Essen non è rimasto di certo a guardare, portandosi in vantaggio dopo 11 secondi dal fischio d’inizio con Lea Schüller e trovando il gol del 3 – 3 con Irini Ioannidou al 91′. Non sono bastati però centoventi minuti per decretare la vincitrice. Gli stessi piedi che erano stati ferro in occasione del pareggio in extremis, sono stati piuma dal dischetto consegnando per la sesta volta consecutiva la coppa nelle mani del Wolfsburg. Le biancoverdi hanno così superato il record del FFC Francoforte di 5 coppe vinte consecutivamente (tra il 1998 e il 2003).

La partita, disputata a porte chiuse, ha tenuto attaccati al divano 2,65 milioni di telespettatori che hanno seguito il match sul canale ARD, con uno share del 18.2%. Un dato incredibile considerando anche che prima dei calci di rigore l’emittente ha dovuto dirottare il pubblico sulla piattaforma streaming.

Wolfsburg 1 – Olympique Lione 3: Finale di Women’s Champions League

30 agosto 2020

Galvanizzate dalla finale di Coppa di Germania vinta poco più di un mese prima, le Finals Eight di San Sebastian sono state per le giocatrici del Wolfsburg una bella doccia fredda. Il Lione, sempre il solito Lione, ha confermato la propria supremazia vincendo la sua quinta Champions consecutiva, la settima su 9 finali giocate in 11 anni, e lo ha fatto ancora una volta con le storiche rivali del Wolfsburg.

Salva l’onore delle biancoverdi il gol di Alexandra Popp ma non l’esito della partita, che vede le francesi imporsi per 3-1 grazie alle reti di Eugenie Le Sommer, Saki Kumagai e dell’ex Sara Bjork Gunnarsdottir, con le ultime due giocatrici che diventano rispettivamente la prima giapponese e la prima islandese a segnare un gol in una finale di Champions. Gunnarsdottir, inoltre, è diventata la prima islandese a vincere la massima competizione europea.

La partita ha avuto un seguito record sia in Francia che in Germania. In Francia la finale è stata vista da 1,7 milioni di persone, divise tra il canale a pagamento Canal Plus (645 mila spettatori di media) e il canale gratuito W9 (1,09 milioni di media). In Germania, invece, la partita è stata vista da una media di 880 mila spettatori, con un picco di 1,28 milioni, sul canale Sport1, a cui si aggiungono 167 mila spettatori sul canale YouTube e 85 mila sulla app di Sport1.

Real Madrid 0 -Barcellona 4: Il primo Clasico femminile

4 ottobre 2020

Storica ma falsa la partenza del Real Madrid nella Primera Iberdrola con la sconfitta nel primo Clásico femminile della storia. Non è un falso storico invece la prima pagina del quotidiano spagnolo Marca del 4 ottobre, che titolava “Oggi nasce un nuovo Clásico” e interamente dedicata alla supersfida Blancos e Blaugrana.

Il Barcellona si è imposto con un sonoro 4-0 in casa del Real. Ad avere l’onore di segnare il primo gol in assoluto nella storia del Clásico è stata Patri Guijarro, mentre le altre reti portano le firme di Lieke Martens e Alexia Putellas, oltre all’autogol di Misa Rodriguez. Il Real è stato praticamente l’ultimo delle big europee del calcio maschile ad entrare nel mondo del calcio femminile. Un ingresso che si è fatto attendere quello del club madrileno, il quale ha tutta la volontà di recuperare alla svelta il divario con le altre due big del calcio spagnolo, Barcellona e Atletico Madrid.

Milan 0 – Juventus 1: Prima volta a San Siro per la Serie A

5 ottobre 2020

In occasione della gara di campionato Milan – Juventus Women, per la prima volta in 94 anni di storia, la Scala del calcio ha aperto le sue porte per una partita della Serie A femminile. Ad essere precisi è la prima partita ufficiale del calcio femminile al Meazza. Un precedente storico infatti c’è, ma bisogna tornare al 25 settembre 1974.

Mentre negli Stati Uniti faceva il suo debutto in tv Happy Days, in Italia il calcio femminile esordiva a San Siro. La partita era un’amichevole e le squadre in campo, Italia e Scozia, erano due formazioni totalmente amatoriali e nessuna associazione calcistica esistente all’epoca ritenne ufficiale quel match. Non la pensava molto diversamente neanche Gazzetta dello Sport che attribuiva agli spettatori di Happy Days quanto a quelli della partita la volontà di «andarsi a fare quattro risate». Le italiane in campo però alla fine convinsero il pubblico, che si trovò ad applaudire e a urlare il nome di Mammina.

Erano in pochi, per colpa del Covid-19, gli spettatori sugli spalti a poter urlare il nome di Cristiana Girelli il 5 ottobre. Tanto per cambiare, è stata infatti la numero 10 della Juventus a segnare il rigore che ha consegnato i tre punti alla formazione di Rita Guarino. A guardare la partita in tv sono stati 127 mila telespettatori medi e 521 mila telespettatori unici su Sky Sport, tra questi probabilmente nessuno lavorava per la Gazzetta dello Sport, che a preferito non seguire l’esempio dato il giorno prima da Marca.

Martina Pozzoli
Giulia Beghini
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