Alessia Russo

Alessia Russo non poteva sognare un inizio di stagione migliore. Tornata in Inghilterra dopo l’esperienza americana, l’attaccante inglese sta brillando nella Women’s Super League con la maglia del Manchester United.

In questo avvio di stagione Russo ha giocato in totale 5 gare (4 in campionato e 1 in Continental Cup), partendo sempre da titolare tranne all’esordio assoluto. Con 3 gol in 4 presene in WSL ha una media di un gol ogni 101 minuti. Contando anche i 2 assist, Russo è stata coinvolta direttamente in 5 dei 9 gol segnati dallo United in campionato con lei in campo. Diventano 6 i gol in cui è coinvolta se contiamo anche il rigore procurato contro il Brighton e trasformato da Ella Toone.

Il primo dei 3 gol, il suo primo gol in assoluto in WSL, è arrivato alla prima presenza da titolare, contro il Brighton, sua ex squadra. Gli altri 2 gol, invece, li ha segnati nell’ultima giornata contro il West Ham e hanno dimostrato la sua capacità di farsi trovare al posto giusto al momento giusto in area di rigore. Proprio la prestazione contro le Hammers le è valso il premio di Player of the Match.

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La doppietta contro il West Ham lascia intuire che il ruolo di punta centrale possa essere quello che le permette di esprimersi meglio, ma ad oggi l’allenatrice Casey Stoney, che l’ha definita “un’attaccante potente e dinamica”, ha voluto provarla sia come punta che come esterno destro nel 4-2-3-1: ha giocato 3 partite nel primo ruolo, 2 nel secondo.

Non male come inizio per una ragazza che tifa Manchester United fin da quando era bambina. “Sono così onorata di essere qui, vengo da una famiglia di tifosi del Manchester United quindi è un sogno poter dire che faccio parte di questo grande club” aveva detto Russo il giorno della sua presentazione.

Suo nonno, italiano, si innamorò dei cosiddetti “Ragazzi di Busby” del Manchester United quando emigrò in Inghilterra dalla Sicilia, negli anni ’50. Il nonno di Alessia tramandò questo amore per i Red Devils a suo figlio, che a sua volta lo ha tramandato ad Alessia e i suoi due fratelli maggiori.

Quando Russo iniziava a dare i primi calci al pallone non poteva certo immaginare che un giorno avrebbe giocato per la sua squadra del cuore. Nel 2005 la prima squadra dello United, che all’epoca si chiamava Manchester United Supporters Club Ladies, era stata sciolta, col club che aveva deciso di mantenere solo il settore giovanile.

Quando nel 2018 lo United ha ufficializzato la nascita di una nuova prima squadra, Russo giocava negli Stati Uniti nel North Carolina Tar Heels. Non è esattamente una squadra a caso: è il team di college che ha visto nascere stelle come Mia Hamm, Kristine Lilly, Heather O’Reilly (che ha allenato Russo in quanto fa parte dello staff delle Tar Heels dal 2019) e Tobin Heath (ora sua compagna di reparto allo United), per citarne alcune. E nemmeno il numero di maglia di Russo era un numero qualsiasi: il 19, lo stesso indossato da Mia Hamm al North Carolina. E, forse, non a caso il secondo nome di Russo è proprio Mia.

Con le Tar Heels Russo ha segnato 28 reti in 57 presenze e ha vinto 2 ACC Women’s Soccer Tournament (2017 e 2019), venendo nominata in entrambe le occasioni come MVP del torneo. Ha perso, invece, 2 finali della NCAA Division I Challenge Cup (2018 e 2019). A causa della pandemia, la giocatrice inglese ha deciso di saltare l’ultimo anno di college per tornare a giocare in patria, al Manchester United.

Russo, nata a Maidstone, circa un’ora e un quarto di macchina da Londra, ha iniziato a giocare nel settore giovanile del Charlton Athletic. È proprio qui che incontra per la prima volta quell’allenatrice che le avrebbe permesso di realizzare il sogno di giocare al Mancheter United.

Un giorno, nel 2006, infatti, Russo faceva parte di quel gruppo di bambine che accompagnavano le giocatrici nell’ingresso sul terreno di gioco prima di una partita. Alla piccola Russo capitò di accompagnare in campo proprio Casey Stoney, all’epoca capitano della prima squadra del Charlton.

Nel 2010 Russo passa alle giovanili del Chelsea, di cui è stata anche capitano. La sua prima e unica presenza, da titolare, nella prima squadra Blues risale al 2 luglio 2016: era un 3-3 tra London Bees e Chelsea in Continental Cup, vinta dalle Bees 4-2 ai rigori.

Per le FA WSL Spring Series 2017 Russo sceglie il Brighton, squadra di WSL 2 (l’odierna Women’s Championship) che le permette di giocare con più continuità. Alla prima da titolare l’attaccante classe ’99 segna il suo primo gol, che è anche il primo in assoluto della storia del club in WSL 2, proprio contro il London Bees (partita finita 1-1).

Il 2020 sarà un anno che Russo difficilmente potrà dimenticare. Oltre all’approdo al Manchester United, infatti, è arrivata la prima presenza in nazionale maggiore.

Dopo aver giocato a tutti i livelli giovanili dall’Under 15 all’Under 21, vincendo anche un bronzo al mondiale under 17 nel 2016 e uno a quello under 20 nel 2018, il ct inglese Phil Neville l’ha convocata per la prima volta in nazionale maggiore nel marzo di quest’anno in occasione della SheBelieves Cup, torneo disputato negli Stati Uniti.

Inizialmente convocata come “training player”, è stata chiamata a sostituire l’infortunata Lucy Bronze, altra ex Tar Heels. Russo ha poi fatto il suo esordio l’11 marzo nella partita persa 1-0 contro la Spagna durante la SheBelieves Cup.

Giovane e piena di talento, sembra avere tutte le carte in regola per giocarsi una convocazione per le Olimpiadi di Tokyo nel 2021 e per gli Europei in casa nel 2022.

Martina Pozzoli
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