Nel primo ottavo di finale dei Mondiali di calcio femminile la Spagna supera la Svizzera col punteggio di 5-1

Con Spagna-Svizzera inizia la fase a eliminazione diretta dei Mondiali femminili. Iberiche ed elvetiche si sfidano nel primo ottavo di finale allo stadio Eden Park Outer Oval di Auckland. L’ultimo precedente tra le due squadre risale al 2019 nell’Algarve Cup e in quell’occasione le furie rosse vinsero 2-0.

La Svizzera ha conquistato il primo posto nel Gruppo A mentre la Spagna è passata come seconda del Gruppo C. Sugli spalti ci sono 43.217 spettatori.

Formazioni

La Svizzera scende in campo con il modulo 4-3-3 con Thalmann in porta. Difesa composta da Stierli, Maritz, Riesen e Aigbogun. A centrocampo ci sono Reuteler, Sow e Waelti, mentre il tridente di attacco vede in campo Crmogorevic, Bachmann e Piubel.

La Spagna risponde con il consueto 4-3-3 speculare alle avversarie che vede in porta Coll, in difesa Batlle, Paredes, Hernandez e Codina. In mezzo al campo ci sono Abelleira, Bonmatì e Paralluelo con Gonzalez e Redondo ai lati di Hermoso in attacco.

La cronaca del match

Al quinto minuto Spagna subito in gol con Aitana Bonmatì. Dalla sinistra Paralluelo fa partire un cross che pesca Redondo sul secondo palo che riesce quasi a colpire e deviare in porta ma si salva Thalmann, la palla però finisce sui piedi di Bonmatì che, prima controlla e poi di sinistro, trafigge la difesa svizzera. Spagna Dunque in vantaggio nei primi minuti di gioco.

All’11’ incredibile errore della Spagna con un autogol di Laia Codina. La palla quasi a metà campo è in controllo della difesa iberica, ma Codina decide di andare indietro e fa partire un lungo retropassaggio ma trova Cata Coll fuori dai pali e la palla termina in rete.

La partita si rimette in parità tra le due squadre per un clamoroso errore della Spagna.

Passano ancora pochi minuti e al 17’ la Spagna si porta di nuovo in vantaggio con Alba Redondo, brava ad anticipare l’avversaria in marcatura e di testa sfrutta alla perfezione un cross dalla sinistra piazzando la palla in rete.

La Svizzera che non aveva subito nemmeno un gol nelle prime tre partite ora ne prende subito due in 17 minuti.

Spagna pericola al 28′ con la giocatrice del Real Madrid Teresa Abelleira che fa partire un tiro potente da fuori area con la palla che termina di poco sopra la traversa.

Quattro minuti dopo e le iberiche sono ancora pericolose in area svizzera. Bonmatì, sempre da centro area, fa partire un tiro deviato in corner dalla difesa in maglia rossa. Sugli sviluppi del calcio d’angolo ancora Aitana di sinistro impegna Thalmann in un grande intervento.

Al 36′ sale in cattedra Aitana Bonmatì che segna il terzo gol della Spagna. Azione nata ancora dalla fascia sinistra con Paralluelo. La blaugrana sfugge a un avversaria, fa partire dal fondo un cross, la palla finisce ad Aitana che mette a terra la palla, con una tocco di tacco mette a sedere due difensori e la portiera, e deposita la palla in rete. Un gesto tecnico favoloso per la giocatrice del Barcellona che si conferma in questo palcoscenico mondiale una delle calciatrici più forti in circolazione.

Al 45′ Laia Codina si fa perdonare l’errore segnando il gol del 4-1. Corner dalla destra di Batlle, mischia clamorosa, batti e ribatti ma la palla resta lì a terrà in mezzo e Codina è brava e veloce a metterla in rete.

L’ex giocatrice del Milan è la quarta giocatrice nella storia dei mondiali a firmare sia un gol che un autogol nella stessa partita. La prima a farlo è stata l’iconica americana Brandi Chastain.

Termina il primo tempo con la Spagna che ha messo al sicuro il risultato in questa prima frazione di gioco. Paralluelo e Bonmatì protagoniste assolute di questa prima parte di gara. Le due giocatrici blaugrana sono state una vera spina nei fianchi della Svizzera. L’esterna è risultata imprendibile sulla fascia, mentre la centrocampista ha fatto valere la sua tecnica e il suo senso di posizione micidiale.

Svizzera-Spagna è la quindicesima partita nella storia dei mondiali femminili in cui una squadra segna 4 o più gol nel primo tempo, con le iberiche che sono l’ottava nazionale diversa a riuscirci.

Prima del fischio di inizio del secondo tempo, triplo cambio per la Svizzera con l’allenatrice Inka Grings che richiama in panchina Aigbogun, Sow e Reuteler e manda in campo Calligaris, Mauron e Terchoun.

La ripresa si apre con lo stesso copione della prima e cioè con la Spagna che fa la partita e con le sue trame di gioco prova a bucare nuovamente la retroguardia elvetica.

La prima vera occasione per la Svizzera arriva al 56′ con la nuova entrata Terchoun prova un deviazione al volo da distanza ravvicinata ma si salva la portiera Coll.

Al 64′ doppio cambio tra le fila della Spagna con Navarro e Perez che entrano al posto di Gonzalez e Abelleira.

Al minuto 70 la Spagna cala il pokerissimo. La svizzera Calligaris sbaglia un disimpegno e la palla viene intercettata da Bonmatì che di prima serve Jenni Hermoso e in area di sinistro l’attaccante iberica trafigge Thalmann. La Spagna mette ormai al sicuro il risultato.

La Svizzera sostituisce Piubel per Humm al 75′. Un cambio anche per la Spagna con il tecnico Vilda che manda in campo Alexia Putelles e Guerrero e richiama in panchina Bonmatì e Hermoso.

Nel finale c’è spazio anche per Athenea del Castillo che sostituisce Paralluelo. La Svizzera manda in campo Marti per Riesen.

Dopo quattro minuti di recupero l’arbitra fischia la fine della partita. La Spagna ha dominato la gara e la Svizzera non è mai stata veramente pericolosa. Una prova molto deludente per le elvetiche che dopo il passaggio del turno come prima del girone aveva fatto ben sperare i suoi tifosi.

La Spagna si mette alle spalle il pesante ko contro il Giappone e vola ai quarti dove troverà la vincente tra Olanda e Sudafrica.

Leggi anche