Una notte stellare per la Roma femminile che ospita allo stadio Francioni di Latina il Vlf Wolfsburg per il big match del Gruppo B di Champions League femminile. Con esperienze e storie completamente differenti, le due squadre scendono ad ogni modo in campo a pari punti, capoliste del girone.

La Roma affronta immediatamente di petto la sfida trovando il vantaggio al 3′ minuto con Valentina Giacinti ma dopo la rete il gioco giallorosso perde intensità. Il Wolfsburg quindi cresce agguantando il pareggio con Ewa Pajor.

Nella seconda frazione, la Roma soffre ma resiste bene e gestisce il pareggio. Termina 1-1.

Le Formazioni: la Roma mette radici con il 4-3-3, il Wolfsburg punta su Ewa Pajor

Per la sfida più intensa del girone, Alessandro Spugna costruisce la sua formazione su uno stabile 4-3-3 che vede come unica sorpresa Emma Lind titolare tra i pali al posto di Camelia Ceasar. Il muro difensivo prende forma con Carina Wenninger ed Elena Linari come difensori centrali accompagnate dai terzini Elisa Bartoli e Moeka Minami.

Centrocampo inamovibile ormai con Andressa Alves, Manuela Giugliano e Giada Greggi mentre le ali Benedetta Glionna ed Emilie Haavi affiancano la punta Valentina Giacinti.

Le campionesse di Germania del Wolfsburg presentano invece una formazione senza esclusione di colpi. Davanti a Merle Frohms in porta si schiera la backline composta da Lynn Wilms, Dominique Janssen, Kathrin-Julia Hendrich e Felicitas Raus.

Prende posizione come centrocampista difensiva Lena Lattwein alle spalle di Jill Roord e Alexandra Popp mentre sulle fasce Jule Brand e Svenja Huth accompagnano la punta Ewa Pajor.

La Roma soffre ma tiene testa al Wolfsburg

Nei primi minuti di gioco le formazioni iniziano a studiarsi concedendo anche alcuni spazi. Ma in seguito a una costruzione dal basso impostata velocemente da Elisa Bartoli, Emilie Haavi prova il tiro dal limite dell’area che, murato, porta la palla sui piedi di Valentina Giacinti. Senza attendere oltre, la punta si gira e colpisce l’angolino basso della rete portando un vantaggio la Roma al 3′ minuto.

La squadra giallorossa continua ad affermarsi in fiducia e ben organizzata, lucida soprattutto in fase difensiva con la solidità della copertura di Carina Wenninger. Bartoli imposta con intelligenza la manovra affidandosi spesso alle corse di Haavi e Benedetta Glionna.

Uno straordinario passaggio filtrante di Manuela Giugliano a targliare la difesa avversaria porta Glionna a tu per tu con Frohms, il portiere respinge coi piedi ma l’arbitro chiama la posizione di fuorigioco, dubbia.

La squadra di casa si dimostra aggressiva e attenta nel pressing senza perdere le posizioni in campo ed evitando di concedere troppo terreno alla formazione tedesca. Le ospiti però non accettano lo svantaggio e cominciano a carburare ritrovando precisione e iniziative.

Cresce il Wolfsburg che prova a schiacciare le giallorosse nella loro metà campo, complici anche un paio di imperfezioni della Roma in fase di costruzione. Ma nella ricerca della profondità, la squadra capitolina si rivela ancora pericolosa con i puntuali inserimenti di Giacinti.

Ewa Pajor, più laterale rispetto alla sua posizione di partenza, supera in velocità Linari ma il suo passaggio a centro area viene intercettato con esperienza da Bartoli che ripulisce. Il possesso giallorosso inizia a scarseggiare e le idee mancano della lucidità iniziale.

Al 33′ minuto quindi, Jule Brand serve bene Pajor portandola a confronto con Linari, duello che l’attaccante vince nuovamente per poi battere Lind, superandola per il gol dell’1-1.

La Roma sembra intrappolata nella morsa avversaria ma anche in un gioco eccessivamente impreciso e disorganizzato. Al termine della prima frazione, le giallorosse provano a ritrovare la propria identità nonostante le avversarie dimostrino di aver già studiato bene il loro gioco. Pajor tenta il tiro dalla distanza dopo un’indecisione difensiva della Roma ma il pallone termina alto sulla traversa, chiudendo il primo tempo.

Al rientro dagli spogliatoi, il Wolfsburg inserisce immediatamente Sveindis Jonsdottir al posto di Jule Brand mentre la formazione giallorossa resta invariata.

La formazione ospite riprende il suo pressing asfissiante ma l’atteggiamento aggressivo costa anche il primo cartellino giallo ad Alexandra Popp. Pajor trova anche la rete del raddoppio ma in posizione di fuorigioco. Alessandro Spugna allora inizia a smuovere gli equilibri, affidandosi ad Annamaria Serturini al posto di Glionna, mentre anche Bartoli finisce sul taccuino dell’arbitro.

La maturità del Wolfsburg si fa sentire nell’incredibile abilità sul possesso palla e nella calma della manovra. La Roma però prova almeno ad uscire dalla propria metà campo per interrompere il ritmo delle avversarie ma resistono gli errori nei passaggi in fase di ripartenza.

Moeka Minami chiude perfettamente e con puntualità le offensive di Huth per ben due volte ma la formazione capitolina non riesce a conquistare terreno.

Superata la mezz’ora della ripresa, le maglie del Wolfsburg sembrano allentare lievemente la presa sul pressing mentre Hegering subentra a Popp ammonita. Spugna risponde inserendo Sophie Roman Haug al posto di Andressa Alves.

Al 76′ minuto le giallorosse sembrano rinascere con un tiro dalla distanza di Manuela Giugliano che Frohms devia in calcio d’angolo salvando il risultato. La Roma riprende fiducia e ricomincia ad affacciarsi con insistenza alla metà campo tedesca mentre si accumulano i cartellini gialli per le giocatrici del Wolfsburg.

Nelle ultime battute di gara, Paloma Lazaro prende il posto di Giacinti. Le giallorosse vogliono chiudere in attacco e provare anche il miracolo finale. Non cambia però il risultato e la Roma conquista un punto fondamentale.

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