Nel secondo ottavo del mondiale femminile, il Giappone batte la Norvegia e si qualifica per i quarti di finale.

Vincitore del Gruppo C, il Giappone negli ottavi di finale batte 3-1 la Norvegia, seconda del Gruppo A. Ora le nipponiche attenderanno di conoscere chi affronteranno nei quarti di finale tra Svezia e Usa.

Il Giappone si vendica così della sconfitta subita per mano della Norvegia nella Coppa del Mondo 1999. In quell’occasione, infatti, le norvegesi avevano vinto 4-0, con l’attuale ct scandinava Riise autrice del primo gol.

Inoltre, dopo la sconfitta negli ottavi di finale contro l’Olanda nel 2019, le Nadeshiko tornano a battere una nazionale europea nella fase a eliminazione diretta del mondiale. Diventano quinti 5 le vittorie giapponesi su 6 partite contro squadre europee nella fase a eliminazione diretta.

Con i 3 gol contro la Norvegia, inoltre, il Giappone porta il conto delle reti in questo mondiale a 14 e ha già quindi migliorato il proprio record di gol segnati in una singola edizione: 12 nella Coppa del Mondo vinta nel 2011.

Dopo la deludente eliminazione ai gironi di Euro 2022, la Norvegia termina la sua avventura mondiale agli ottavi. Non sono bastate alla nazionale scandinava le tante stelle dal centrocampo in su. Particolarmente deludente il ritorno al mondiale di Hegerberg, che aveva saltato lo scorso mondiale per protesta contro la federazione e che in questa edizione non ha giocato solo 2 partite senza andare in gol.

Formazioni

Hege Riise continua a schierare la stessa linea difensiva, ma cambia ancora le interpreti dal centrocampo in su. A centrocampo, infatti, torna dal primo minuto Ingrid Engen al posto della fin qui sempre titolare Frida Maanum. Dopo aver cambiato almeno una attaccante in ognuna delle 3 gare del girone, la ct si affida per la seconda volta consecutiva al tridente Sophia Roman Haug-Emilie Haavi-Caroline Graham Hansen, complice anche il problema fisico che ha costretto Ada Hegerberg a dare forfait pochi minuti prima del match con la Svizzera e saltare quello con le Filippine.

Anche Futoshi Ikeda conferma la difesa della partita precedente, con le romaniste Moeka Minami e Saki Kumagai insieme a Hana Takahashi davanti ad Ayaka Yamashita. Poi il ct opta per dei cambi sia a centrocampo che in attacco: a centrocampo Yui Hasegawa torna titolare al posto di Honoka Hayashi, mentre nel reparto offensivo Mina Tanaka e Aoba Fujino tornano ad affiancare la miglior marcatrice del torneo fin qui Hinata Miyazawa.

La cronaca del match

La Norvegia lascia l’iniziativa al Giappone, che nei primi minuti controlla la partita con un possesso palla attorno all’80%, che poi si attesta tra il 60 e il 65% per il resto del primo tempo.

Dopo un paio di conclusioni fuori dallo specchio (Risa Shimizu, Miyazawa), un salvataggio quasi sulla linea della romanista Sophie Roman Haug sul colpo di testa di Mina Tanaka al 14’ evita il vantaggio nipponico.

Il Giappone trova comunque il vantaggio al 15’ grazie a un autogol di Ingrid Engen. Su un cross di Miyazawa, la centrocampista del Barcellona devia con un piede, cambiando completamente la traiettoria del pallone e mettendo però così in difficoltà Aurora Mikalsen, che non riesce a evitare che lo stesso entri in porta. Grazie all’autorete norvegese, questa edizione del mondiale ha eguagliato il record di autogol segnati nel 2019: 8.

La Norvegia però pareggia con la prima conclusione della propria partita, nonché il primo tocco nell’area di rigore giapponese, al 20’. Vilde Boe Risa arriva sul fondo e mette in mezzo un cross con cui trova Guro Reiten, che con un colpo di testa rimettendo il risultato in equilibrio. Si tratta del gol numero 100 della Norvegia nella Coppa del Mondo femminile. Solo Usa (142) e Germania (129) ne hanno segnati di più nella storia dei mondiali femminili.

Anche dopo il pareggio la nazionale norvegese mantiene l’atteggiamento attendista e lascia il possesso al Giappone. La difesa scandinava però non lascia spazi, costringendo le Nadeshiko a provarci spesso da lontano: su 7 conclusioni del primo tempo, 4 sono state effettuate da fuori area.

Nella ripresa, proprio da lontano arriva il primo tiro dello specchio per il Giappone: conclusione di Hasegawa al 47’, parata senza troppe difficoltà da Mikalsen.

Al 50’ la selezione asiatica torna in vantaggio col suo secondo tiro nello specchio, sfruttando un nuovo errore della difesa norvegese. Shimizu, infatti, approfitta dell’incapacità della Norvegia di allontanare un pallone vagante rimasto in area. Anche questa sulla conclusione c’è una leggera deviazione di Engen.

Nonostante lo svantaggio, la Norvegia continua a lasciare l’iniziativa alle nipponiche. Per cercare di rimettere in equilibrio il match al 74’ la ct Riise toglie una terzina (Tuva Hansen) e fa entrare Hegerberg. Solo al 76’ le scandinave effettuano il loro primo tiro della ripresa, con un colpo di testa di Roman Haug. Pochi secondi più tardi la subentrata Karina Sævik, totalmente sola in area, ha una grandissima occasione, ma calcia a lato.

Il tentativo di risveglio norvegese arriva però troppo tardi e viene spento da una veloce ripartenza giapponese all’81’. Lanciata da Fujino sul filo del fuorigioco, Miyazawa a tu per tu con Mikalsen non sbaglia con il suo mancino rasoterra. La numero 7 del Giappone allunga così in cima alla classifica delle marcatrici, portandosi a quota 5.

Al 91’ la Norvegia ha la sua miglior occasione con un colpo di testa di Sævik, ma Yamashita compie una grandissima parata, evitando così che la squadra di Riise riapra la partita. Finisce 3-1.

GIAPPONE-NORVEGIA 3-1

Marcatrici: 15’ aut. Engen (GIA); 20’ Reiten (NOR); 50’ Shimizu (GIA); 81’ Miyazawa (GIA)

Formazioni:

Giappone (3-4-3): Yamashita; Minami, Kumagai, Takahashi; Shimizu, Nagano, Endo, Hasegawa; Miyazawa, Tanaka (72’ Ueki), Fujino. Coach: Ikeda

Norvegia (4-3-3): Mikalsen; T. Hansen (74’ Hegerberg), Mjelde, Bjelde (90’ Lindbak Hørte), Harviken; Engen, Boe Risa (63’ Maanum), Reiten; Haavi (63’ Sævik), Roman Haug, C. Graham Hansen. Coach: Riise

Martina Pozzoli

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