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NWSL: goleada del Courage. Vincono Portland e Orlando. Cade il Reign con autogol di Rapinoe

Anche il quarto turno della nuova stagione di NWSL si è colorato di inaspettate sfumature di follia calcistica, rendendo letteralmente imprevedibili i risultati finali. Il campionato statunitense ha portato in scena nel weekend cinque partite, ognuna delle quali caratterizzata da un elemento sorpresa in grado di definire l’esito della gara.

Per il North Carolina Courage si è trattato del ritorno in campo di Samatha Mewis, che sembra aver ridonato alla squadra lo spessore necessario per travolgere per 5-0 il Racing Louisville.

L’ondata di marcature viene aperta nei primi minuti di gioco quando Abby Erceg, dagli sviluppi di un calcio d’angolo calciato praticamente di seconda da Carson Pickett, svetta sulla mischia in area di rigore e colpisce di testa un pallone che sbatte sul palo interno e poi si infila inesorabilmente in rete.

La trama del gioco del Courage ricorda le migliori prestazioni della squadra campione in carica del campionato. Pickett si rivela estremamente produttiva sulla fascia fornendo cross e possibilità, Debinha fa ciò che le riesce meglio, crea gioco e tenta il tiro in porta dalla distanza, mentre Lynn Williams e Jessica McDonald combinano con esperienza e conoscenza reciproca. Ciononostante, il risultato resta sull’1-0 per tutto il primo il primo tempo, nonostante esista solo una squadra in campo.

La seconda frazione mostra dunque il vero volto della partita. Dopo un primo tentativo dalla distanza di Havan Solaun neutralizzato da Michelle Betos che si ripete anche sulla ribattuta di Debinha, il Courage non sbaglia più. Al 63’ infatti Lynn Williams interrompe il suo digiuno di gol raccogliendo un passaggio filtrante all’interno di Debinha – in un’azione impostata da Sam Mewis – e bruciando in velocità la backline di Louisville, con una finalizzazione in diagonale che ridona fiducia all’attaccante.

L’offensiva del Courage diventa un assedio. Mewis, Solaun e Debinha fanno ciò che vogliono della partita e dopo una sponda di testa di Jessica McDonald, proprio la calciatrice brasiliana non sbaglia il tap-in vincente per la terza rete della gara.

L’ingresso in campo di Hailie Mace sembra infine condannare definitivamente la formazione del Kentucky. Con un perfetto tiro dalla distanza che si infila nell’angolino basso della rete nonostante la copertura di Betos e uno straordinario tiro a volo in area su cross di Ryan Williams, Mace porta a casa una doppietta in soli venti minuti di gioco, chiudendo così la goleada del Courage. Serata da dimenticare per il Louisville la cui crescita frena di colpo.

Anche Houston Dash trae beneficio dal ritorno in campo di una Mewis, questa volta si tratta di Kristie Mewis, indispensabile per la vittoria per 2-1 sul Chicago Red Stars.

La squadra della città ventosa apre bene la partita con la giocatrice al momento più costante della formazione, vale a dire Mallory Pugh che sembra sulla strada giusta per recuperare la sua forma migliore e magari anche il suo posto in Nazionale. Con cinismo e prontezza nella trequarti avversaria, Pugh recupera il possesso in attacco, va a riprendersi un pallone allungato eccessivamente dal contrasto, rientra in area e dopo un ulteriore dribbling, supera l’estremo difensore di Houston colpendo l’angolino basso distante da Jane Campbell. Un’azione individuale che ricorda a tutti lo stile brillante della giovane punta.

Houston non si lascia scuotere dal prematuro vantaggio di Chicago e dopo aver mancato un’occasione da gol clamorosa, Nichelle Prince rimedia al suo errore con una rete spettacolare che unisce potenza e precisione dal limite laterale dell’area, tiro su cui Alyssa Naeher questa volta non può nulla. Il pareggio rinvigorisce la squadra di casa e il suo capitano, Rachel Daly trova infatti nuovamente la rete da distanza ravvicinata ma la sua posizione viene considerata in fuorigioco.

Nel secondo tempo, il Chicago prova a farsi rivedere nella metà campo di Houston, ma i tentativi di Morgan Gautrat e Kealia Watt non impensieriscono davvero Campbell. Le sorti della partita vengono affidate dunque alla formazione in grado di finalizzare concretamente le occasioni create e Houston può sempre contare sulla costanza di Kristie Mewis. Su cross dalla fascia di Sophie Schmidt, Mewis in posizione sul secondo palo non manca il tocco vincente, delicato e senza fretta, conducendo nuovamente alla vittoria la sua squadra.

Per il Portland Thorns l’obiettivo era principalmente quello di dissipare le ombre della crisi dopo le due pesanti sconfitte consecutive. E basta un gol da manuale di Crystal Dunn alla squadra dell’Oregon per imporsi per 1-0 sul NJ/NY Gotham FC, ripetendo dunque l’esito della finale di Challenge Cup.

Il Portland aggredisce la gara dai primi minuti come suo solito, Sophia Smith mette in mostra il suo miglior gioco e tenta un colpo di testa che Kailen Sheridan respinge con straordinaria maestria. Ci riprovano pochi minuti dopo Meghan Klingenberg e Lindsey Horan ma anche questa battuta a rete di testa trova il muro dell’estremo difensore di Gotham. Nel frattempo Crystal Dunn inizia a inquadrare lo specchio della porta ma senza troppa fortuna.

Ma a inizio secondo tempo, dopo un’ottima costruzione, Klingenberg attira a sé ben tre difensori avversari e infine serve Dunn ben più libera a pochi metri dal limite dell’area, dove il terzino della Nazionale Statunitense Femminile lascia partire un tiro di sinistro che curva quanto basta per colpire l’angolino alto della rete, lasciando ben poco da fare a Sheridan.

Tatticamente, Gotham arretra Midge Purce come terzino, ruolo svolto anche in Nazionale, ma la decisione non si rivela tra le migliori. L’occasione più evidente per la squadra di casa scaturisce proprio da una corsa della giovane calciatrice partendo dalle retrovie e superando ampiamente la metà campo dove infine serve Carli Lloyd che non riesce a concludere calciando alto sopra la traversa.

Nelle ultime fasi della gara, Smith continua la sua ricerca di un meritato gol dopo una partita disputata ottimamente ma Sheridan le nega ancora questa realizzazione. Nonostante tutto, il Portland Thorns porta a casa un’altra vittoria fondamentale contro il team del New Jersey.

Un pizzico di fortuna accompagna questa volta l’Orlando Pride, che supera per 1-0 il Kansas City NWSL con una rete al limite della convalida e un rigore sbagliato da Alex Morgan.

Il Pride si fa vedere subito in attacco, la costruzione offensiva sempre tesa a trovare Alex Morgan oltre i lanci lunghi e le verticalizzazioni ma Abby Smith si supera e sventa i primi attacchi. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo però, con la palla nella mischia, Morgan tenta un debole tiro che Marta devia in porta. Smith fa del suo meglio per ripulire la rete ma secondo l’arbitro il pallone supera la linea e all’Orlando viene attribuito il gol del vantaggio.

La formazione di casa non si accontenta e Morgan cerca il quarto gol consecutivo della stagione in più riprese, senza riuscirci. Ma l’occasione migliore per il raddoppio arriva nei primi venti minuti della seconda frazione di gioco quando la punta della Uswnt viene atterrata in area conquistando un calcio di rigore di cui si occupa personalmente. Ma dagli undici metri, Morgan calcia sul palo e la backline del Kansas allontana la minaccia. Per la squadra ospite il gioco si smuove solo con l’ingresso in campo di Amy Rodriguez al 68’ ma il tempo rimanente non basta al Kansas per eludere la difesa di Ashlyn Harris.

Infine anche il Washington Spirit si affida un po’ alla dea bendata quando porta a casa una vittoria per 1-0 sull’OL Reign e per giunta con autorete sfortunata di Megan Rapinoe.

Per il Washington, come d’abitudine, Ashley Sanchez si mostra immediatamente propositiva e pericolosa con un tiro d’esterno ma il livello dei portieri ad oggi in attività in NWSL si riconferma elevato ogni settimana e Karen Bardsley copre perfettamente lo specchio della porta. Il gioco del Reign però vanta ora anche la presenza di spessore di Rose Lavelle che non passa inosservata ma non sblocca neanche il risultato.

A inizio secondo tempo però, nella mischia seguente un calcio d’angolo per la squadra ospite, una serie di rimbalzi involontari punisce il Reign quando il pallone sbatte sul corpo di Rapinoe e si infila in rete sorprendendo Bardsley. La formazione di Washington però dimostra di meritare il vantaggio con una buona offensiva che porta Sanchez a sfiorare il raddoppio per una questione di centimetri quando il pallone colpisce la traversa e cade perpendicolare alle spalle del portiere. Ma proprio in seguito a un rilancio, Bardsley si accascia sul terreno di gioco e lascia la partita pochi minuti dopo per uno stiramento alla coscia che rischia ora di mettere in pericolo la sua partecipazione alle Olimpiadi.

Non cambia nulla ai fini del risultato con il Washignton Spirit che supera dunque sorprendentemente il Reign.

La classifica dopo il quarto turno appare ancora particolarmente inaspettata. L’Orlando resta in testa a 10 punti, seguito da Washington a 7. Portland e North Carolina si riprendono posizioni più degne della loro fama, occupando rispettivamente terzo e quarto posto con 6 e 4 punti. Sempre 4 punti anche per Houston, Reign, Chicago e Louisville mentre chiude la classifica il Kansas con soli 2 punti.

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