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Sentenza della Corte Ue: “UEFA e FIFA violano le norme della concorrenza”

Era attesa ed è arrivata e sarà rivoluzionaria per il mondo del calcio. La Corte di giustizia europea ha infatti emesso la sentenza e deciso che Uefa e Fifa agiscono contro le leggi sulla concorrenza dando ragione in un certo senso alla Superlega. L’Uefa, secondo la sentenza, agisce in un regime di monopolio, ma deve sottostare alle norme sulla concorrenza come qualsiasi altra attività economica.

Una decisione che può aprire scenari incredibile e mai pensati fino a poco tempo fa. Festeggia Bernd Reichart, il ceo di A22, la società che gestisce la nuova Superlega e che adesso sente di avere mano libera per presentare il progetto senza che i club interessati rischino sanzioni: “Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro. Per i tifosi: proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League. Per i club: le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite”.

La replica dell’UEFA

Di diverso parere la UEFA che precisa come la Corte Ue non dia il via libera alla Superlega ma corregga il meccanismo della sua approvazione: “Questa sentenza non significa un avallo o una convalida della cosiddetta Superlega; sottolinea piuttosto una lacuna preesistente nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa. Continueremo a modellare il modello sportivo europeo collettivamente con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’Ue i governi e i partner. Confidiamo che la piramide calcistica europea basata sulla solidarietà, che i tifosi e tutte le parti interessate hanno dichiarato come il loro modello insostituibile, sarà salvaguardata dalla minaccia di segregazioni da parte delle leggi europee e nazionali”.

LA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA UE

La Corte fi Giustizia Ue si è riunita oggi 21 dicembre in gran sezione con 15 giudici dopo che nel 2021, Juventus, Real Madrid e Barcellona avviarono il progetto della Superlega.

Ecco cosa dice la sentenza: “Uefa e Fifa sono associazioni di diritto privato con sede in Svizzera. Il loro obiettivo è promuovere e definire il quadro per il calcio a livello mondiale ed europeo. Hanno adottato norme che conferiscono loro il potere di approvare le competizioni calcistiche interclub in Europa e di sfruttare i vari diritti mediatici relativi a tali competizioni. Un gruppo di 12 club calcistici europei, attraverso la società spagnola European Superleague Company, desiderava realizzare un nuovo progetto di competizione calcistica: la Super League. La Fifa e la Uefa si sono opposte al progetto, minacciando di imporre sanzioni ai club e ai giocatori che decidessero di parteciparvi. La European Superleague Company ha intentato un’azione contro la Fifa e l’Uefa dinanzi al Tribunale commerciale di Madrid (Spagna), sostenendo che le loro norme sull’approvazione delle competizioni e sullo sfruttamento dei diritti dei media sono contrarie al diritto dell’Ue. Avendo qualche dubbio al riguardo, in relazione, tra l’altro, al fatto che la Fifa e l’Uefa detengono un monopolio su tale mercato, il giudice spagnolo ha sottoposto le questioni alla Corte di giustizia. La Corte osserva che l’organizzazione di competizioni calcistiche interclub e lo sfruttamento dei diritti mediatici costituiscono, in tutta evidenza, attività economiche. Essi devono quindi rispettare le regole della concorrenza e rispettare le libertà di movimento, anche se l’esercizio economico dello sport presenta alcune caratteristiche specifiche, come l’esistenza di associazioni dotate di determinati poteri di regolamentazione e controllo e il potere di imporre sanzioni. La Corte rileva inoltre che, parallelamente a tali competenze, la Fifa e l’Uefa organizzano esse stesse competizioni calcistiche”.

Tale pronunciamento però non dà il via libera alla Superlega. La sentenza della Corte UE dice: “Quando un’impresa in posizione dominante ha il potere di determinare le condizioni alle quali imprese potenzialmente concorrenti possono accedere al mercato, tale potere deve, tenuto conto del rischio di conflitto di interessi che ne deriva, essere soggetto a criteri idonei a garantire che siano trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati. Tuttavia, i poteri della Fifa e dell’Uefa non sono soggetti ad alcun criterio di questo tipo. La Fifa e l’Uefa stanno quindi abusando di una posizione dominante. Inoltre, data la loro natura arbitraria, le loro norme in materia di approvazione, controllo e sanzioni devono essere considerate restrizioni ingiustificate alla libera prestazione dei servizi. Ciò non significa che una competizione come il progetto della Superlega debba necessariamente essere approvata. La Corte, interrogata in generale sulle norme Fifa e Uefa, nella sua sentenza non si pronuncia su questo progetto specifico. Parallelamente, la Corte osserva che le norme Fifa e Uefa relative allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da arrecare danno ai club calcistici europei, a tutte le società operanti nei mercati dei media e, in ultima analisi, ai consumatori e ai telespettatori, impedendo loro di godere di nuove e concorsi potenzialmente innovativi o interessanti. Spetta tuttavia al Tribunale di Commercio di Madrid verificare se tali norme possano comunque avvantaggiare diversi attori del calcio, ad esempio garantendo una redistribuzione solidale degli utili generati da tali diritti”.

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