In attesa del nuovo anno, rivediamo quali sono le calciatrici che nel 2023 hanno dato l’addio al calcio giocato.

Da Gilly Flaherty a Nicoline Sorensen, passando per una leggenda come Megan Rapinoe, sono tante le calciatrici che nel corso del 2023 hanno deciso di appendere le scarpe al chiodo.

Vista la qualità delle giocatrici, possiamo fare una formazione ideale con le calciatrici che hanno lasciato il calcio giocato nel 2023. Le schieriamo con un 4-3-3.

Porta

Carly Telford

La calciatrice inglese ha annunciato il ritiro nel marzo 2023. Ha quindi chiuso una ventennale carriera dopo una sola stagione nel San Diego Wave, con cui ha collezionato 6 presenze. Per la sua ultima partita giocata in carriera bisogna quindi tornare al 20 agosto 2022, quando il San Diego ha vinto 3-1 contro Houston Dash.

Nel corso della sua carriera, la classe ’87 ha indossato le maglie di Sunderland, Leeds, Chelsea, Perth Glory, Notts County e, appunto, San Diego Wave. Con la nazionale inglese ha giocato 27 partite, facendo parte delle rose delle Lionesses in 3 mondiali e un europeo. Con l’Inghilterra ha vinto il bronzo mondiale nel 2015.

Difesa

Ali Krieger

Krieger ha chiuso la carriera come molti sognano, ma in pochissimi ci riescono: vincendo una finale. Dopo aver annunciato a marzo l’addio al calcio a fine stagione, la sua ultima partita in carriera, infatti, è stata la finale della NWSL giocata l’11 novembre. Il NJ/NY Gotham ha battuto l’OL Reign 2-1.

Krieger ha così aggiunto l’ultimo di una serie di trofei vinti, quali 2 mondiali con la nazionale statunitense e una Bundesliga, 2 Coppe di Germania e una Champions League con il Francoforte. Con 108 presenze nella nazionale statunitense, Krieger fa parte di quel ristretto cerchio di sole 6 calciatrici che hanno giocato 3 finali mondiali diverse: 2011, 2015 e 2019.

Gilly Flaherty

Flaherty ha comunicato la propria decisione di appendere gli scarpini al chiodo con effetto immediato a gennaio. La classe ’91 ha preso tale decisione dopo la morte improvvisa del padre, avvenuta il 9 dicembre 2022. Nella lettera pubblicata sui social, la calciatrice inglese aveva spiegato che suo padre era stato una costante della sua carriera e non voleva continuare a giocare senza di lui. Dunque, l’ultima partita in carriera della giocatrice del Liverpool è stata la sfida persa 2-0 contro il Manchester City il 7 dicembre 2022.

Flaherty ha lasciato il calcio dopo aver scritto in modo indelebile il suo nome nella storia della Women’s Super League. Il 13 aprile 2011, infatti, con la maglia dell’Arsenal ha segnato il primo gol della storia della neonata WSL nella vittoria per 1-0 contro il Chelsea.

Flaherty aveva giocato nel settore giovanile delle Gunners e aveva esordito in prima squadra nell’ottobre 2006, a soli 15 anni. Con l’Arsenal ha vinto 6 campionati, 5 FA Cup, 2 Community Shield, una National League Cup e la storia Champions League del 2007. A questi si aggiungono 2 FA Cup e 2 WSL con il Chelsea.

Stefanie van der Gragt

I tifosi italiani probabilmente ricorderanno van der Gragt per un paio di motivi: ha giocato l’ultima stagione della sua carriera con la maglia dell’Inter e ha segnato il gol del 2-0 che ha spento i sogni delle Azzurre nei quarti di finale del mondiale del 2019, eliminando l’Italia dalla competizione.

L’olandese aveva annunciato il ritiro dopo l’ultima giornata della Serie A 2022-23. Con le nerazzurre ha collezionato 21 presenze e 3 gol, tra cui uno nel derby. Prima di arrivare in Italia, la classe ‘92 aveva giocato in patria con 4 club diversi e poi all’estero nel Bayern Monaco e nel Barcellona.

Ha indossato la maglia della nazionale olandese 107 volte, rappresentando i Paesi Bassi in 3 mondiali, 2 europei e un’olimpiade. Nel 2017 ha vinto l’europeo giocato in casa, mentre nel 2019 ha raggiunto la finale mondiale, persa 2-0 contro gli Usa.

L’ultima partita della sua carriera è stata il quarto di finale della Coppa del Mondo 2023, perso 2-1 contro la Spagna. All’81’ van der Gragt ha commesso un fallo di mano, regalando alle spagnole il rigore con cui Mariona Caldentey ha segnato il vantaggio. La stessa van der Gragt ha pareggiato al 90+1’. Al 105’ ha lasciato il campo per l’ultima volta. Ha così visto dalla panchina Salma Paralluelo segnare il gol che ha messo fine al cammino oranje nel mondiale e, dunque, alla sua carriera.

Janine van Wyk

Van Wyk è una leggenda non solo del Sudafrica, ma di tutto il calcio africano. Nella sua ultima partita con la nazionale sudafricana, vinta 2-0 contro il Burkina Faso, infatti, ha raggiunto la quota delle 185 gare disputate, diventando la persona africana con più presenze. Ha così strappato il primato all’egiziano Ahmed Hassan.

La classe ’87 ha fatto il suo esordio con la nazionale sudafricana in un match contro la Nigeria nel 2005. Con le Banyana Banyana ha vinto 2 bronzi e 3 argenti in Coppa d’Africa e, soprattutto, ha vinto l’edizione 2022 del torneo continentale. Ha indossato la maglia sudafricana anche durante il primo mondiale (2019) e le uniche 2 edizioni olimpiche (2012 e 2016) a cui la selezione africana ha partecipato.

A livello di club, oltre che in patria, ha giocato negli Usa (Houston Dash), in Danimarca (Fortuna Hjorring) e in Scozia (Glasgow City).

Centrocampo

Mana Iwabuchi

Manadona, come è stata soprannominata per il paragone con Diego Armando Maradona, ha annunciato il ritiro a settembre. Iwabuchi ha giocato la sua ultima partita in carriera il 27 maggio 2023 con la maglia delle Spurs in West Ham-Tottenham 2-2.

Iwabuchi ha rappresentato il Giappone in 3 mondiali, 2 olimpiadi e 2 Coppe d’Asia. Con le Nadeshiko ha vinto una Coppa del Mondo, una Coppa d’Asia e ottenuto un argento olimpico e uno mondiale. A soli 18 anni, è stata la più giovane tra le convocate per la FIFA Women’s World Cup vinta nel 2011.

Cresciuta nel settore giovanile del Nippon TV Beleza, con cui ha poi giocato in prima squadra, vincendo svariati campionati e Coppe, ha militato anche nell’Hoffenheim, nel Bayern Monaco, nel Kobe Leonessa, nell’Aston Villa, nell’Arsenal e nel Tottenham.

Julie Ertz

Nel post-partita dell’ottavo di finale mondiale perso contro la Svezia aveva fatto intendere che quello appena concluso era la sua ultima Coppa del Mondo. Poco più di 3 settimane dopo ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato a soli 31 anni.

JJ, come viene soprannominata, ha giocato il suo ultimo match in carriera il 21 settembre 2023, quando la nazionale Usa ha battuto 3-0 il Sudafrica. A Cincinnati, Ohio, Ertz ha iniziato la gara da titolare e ha giocato 36 minuti. Ha così chiuso una carriera in nazionale che l’ha vista trionfare ai mondiali del 2015 e del 2019 e vincere un bronzo olimpico nel 2021. A 23 anni e con sole 12 presenze alle spalle, è stata una delle grandi protagoniste del trionfo statunitense in Canada, avendo giocato al centro della difesa tutti i minuti delle 7 partite. Con gli Usa ha collezionato 123 presenze e 20 gol.

Ertz fa parte del gruppo di 16 calciatrici statunitensi che hanno giocato almeno una partita dopo aver avuto un figlio. La classe ’92, infatti, ha dato alla luce il suo primo figlio nell’agosto 2022 e ha fatto ritorno in nazionale l’8 aprile 2023 in Usa-Irlanda 2-0.

Dopo aver giocato nel college nel Santa Clara Broncos, in NWSL ha indossato la maglia di Chicago Red Stars dal 2014 al 2021. Ha saltato l’intera stagione 2022 per via della gravidanza. Nel 2023 ha indossato la maglia di Angel City.

Shirley Cruz

Leggenda del calcio costaricano, Cruz non ha ricevuto la convocazione per la Coppa del Mondo 2023. La classe ’85 aveva già annunciato nel gennaio 2023 l’intenzione di ritirarsi e avrebbe voluto farlo dopo il mondiale. La mancata convocazione, però, l’ha costretta a un ritiro anticipato.

Cruz con la maglia della nazionale ha collezionato oltre 100 presenze e più di 30 gol. Nel 2015 ha guidato Costa Rica alla prima storica partecipazione alla FIFA Women’s World Cup. Ha indossato la maglia costaricana anche in 3 edizioni della CONCACAF Women’s Championship.

Cruz ha così chiuso la carriera con la maglia del club costaricano Alajuelense. In precedenza, ha indossato le maglie di Lione, Paris Saint-Germain, Jiangsu Suning e OL Reign. Ha vissuto i suoi maggiori successi con il Lione, con cui ha vinto 6 D1, 2 Coppe di Francia e 2 Champions League.

Dopo aver militato nel PSG dal 2012 al 2018, la nativa di San José ha iniziato la sua prima avventura dopo il calcio giocato proprio nel club parigino. La squadra della capitale francese a inizio dicembre ha infatti annunciato il suo ingresso nello staff come assistente tecnica.

Megan Rapinoe

Leggenda statunitense, nel 2019 con i suoi capelli rosa ha trascinato gli Usa alla vittoria del secondo mondiale di fila, ha vinto il Pallone d’oro ed è diventata il volto simbolo del calcio femminile mondiale.

Nel luglio 2023 Rapinoe ha annunciato che avrebbe lasciato il calcio giocato al termine della stagione della NWSL. Il destino le ha regalato delle ultime volte piuttosto negative. Nella sua ultima partita in carriera in Coppa del Mondo, infatti, ha sbagliato uno dei tiri dal dischetto nell’ottavo di finale perso 5-4 contro la Svezia, facendo così tornare la nazionale a stelle e strisce a casa per la prima volta senza una medaglia mondiale.

L’ultima partita in carriera, invece, è stata la finale della NWSL, giocata l’11 novembre. Rapinoe si è infortunata dopo pochi minuti e ha così chiuso la sua carriera sostituita dopo appena 6 minuti di gioco per infortunio. Dalla panchina ha visto la sua squadra, l’OL Reign, perdere 2-1 contro il Gotham.

Per Pinoe si sarebbe trattato dell’ultimo trofeo di una carriera già ricca di successi. Con la nazionale Usa, infatti, ha vinto 2 mondiali (giocando 3 finali), un oro e un bronzo olimpico e 3 CONCACAF Championship. Con i club, invece, ha conquistato 3 NWSL Shield con il Reign, con il quale ha giocato fin dalla fondazione della NWSL nel 2013, e una D1 e una Coppa di Francia con il Lione.

Jodie Taylor

Taylor ha annunciato il suo ritiro a settembre, dopo una carriera da giramondo. La classe ’86, infatti, ha giocato in 17 club diversi tra Inghilterra, Usa, Svezia, Australia e Francia.

Nella sua bacheca personale, Taylor vanta una FA Cup (Birmingham), una Supercoppa di Svezia (Goteborg), una W-League Championship (Melbourne City) e, soprattutto, una Champions League vinta con il Lione nel 2020.

Con la nazionale inglese, invece, ha vinto un bronzo mondiale nel 2015. Successivamente ha vinto la classifica delle marcatrici di Euro 2017 con 5 gol, diventando la prima calciatrice inglese a diventare la miglior marcatrice di un’edizione di un europeo/mondiale.

Nicoline Sorensen

Sorensen è la più giovane tra le calciatrici presenti in questa formazione. Classe ’97, la danese ha annunciato il ritiro a soli 26 anni a inizio dicembre. In una lunga lettera pubblicata sui suoi profili social ha spiegato che aveva promesso a sé stessa che avrebbe continuato a giocare “fino a quando mi fossi divertita” e che “ora questo tempo è arrivato alla fine”.

Sorensen ha giocato la sua ultima partita il 17 dicembre 2023, nella sconfitta dell’Everton per 4-1 contro il Manchester City. Nel corso della sua carriera, ha indossato le maglie di Rosengard, Brondby, Linkoping ed Everton, vincendo 2 volte sia il campionato danese che quello svedese.

L’ormai ex attaccante delle Toffees ha fatto il suo esordio con la nazionale maggiore della Danimarca a 19 anni, nel 2016. Nello stesso anno la federazione danese l’ha premiata come talento dell’anno. Nel 2017 Sorensen ha fatto parte della spedizione che ha perso la finale dell’Europeo in Olanda, proprio contro le padrone di casa. La classe ’97 ha rappresentato la Danimarca anche durante il mondiale del 2023.

Panchina

Oltre alla formazione titolare, meritano una menzione alcune giocatrici ritiratesi nel corso del 2023 che fermerebbero una panchina di tutto rispetto.

È il caso di Carina Wenninger, che aveva annunciato il ritiro ad aprile. La classe ’91 dopo aver giocato nel Bayern Monaco per 16 anni, collezionando 300 presenze, ha chiusa la carriera dopo una stagione con la Roma. Con le giallorosse ha vinto lo scudetto e una Supercoppa Italiana. Ha indossato anche la maglia della nazionale austrica per 127 volte, grazie alle quali occupa la seconda posizione nella classifica delle giocatrici con più presenze.

È il caso anche delle calciatrici gallesi Helen Ward e Tash Harding. La prima, classe ’86, è la miglior marcatrice del Galles con 44 gol in 102 presenze e vanta esperienze con Arsenal e Chelsea. Ha chiuso la carriera al termine della stagione 2022-23 con la maglia del Watford.

Anche Harding ha più di 100 presenze con la nazionale gallese. Dopo aver giocato in patria nel Cardiff City, ha militato nella WSL con 5 squadre diverse, chiudendo la carriera all’Aston Villa al termine della stagione 2022-23. Con 166 presenze nel campionato inglese è tra le calciatrici che hanno giocato più match in WSL.

Ha invece detenuto il record di partite disputate in WSL Kerys Harrop, che ha dato addio alla fine della stagione 2022-23. La classe ’90 ha indossato le maglie di Birmingham e Tottenham per un totale di 183 match giocati in carriera in WSL.

Ha dato l’addio al calcio giocato al termine della stagione 2022-23 anche Izzy Christiansen. L’ex centrocampista inglese ha finito la carriera lì dove l’aveva iniziata: all’Everton. Nel mezzo ha indossato le maglie di Birmingham, Manchester City e Lione. Nella sua unica stagione in Francia (2018-19), ha vinto 4 trofei, tra cui la Champions League.

Natasha Dowie, invece, ha annunciato il proprio ritiro nel settembre 2023. L’ex attaccante ha chiuso la carriera al Liverpool (di cui è miglior marcatrice di sempre con 47 gol e con cui ha vinto 2 WSL) e ha assunto il ruolo di ambasciatrice per il medesimo club. La classe ’88 ha indossato le maglie di 13 squadre diverse, tra cui anche quella del Milan, nella stagione 2020-21.

Martina Pozzoli

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