9.212 spettatori. Tanti hanno assistito dal vivo all’impresa dell’Italia che ha sconfitto le campionesse del mondo della Spagna 3-2, in casa loro. Non c’è stato il sold out, quindi, però lo stadio Municipal de Pasarón di Pontevedra (capienza 12.000 posti) ha comunque offerto un gran bel colpo d’occhio che ha valorizzato ancora di più la prestazione delle Azzurre.

In tv la partita, in Spagna, è stata seguita da 1.386.000 telespettatori (11,2% di share) in prima serata su La 1. Meno bene è andata in Italia. Su Rai2 il penultimo incontro del Girone 4 della UEFA Women’s Nations League ha registrato 477.000 telespettatori con il 2,6% di share (primo tempo a 453.000 e il 2,3%, secondo tempo a 498.000 spettatori, 2,9%).

A una giornata dal termine della fase a gironi, l’Italia è la nazione che, nelle partite fin qui disputate, ha registrato il minor afflusso di pubblico negli stadi. Se il dato può non apparire sorprendente rispetto a Svezia e Spagna, rispettivamente n. 1 e n. 2 del ranking Fifa, lo è meno nei confronti della Svizzera.

Il confronto con la Svizzera

Alle tre partite casalinghe giocate dalle elvetiche hanno assistito, complessivamente, 18.995 spettatori. Nel dettaglio: 6.542 in occasione dell’incontro con l’Italia disputato a San Gallo in uno stadio dalla capienza di oltre 19 mila persone; 8.515 spettatori per l’incontro con le campionesse del mondo in carica della Spagna a Zurigo (capienza dello stadio 30 mila posti); 3.938 spettatori venerdì scorso a Lucerna (stadio da 16 mila posti) per la vittoria sulla Svezia. Media a partita di 6.631 per la Svizzera.

Nelle due partite interne disputate finora dalle Azzurre di mister Soncin, l’Italia ha portato allo stadio complessivamente solo 7.200 persone. In particolare, circa 2.500 spettatori allo stadio Teofilo Patini di Castel di Sangro (capienza 7.500 posti) per la gara con la Spagna e 4.700 spettatori allo stadio Arechi di Salerno (capienza 37.800 posti) per quella con la Svezia. Media spettatori per l’Italia circa 3.600.

A conti fatti, per pareggiare l’afflusso di pubblico con la Svizzera negli impianti di gioco nelle tre gare del girone, martedì 5 dicembre alle ore 19 allo stadio Ennio Tardini di Parma, ci dovrebbero essere 11.795 spettatori! Chissà se sarà sufficiente a raggiungere questo numero una biglietteria davvero economica: 5 euro il prezzo del biglietto per la tribuna, 1 euro per il tagliando ridotto.

Diversa anche la time line di promozione degli incontri e dell’apertura della biglietteria, sempre tra Svizzera e Italia. Un esempio per tutti. Per la partita di San Gallo, disputata lo scorso 22 settembre, la Federazione elvetica ha comunicato la sede di gioco il 14 luglio, mentre la biglietteria è stata aperta il 25 agosto con tagliandi dai 5 ai 37 euro. Nel caso della gara al Tardini, la sede è stata annunciata il 17 ottobre ma la biglietteria è stata aperta solo il 28 novembre.

Spagna e Svezia

Altri numeri per le partite interne delle prime due squadre del ranking. Le svedesi hanno coinvolto complessivamente 46 mila spettatori, giocando due gare a Goteborg (contro Svizzera e Spagna, capienza 18 mila persone) e una Malmoe con l’Italia (capienza 24 mila persone). Nel dettaglio: sold out con la Spagna, 13 mila spettatori con la Svizzera e 15 mila con le Azzurre. Media spettatori per la Svezia circa 15,3 mila.

In attesa dell’ultima gara del girone con la Svezia, le spagnole in due gare hanno registrato 23.406 spettatori: 14.194 a Cordoba con la Svizzera e, come detto, 9.212 con le Azzurre in Galizia. La media per la Spagna è di 11.703.

Tiziana Pikler

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