Giulia Gwinn e Sara Dabritz della Germania

La Nazionale tedesca non ha brillato a Francia 2019. La mancanza di investimenti dei club e le difficoltà di tenere il passo degli altri paesi europei può essere alla base del declino della nazione un tempo leader nel calcio femminile

Ai Mondiali di Francia 2019 la Germania è stata eliminata dalla Svezia e non è andata oltre i quarti di finale.
Tale risultato ha anche sancito la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La nazionale tedesca non potrà quindi difendere il titolo olimpico conquistato a Rio de Janeiro nel 2016. Alla Coppa del Mondo di quattro anni prima in Canada, le tedesche furono sconfitte dagli Stati Uniti nelle semifinali.

Questi risultati, nel calcio femminile, non passano inosservati. La Germania è una delle grandi potenze di questo sport e per anni è stata una delle migliori squadre a livello europeo e mondiale. Il suo palmares parla chiaro: due Coppe del Mondo, nel 2003 e nel 2007, e otto titoli europei, di cui sei consecutivi.

A oggi la Germania non sembra più essere quella squadra leader nel vecchio continente, superata ora da Inghilterra, Svezia e Olanda. Inoltre Francia e Spagna e perché no, anche l’Italia, stanno facendo enormi sforzi e investimenti per crescere ulteriormente.

Quali possono essere i motivi alla base del declino della compagine tedesca?

La Frauen Bundesliga un tempo era considerata uno dei campionati più belli e impegnativi al mondo. Oggi invece non sembra più così. Lo si evince da un dato fondamentale. Ai mondiali vi erano solo 32 calciatrici che militano nel massimo campionato di calcio femminile tedesco. Lo stesso dato, per la NWSL, parla di 73 giocatrici. La Liga spagnola e la Division 1 francese ben 51. Una giocatrice in meno, 50, della Women’s Super League inglese.

Il problema di fondo può essere riconducibile alle poche risorse economiche e finanziarie che vengono investite nel settore, rispetto agli altri paesi. Il Wolfsburg è la squadra femminile più forte della Germania ed è anche il club che investe di più.
Il suo budget è stimato in 5 milioni di euro. Una cifra sicuramente importante e per niente bassa, tutt’altro. Ma, eccezion fatta per il Bayern Monaco, la società di proprietà della Volkswagen è l’unica che investe grosse cifre. Le altre società più importanti della Bundesliga, in media, hanno un budget di 2 milioni circa. Negli altri paesi europei invece l’asticella si sta notevolmente alzando.

Il Chelsea mette sul piatto ormai 7 milioni ogni anno e può vantare uno staff tecnico di 20 persone. In Spagna il Barcellona arriva addirittura a 8 milioni e, con la visibilità in continuo aumento per il calcio femminile, inizia a macinare ricavi davvero importanti a livello globale. Adesso in Spagna ci sarà anche il Real Madrid che ha deciso di creare la sua squadra femminile acquisendo il CD Tacon.
In Francia ci sono Lione e PSG che staccano tutte e puntano come ogni anno alla leadership nel continente.

Un’altra considerazione da fare è quella legata al numero di spettatori. La media di presenze per le gare di calcio femminile in Germania è di appena 820 persone. Questo testimonia che non c’è abbastanza interesse.
L’onda partita dalla Spagna, di aprire gli stadi dei club maschili per le partite delle squadre femminili, ha contagiato l’Italia, la Francia e l’Inghilterra, ma sembra non aver destato interesse tra i club tedeschi.

Il Bayern Monaco negli ultimi anni ha aumentato le risorse per il team femminile, con l’obiettivo di ridurre il gap con il Wolfsburg ma anche per avanzare in Champions League. Da solo questo non basta a far crescere tutto il campionato. È positiva la notizia che Eintracht Frankfurt ha acquisito la storica società 1.FFC Frankfurt, protagonista in Europa negli anni 2000.
La seconda e la terza società di calcio tedesca per numero di soci sono il Borussia Dortmund e lo Schalke 04, ma entrambi non hanno una squadra femminile. Questo la dice tutta sul calo della Germania e il distacco dal resto degli altri paesi europei.

A oggi la Bundesliga femminile tedesca conta 12 club. Sei di questi (Wolfsburg, Bayern, Hoffenheim, Friburgo, Bayer Leverkusen e 1.FC Köln) fanno parte delle società maschili. Francoforte la settima. Tutti gli altri hanno deciso di non puntare sul calcio femminile, almeno per ora. Tranne il RB Leipzig che sta pianificando importanti investimenti, con ambizioni importanti.

Il rischio per la Germania è quello di perdere una leadership di tantissimi anni in questo settore, un po’ come è accaduta in Italia con il calcio maschile. Un tempo la Serie A era il campionato più bello al mondo, con i giocatori più forti e la Nazionale a ogni manifestazione, partiva da favorita.
Era così anche per i tedeschi con il calcio femminile, ma gli altri paesi avanzano e non si può restare a guardare.

Giuseppe Berardi

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