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Quali sono i migliori difensori della Serie A femminile?

Oliviero, Linari e Boattin


Ogni singolo bambino o bambina che abbia mai sognato di giocare a calcio, si è immaginato a seminare la difesa avversaria segnando il gol vittoria in uno stadio gremito di tifosi che avrebbero tifato per lui o lei. Ecco perché oggi parleremo proprio di quella difesa. 

Spesso ingiustamente snobbati, i difensori nel calcio moderno sono parte integrante dell’impostazione del gioco.

In questa stagione di Serie A femminile, quali sono i difensori che hanno dato il meglio alle rispettive squadre? 

I punti di riferimento

Ogni squadra ha in campo dei punti di riferimento, delle giocatrici che partita dopo partita guidano dal campo le compagne. Nelle squadre del campionato italiano, in questa stagione tra le giocatrici che hanno passato più minuti in campo ci sono proprio due difensori. Elisabetta Oliviero ha passato ben 1697 minuti in campo con la maglia della Sampdoria, la segue Caroline Pleidrup Gram del Sassuolo con 1682 minuti. In generale, ben 4 squadre su 10 è un difensore ad avere il maggior minutaggio in campo finora.

Gli interventisti

In cima alla classifica dei difensori che hanno commesso più falli ci sono ben due giocatrici della Sampdoria, Elisabetta Oliviero e Aurora De Rita. Sul terzo gradino del podio sale senza troppi complimenti Lisa Boattin. A livello di reparto difensivo, in media il numero totale dei falli fatti fino a questo punto della stagione varia tra i 30 e i 40. Leggermente sopra la media i reparti di Juventus e Roma, rispettivamente con 54 e 53 falli fatti. La squadra però che, seguendo le direttive di Teorema di Marco Ferradini, fuori dal letto non ha nessuna pietà è la Sampdoria che ha eseguito interventi fallosi ben 101 volte, almeno il doppio delle altre squadre. Un approccio quello blucerchiato che punta forse più a riparare le situazioni critiche più che ad anticiparle, fatto questo non sempre positivo.



Gli interventisti troppo decisi

E’ una centrocampista, Cecilia Re, la giocatrice con più cartellini gialli all’attivo, cioè ben 6. Ad un cartellino di differenza c’è Martina Di Bari, che con 5 cartellini è nel suo ruolo la calciatrice che si è mostrata più intransigente nei confronti delle attaccanti. A un cartellino in meno si trovano Kaja Erzen della Fiorentina, Maria Luisa Filangeri del Sassuolo e ben due giocatrici del Milan, ovvero Valentina Bergamaschi e Julie Piga. Da non trascurare l’intervento di Virág Nagy che non ci ha messo più di 59 minuti in campo per far capire che non sarà piacevole per le attaccanti passare dalle sue parti.

Quelli versatili

Certo, non far fare gol agli altri è bello, segnarli in prima persona non è però così male. Ne sa qualcosa Elena Linari che ha messo in rete ben 7 reti in questa stagione. Questo significa che, dopo Cristiana Girelli, bomber senza età in testa alla classifica cannonieri con 9 centri, e Veronica Boquete e Lindsey Thomas a quota 8, Linari, seppur in buona compagnia, è al terzo posto della classifica cannonieri. In generale, la Roma ci tiene a regalare la gioia del gol non solo alle sue attaccanti.

Tra i difensori che hanno all’attivo più centri in questa stagione, oltre ad Elena Linari, c’è la sua compagna di reparto, Lucia Di Guglielmo. Per dare un’idea di quanto questo sia un unicum, sicuramente nel panorama italiano, nessuna squadra supera le 4 reti segnate, e ben 5 squadre su 10 hanno all’attivo solo una rete segnata dal reparto difensivo. In pratica il reparto difensivo della Roma ha segnato più reti dei reparti offensivi di Sampdoria, Napoli e Pomigliano.



La versatilità dei difensori che riescono a reinventarsi attaccanti va però pesata sulle opportunità che la squadra in cui giocano fornisce loro. Riescono a sfruttare discretamente le opportunità di andare a conclusione, oltre alle già citate Linari e Di Guglielmo, anche la bianconera Nilden, la nerazzurra Robustellini e Apicella del Pomigliano. Tutte queste giocatrici sono fino ad ora riuscite a mettere a segno il 33% delle occasioni di tiro che hanno avuto a disposizione. Ancora una volta però ad essere sopra le righe è Virág Nagy, che ha messo in rete l’unica occasione da gol che ha avuto. 

Quelli che ne hanno prese più di quelle che hanno dato 

Tutti quelli che vengono definiti teste calde hanno pronunciato almeno una volta nella loro vita la frase “io sono messo così, ma avresti dovuto vedere l’altro”. Uno dei più storici strumenti utilizzati per capire di che pasta è fatto un difensore rimane pur sempre quello che definiremo il bilancio delle difese, secondo il quale bisognerebbe ridarne almeno quanto se ne sono prese. 

Matilde Lundorf e Paola Di Marino hanno subito ben 20 falli in più quelli che hanno fatto, seguite da Martina Di Bari a quota 18. Di Bari, oltre ad aver subito ben più falli di quelli che ha fatto, è stata anche quella più punita per averli fatti, ricavandone come già visto ben 5 cartellini gialli. Bilancio diametralmente opposto per Oliviero, De Rita e Boattin che hanno fatto rispettivamente 20, 18 e 16 falli in più di quelli che hanno subito. La giocatrice che è rimasta per più minuti in campo, 1169, riuscendo a dimostrarsi equilibrata, mantenendo in perfetto equilibrio il bilancio tra subire e restituire è stata Elena Pisani.

Giulia Beghini

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