Nazionale femminile

Iniziano bene le Azzurre nella loro prima partita di qualificazione ai Mondiali del 2023 vincendo per 3-0 contro la Moldavia. Non che questa sia una sorpresa visto che in questo 2021 gli sportivi italiani vincerebbero anche gli europei di briscola a cinque e ramino se si disputassero. Iniziare il percorso di qualificazione contro la Moldavia, come era già successo per i Mondiali del 2019, è poi l’ennesimo simbolo della scarsa importanza che in Italia viene riservata alla superstizione.

Giuliani – voto: falsouno. Fortunatamente la numero uno azzurra in questa partita è stata utile come un bagnino alle Olimpiadi. Le avversarie non hanno mai lontanamente impensierito Giuliani che ha passato gran parte della sua partita quasi a centrocampo sperando in qualche giro palla basso ogni tanto per non morire di noia. #particelladisodio

Gama – voto: 110%. Non solo si sente a casa perché si gioca a Trieste, la sua città, ma anche perché proprio alla prima partita di qualificazione al Mondiale nel 2019 contro la Moldavia, Sara Gama ha giocato per la prima volta con la fascia al braccio. Insomma, si sente così a casa che si è fatta sostituire prima per andare a chiedere il 110% per rifare il cappotto che con l’inverno in arrivo non si sa mai. #nonsuccedemasesuccede

Linari – voto: 7 pieno. Se sei un difensore e in telecronaca pronunciano il tuo cognome solo quando sei nell’area avversaria, vuol dire che la partita è già arrivata allo stesso punto in cui in discoteca mettono Maledetta primavera: la fine. Cerca prima un gol in spaccata e poi uno con il piattone al volo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nel complesso una buona gara per un difensore, ma niente di cui preoccuparsi veramente. #stasenzapensieri

Bartoli – voto: 1600 m circa. Il miglio verde sul quale corre è illuminato di luce divina forse a causa dalle numerose madonne invocate da lei e Valentina Cernoia per tutti gli interventi a piede armato delle avversarie. La sua è la solita partita di grande impegno e dedizione e, per niente scontato, ne è uscita anche viva. #illuminati

Giugliano – voto: pollice in su. Difficile dire se sono più impressionanti i filtranti che serve alle compagne o la velocità alla quale le ricrescono i capelli, ad ogni modo entrambe caratteristiche invidiabili. Degno di nota soprattutto il suo contributo sul gol di Giacinti: la numero 6 azzurra recupera palla in difesa, la porta fino a centrocampo e fa partire una palla che arriva diretta in area sull’alluce di Giacinti. #allucinante

Rosucci – voto: 7 punti. In una partita in cui ad ogni gol sbagliato in attacco corrisponde un punto di sutura a centrocampo, Rosucci va al raddoppio in fase di non possesso con una costanza notevole. Si aggiunge anche lei alla lunga lista di Azzurre che hanno sbagliato almeno un gol e che, a giudicare dalla faccia di Bertolini, andranno a letto senza cena. #cenaalsacco

Bergamaschi – voto: 7-. Una delle migliori in campo nonostante un paio di nitide occasioni da gol di cui una si spegne sulla traversa. Certo non è neanche facile tirare con precisione quando ci si ritrova con qualche falange in meno per interventi delle avversarie incredibilmente non premiati con un bel cartellino rosso coca-cola. #finchelabarcava

Cernoia – voto: 10100. Intorno al ventesimo della partita decide che è ora di finirla. Dal suo mancino partono sia il primo assist per il gol di Girelli che il pallone riproposto in area per il gol di Giacinti. Indica in modo talmente sapiente alle compagne la via da seguire che l’amministrazione del comune di Torino sta pensando di cambiare la toponomastica della città da Via Cernaia a Via Cernoia. #leviediCernoiasonoinfinite

Bonansea – voto: su misura. Vista l’eleganza delle sue giocate è quasi vergognoso non sia stata invitata al Met gala considerando la tutina con passamontagna integrale con cui si è presentata Kim Kardashian. Nella più clamorosa, durante il primo tempo, Bonansea riceve palla al limite dell’area avversaria facendo partire una parabola che si spegne però sulla traversa #Armanicomio

Giacinti: 7te. Quando è il trentacinquesimo del primo tempo e stai già perdendo 3-0 non c’è niente di più istintivo e naturale di dare pizzicotti alle tue avversarie per capire se stai sognando o se è tutto vero. In questo caso sul fatto che il gol di Giacinti sia reale possiamo garantire, sul fatto che la difesa moldova non stesse dormendo un po’ meno. #aaaazvegnaaa

Girelli – voto: il solito. Guardare le partite di Girelli è quasi come guardare Titanic, anche se non l’hai mai visto, sai già come va a finire. Segna alla prima occasione buona e si ripete poco dopo mettendo a segno due combinazioni che sono grandi classici: gol su assist di Cernoia e rete dal dischetto. Insomma, Rose, era meglio se ti fidavi di lei. #Myheartwillgoingol

Glionna – voto: 6/7. Scende in campo al posto di Barbara Bonansea e ne eredita lo stesso destino per questa partita. Contro la Moldova per Glionna il gol è introvabile come i minuti di cottura sulle confezioni di pasta. La miglior occasione a disposizione della numero 7 è su un pallone servito da Girelli che però l’azzurra non riesce a sfruttare. #supplente

Serturini – voto: -4 punti e un’ammenda fino a un massimo di 652 euro. Annamaria Serturini è un talento puro, è risaputo. A colpire di lei però non sono solo le doti tecniche ma anche quella voglia di impegnarsi e metterci sempre la faccia. Contrariamente al solito, viene schierata sulla fascia destra al posto di Bergamaschi. Nonostante il suo contributo sia sostanziale, non riesce a trovare il gol, probabilmente sentendosi come un Europeo in macchina in Inghilterra: dal lato sbagliato della corsia. #contromano

Boattin – voto: 9. Entra nel secondo tempo in una partita in cui il concetto di fase difensiva ha lo stesso peso di quello di superstizione in Inghilterra. Boattin decide quindi di proporsi in avanti, tentando anche un gran tiro da fuori area che non riesce ad entrare in porta per merito del portiere moldavo, boa di salvataggio per l’intera squadra avversaria. #Mareforzanove

Caruso – voto: 7.5. Sta in campo quattordici minuti, giusto il tempo per un passaggio no look in area per Giacinti in mezzo a tre avversarie e un aggancio acrobatico su invito di Salvai. Mette una certa pace interiore sapere che nonostante una squadra titolare che già funziona bene in campo, in panchina di fenomeni ce ne restano mille. #zen

Salvai – voto: CS. Ingresso anche per lei nel secondo tempo e anche per lei la parola difesa suona strana come le iniziali del nome scritte all’altezza della milza sulle camicie. Si riscopre infatti regista, servendo un paio di ottimi palloni prima Giacinti e poi per Caruso, purtroppo non finalizzati. #ciak

Bertolini – voto: buona la prima Giocare la prima partita di qualificazione ad un mondiale contro la Moldavia dà una sensazione di deja vu così potente che in molti si sono chiesti dove fosse Pipitone. Ad ogni retropassaggio e gol sbagliato l’espressione della ct stizzita, scorata e innervosita diventa sempre più simile a quella che Kristen Stewart ha per tre quarti della saga di Twilight #flashback

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