La Juventus aggancia la finale di Coppa Italia vincendo 2-1 ai supplementari contro l’Inter

Allo Juventus Training Center di Vinovo, in un pomeriggio soleggiato, si sfidano Juventus e Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia femminile.

Dopo il pareggio dell’andata, la finalista verrà decisa dalla sfida odierna che si preannuncia frizzante.

La Juventus di Montemurro si schiera con un equilibrato e dinamico 4-2-3-1.

Girelli verrà supportata dal terzetto composto da Beerensteyn, Bonansea e Grosso. In difesa confermato il quartetto Gama, Lenzini, Sembrant e Salvai a cui darà man forte il duo fisico Pedersen-Gunnarsdottir.

Dall’altra parte, Guarino decide di mettere in campo l’artiglieria pesante per rincorrere la prima finale della società nerazzurra.

Chawinga comporrà assieme a Polli e Pandini il reparto offensivo. A centrocampo chiavi di regia in mano a Simonetti e Mihashi. Merlo agirà sulla fascia sinistra mentre Thøgersen le farà eco sulla destra.

La partita si sblocca dopoe due minuti a favore delle bianconere: il cross dalla sinistra di Lenzini trova il colpo di testa puntuale di Gunnarsdottir, brava a svettare su Alborghetti.

L’Inter di Guarino sembra non avere reazione e continua a subire la pressione offensiva della Juventus che con Beerensteyn sulla sinistra crea pericoli continui.

Dopo poco è proprio l’olandese a involarsi nella trequarti nerazzurra, brucia sullo sprint Van der Gragt ma spara di destro direttamente su Piazza in uscita che salva il risultato.

Al 10′ è nuovamente Beerensteyn a cercare la rete del raddoppio. Questa volta si libera con un tunnel di Alborghetti e calcia da posizione defilata trovando di nuovo l’opposizione di Piazza.

Dopo venti minuti di grande fatica, passività e confusione l’Inter prova a rialzare la testa con la MVP del match di andata Beatrice Merlo.

Il terzino sinistro calcia di prima dal vertice alto dell’area di rigore bianconera sfruttando un passaggio di Chawinga, la deviazione di Gama è provvidenziale a salvare Peyraud-Magnin.

Al fischio del direttore di gara Francesco Carrione le squadre rientrano negli spogliatoi sul vantaggio della Juventus, che con intensità e ritmo ha dominato la prima frazione, complice un Inter troppo passiva.

La Juventus rientra in campo con il medesimo piglio del primo tempo, attaccando a testa bassa, sfruttando un’Inter che fa fatica a costruire azioni d’attacco e arginare la marea bianconera in fase difensiva.

Al 51′ è Bonansea, con la sua solita azione ubriacante sulla sinistra a trovare lo spiraglio giusto, grazie a un dribbling veloce e a calciare di sinistro trovando il salvataggio di Van der Gragt sulla linea di porta.

La risposta delle nerazzurre arriva con un’azione di ripartenza.

Un lancio dalle retrovie trova la rapidità di Chawinga a superare la sua diretta avversaria. Il suo servizio al centro per Polli trova il secondo intervento miracoloso di Gama veloce ad anticipare l’attaccante in maglia numero nove.

Le ragazze di Montemurro hanno più benzina nelle gambe e quando sfruttano le ripartenze veloci rischiano di far male all’Inter.

Al 58′ Bonansea si invola verso Piazza, serve Girelli che alza la testa e crossa al centro trovando il colpo di testa di Beerensteyn di poco al lato.

Non passa neanche un giro di lancette che è ancora Beerensteyn a cercare il raddoppio.

Questa volta sfila in contropiede alla difesa nerazzurra e calcia di punta non inquadrando lo specchio della porta complice l’ennesimo intervento di Piazza a tenere a galla le sue.

Al 69′ primo cambio per le due formazioni: Caruso prende il posto di Lenzini mentre Karchouni e Santi entrano per Pandini e Mihashi.

L’Inter ci prova ancora con Chawinga al 73′ ma il sinistro della malawiana viene bloccato a terra da Peyraud-Magnin.

A dieci minuti dal termine Gama è costretta ad abbandonare il terreno di gioco per un problema muscolare. Guarino mette nella mischia Ajara Njoya.

Quando tutto sembra avviarsi a conclusione l’Inter trova il pareggio. E’ Chawinga a rimettere tutto in discussione.

L’attaccante nerazzurra supera con un rimpallo Pedersen a centro area, supera con un lob Peyraud-Magnin e insacca a porta sguarnita.

Al 92′ occasione Juventus: Bonansea si trova a tu per tu con Piazza, il suo tiro è strozzato e permette a Van der Gragt di allontanare il pericolo.

Sul calcio d’angolo successivo. una mischia in area viene risolta con confusione e paura dalla difesa nerazzurra.

Al triplice fischio il risultato è sull’1-1 e la sfida va ai tempi supplementari.

Nonostante la stanchezza nel primo tempo supplementare non mancano emozioni. Chawinga ci prova per l’Inter, le risponde Girelli in acrobazia per la Juventus.

La Juventus passa ancora in vantaggio al 100′ con la sua giocatrice migliore: Beerensteyn. L’attaccante sfugge alla marcatura di Van der Gragt approfittando di un lancio partito dalla difesa, si accentra, salta Fordos e supera Piazza con un destro potente e preciso.

Al 109′ entra Nystrom ed esce Gunnarsdottir per una botta alla caviglia.

L’Inter spinge con le ultime energie a disposizione ma non riesce ad agguantare il gol del pareggio che avrebbe portato il match ai calci di rigore.

Salvai va vicina al gol del definitivo 3-1 al 117′ sfruttando una ripartenza veloce, il suo sinistro però è centrale e Piazza respinge.

Nessun brivido ulteriore e Juventus che al triplice fischio può esultare per la seconda finale di Coppa Italia consecutiva conquistata.

L’Inter, nonostante una Chawinga superlativa non riesce a buttare il cuore oltre l’ostacolo e guadagnare la sua prima finale di Coppa Italia.

Una Juventus coriacea e solida supera ai supplementari un Inter, per lunghi tratti arrendevole e spenta. Le bianconere di Montemurro, in un remake della finale di Coppa Italia dello scorso anno, affronteranno la Roma.

JUVENTUS-INTER 2-1 (2′ Gunnarsdottir, 83′ Chawinga, 100′ Beerensteyn)

Juventus (4-2-3-1): Peyraud Magnin; Gama, Lenzini, Sembrant, Salvai; Pedersen, Gunnarsdottir; Bonansea, Grosso, Beerensteyn; Girelli.

A disposizione: Aprile, Forcinella, Nystrom, Cantore, Simon, Schatzer, Pfattner, Duljan.

Allenatore: Montemurro.

Inter (3-4-3): Piazza; Van der Gragt, Alborghetti, Fördős; Thøgersen, Mihashi, Simonetti, Merlo; Chawinga, Polli, Pandini.

A disposizione: Gilardi, Karchouni, Santi, Marinelli, Csiszar, Kristjánsdóttir, Lång, Ajara, Calegari.

Allenatore: Rita Guarino.

Federica Iannucci

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