Approfondimenti Estero Management News Primo Piano Top Leagues Women's Super League WSL 1

Calcio femminile inglese: in lieve calo le presenze negli stadi ma è boom in tv

Nonostante un leggero calo la Football Association è ottimista per il futuro. Il movimento sta crescendo e la nuova riforma porterà il calcio inglese al top in Europa e nel mondo.

Il calcio femminile inglese si trova ad una svolta storica. Dal prossimo anno entrerà in vigore la nuova riforma che prevede due campionati con squadre professionistiche. Dalla nascita di due campionati di elite, la Football Association si aspetta di fare un salto imn avanto proiettando il calcio inglese al top in Europa, anche dal punto di vista del business. Inoltre si spera che possano aumentare anche gli spettatori negli stadi.

Proprio su quest’ultimo aspetto, nei giorni scorsi la FA ha reso noto che nell’attuale stagione vi è stato un calo di pubblico dell’11% rispetto alla passata stagione, nella WSL 1. In crescita del 7% invece gli spettatori nel secondo campionato inglese, la WSL 2.

A questi dati si contrappongono invece quelli provenienti dall’audience in televisione, considerati molto positivi. Su BT Sport si sono registrati numeri che vanno da 46 mila a 103 mila telespettatori, mentre sulla BBC il dato si attesta a 130 mila. Da tener presente che, per la semifinale degli Europeo del 2017, tra Inghilterra e Olanda, il pubblico su Channel 4 è stato di 3,9 milioni.

Sue Campbell, responsabile della FA per il calcio femminile, si è dichiarata ottimista per il futuro, anche alla luce del numero di tesserate, cresciuto notevolmente rispetto alla passata stagione.

La presenza di due squadre inglesi, Chelsea e Manchester City, nelle semifinali di Champions League, sta a testimoniare la crescita britannica anche da un punto di vista tecnico. Recentemente anche il Manchester United, unica big a non aver ancora una squadra femminile, ha annunciato il suo ingresso con un team nella WSL 2.

Le grandi di Francia e Germania, sono avvisate, ora in Europa bisogna fare i conti con le squadre inglesi.

Giuseppe Berardi

Leggi anche