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La Roma Femminile cala il tris alla Juventus. Scudetto più vicino



Non c’è storia allo Stadio “Tre Fontane”. La Roma si impone con un netto 3-1 sulla Juventus Women e allunga in classifica

In un soleggiato pomeriggio romano i riflettori si accendono allo Stadio “Tre Fontane” sul match più atteso della quindicesima giornata di Serie A Femminile eBay. Scendono in campo Roma e Juventus Women, a chiudere il fine settimana calcistico in rosa, per dire la loro in una sfida Scudetto che diventa sempre più una questione fra giallorosse e bianconere.

Al “Tre Fontane” c’è il tutto esaurito per il big match che potrebbe decretare la fuga delle giallorosse, che con i tre punti prenderebbero il largo in classifica, e le ragazze di Joe Montemurro arrivate a Roma con l’obiettivo concreto di riaprire il campionato.

Alessandro Spugna si affida al 4-1-4-1. Tra i pali ci sarà Ceasar a guidare il quartetto difensivo che vedrà Di Guglielmo, Minami, Linari e Sonstevold; a fare da collegamento fra difesa e centrocampo ci sarà Kumagai, che giocherà poco dietro a Glionna, Giugliano, Greggi e Haavi; in attacco l’unico riferimento sarà Viens, supportata costantemente da Glionna e Haavi che saranno deputate al gioco a tutta fascia.

La Juventus Women invece si schiera con un più classico 4-2-3-1. Joe Montemurro non cambia nulla in difesa, Peyraud-Magnin sarà l’ultimo baluardo difensivo dietro a Lenzini, Calligaris, Cascarino e Boattin. In mediana ci saranno come sempre Caruso e Grosso mentre in fase offensiva saranno ben quattro le calciatrici che proveranno a creare crucci alla difesa giallorossa: Cantore, Gunnarsdottir ed Echegini, agiranno dietro a Beerensteyn.



La sfida parte sorniona e senza emozioni degne di cronaca per i primi venti minuti di gioco, durante i quali le due formazioni decidono di mantenere bassi i giri del motore senza creare pericoli significativi alle difese avversarie.

Alla prima vera azione d’attacco della squadra di Alessandro Spugna, è Glionna a guadagnarsi un calcio di rigore, subendo fallo da Beerensteyn che in maniera molto superficiale la aggancia al centro dell’area. Dal dischetto si presenta capitan Giugliano che apre l’interno del piede destro e spiazza Peyraud-Magnin, siglando il gol del vantaggio per la Roma.

Il gol dell’1-0 sveglia la Juventus che, messa palla al centro, crea la prima occasione pericolosa dalle parti dell’estremo difensore giallorosso. Grosso crea panico e scompiglio con un’azione ubriacante in dribbling e velocità che le permette di insinuarsi senza ostacoli nella difesa giallorossa e di servire Beerensteyn a tu per tu con il portiere: l’olandese però calcia con il piatto destro dando poca forza e precisione al suo tentativo che viene neutralizzato da Ceasar.

La sfida si accende con le due squadre che solo ora tendono a sbilanciarsi maggiormente in fase offensiva. La Roma prova ad addormentare il match con lunghe fasi di possesso palla alla ricerca costante della profondità su Viens, mentre la Juventus con un pizzico di confusione di troppo cerca di appoggiarsi sul duo Cantore-Beerensteyn, spinta dall’esplosività di Grosso in fase di costruzione.



Al 38′ è ancora Glionna a seminare incertezza in area bianconera. La numero 18 è brava a sfuggire alla trappola del fuorigioco ma non riesce a dare la giusta forza e direzione alla sua deviazione di destro da pochi metri su cross tagliato di Haavi dalla sinistra.

La Juventus risponde però presente in pieno recupero: prima ci prova Beerensteyn, sfruttando un errore di Linari e poi la nigeriana Echegini che calcia con decisione trovando la perfetta risposta di Ceasar, a mantenere le sue sul minimo vantaggio.

La prima frazione si chiude sull’1-0 per la Roma sulla Juventus in quarantacinque minuti ricchi di equilibrio e agonismo. Menzione particolare per Glionna, vera spina nel fianco della difesa bianconera, grazie al suo dinamismo ma anche e soprattutto alla facilità di dribbling.

Il secondo tempo riparte con lo stesso leit-motiv del primo. Al 58′ è nuovamente un errore ingenuo in disimpegno di Linari a permettere a Gunnarsdottir di calciare verso la porta difesa da Ceasar, il portiere rumeno è però reattivo nel deviare in calcio d’angolo.

Primo cambio per la Juventus: Bonansea prende il posto di Cantore.



Passano solo quattro minuti ed è Viens a timbrare il cartellino per il gol che vale il 2-0. Sulla fascia destra è nuovamente Glionna a costruire una bella azione individuale che le permette di saltare nettamente Boattin e di mettere al centro un perfetto servizio per l’attaccanet canadese, che in netto anticipo su Cascarino, devia sul primo palo, trafiggendo Peyraud-Magnin. Settima rete per lei in campionato che suggella momentaneamente

Al 68′ Glionna cerca la gloria personale con un mancino da fuori area che costringe l’estremo difensore bianconero alla deviazione miracolosa sopra la traversa, permettendo alla Roma di rimanere in pressione offensiva.

Sul calcio d’angolo seguente è Linari a mettere a segno un gran gol con un destro di controbalzo dal limite dell’area che non lascia possibilità di replica a Peyraud-Magnin che viene superata per la terza volta.

Montemurro prova allora il tutto per tutto, quando mancano solo venti minuti alla fine della gara, inserendo Girelli e Garbino al posto di Gunnarsdottir e Beerensteyn. Per la Roma entra Pilgrim per un’ottima Glionna, uscita stremata dopo una gara da protagonista.



Si fa subito notare il neoacquisto giallorosso che servita in profondità da una galoppata di Greggi, converge verso il centro ed esplode un destro a giro su cui deve intervenire in tuffo Peyraud-Magnin.

Ennesimo giro di cambi per entrambe le formazioni: Thomas e Gama dentro per Echegini e Lenzini sponda Juventus, Giacinti, Troelsgaard e Bartoli per Viens, Greggi e Di Guglielmo lato Roma.

Bianconere vicine al gol bandiera con Garbino che si libera con una magia nello stretto in area di rigore e calcia sotto le gambe di Ceasar, il pallone però, complice una deviazione fortunata di ginocchio dell’estremo difensore giallorosso, sfila su tutta la linea di porta per poi finire a lato.

Nonostante un peso offensivo davvero rilevante non cambia la musica della sfida. La Roma mantiene ordine e possesso palla nonostante la Juventus tenti il tutto per tutto con troppa confusione e poche idee chiare.



Al 93′ una punizione battuta da Caruso e deviata dalla barriera della Roma, trova Thomas a pochi centimetri da Ceasar, battendola sul tempo con un destro che si infila sotto l’incrocio dei pali opposto.

Al triplice fischio la Roma si cuce una bella fetta di Scudetto grazie a questa netta e lucida vittoria ottenuta sulla Juventus. Ora la distanza in classifica sulle due formazioni è di ben otto punti, distanza non incolmabile ma davvero significativa. La squadra di Spugna si aggiudica la seconda vittoria su due sfide di campionato contro le ragazze di Montemurro con un passivo davvero pesante: sei gol fatti e solo uno subito in centottanta minuti.

ROMA-JUVENTUS WOMEN 3-1 (22′ Giugliano; 62′ Viens; 69′ Linari; 90’+3 Thomas)

Roma (4-1-4-1): Ceasar; Di Guglielmo, Minami, Linari, Sonstevold; Saki; Glionna, Giugliano, Greggi, Haavi; Viens.

A disposizione: Korpela, Giacinti, Bartoli, Ciccotti, Pilgrim, Tomaselli, Feiersinger, Kramzar, Troelsgaard.

Allenatore: Spugna.

Juventus Women(4-2-3-1): Peyraud-Magnin; Lenzini, Calligaris, Cascarino, Boattin; Caruso, Grosso; Cantore, Gunnarsdottir, Echegini; Beerensteyn.

A disposizione: Aprile, Gama, Garbino, Girelli, Bonansea, Palis, Bragonzi, Thomas, Salvai.

Allenatore: Montemurro.

Federica Iannucci

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