La Serie A femminile festeggia 55 anni dal primo scudetto. Ripercorriamo la storia del massimo campionato italiano di calcio femminile.

Molti hanno cominciato a seguire il calcio femminile solo da pochi anni e hanno forse la percezione che il movimento sia un fenomeno piuttosto recente.

Non è assolutamente così, soprattutto in Italia. La nazionale italiana è nata nel 1968 e dalla fine degli anni ’60 e per tutti gli anni ’70 ha dato vita alla rivalità con la Danimarca. Negli anni ’80 l’Italia ha ospitato più volte il Mundialito, competizione per le nazionali su invito, e negli anni ’90 le Azzurre hanno raggiunto 2 finali Europee.

E la Serie A? La Serie A è stato uno dei primi campionati femminili. Esisteva prima che nel 1971 la Football Association inglese eliminasse il veto posto sul calcio femminile negli anni ’20, e che il Brasile facesse altrettanto. Esisteva ben prima che la Germania riunificata vedesse la nascita della Frauen Bundesliga. Ed esisteva ben prima che negli Usa all’inizio degli anni 2000 fallissero i due tentativi di far nascere un campionato professionistico, divenuto stabile solo dal 2013 con la NWSL.

La Serie A femminile, infatti, è nata nel 1968 e festeggia 55 anni dall’assegnazione del primo scudetto. Nel corso della sua storia ha visto cambiare più volte formula, ha visto nascere e sparire numerose squadre e ha visto passare in Italia alcune delle giocatrici straniere più forti degli anni ’70, ’80 e ’90.

1968: la prima Serie A femminile

Quello che si può considerare il primo passo per la nascita del campionato femminile è quello del 4 febbraio 1968 nei locali dello studio dell’Avvocato Trabucco a Ostia Lido. Quel giorno, infatti, hanno partecipato alla riunione 7 delle 10 società che l’11 aprile hanno dato vita alla Federazione Italiana Calcio Femminile (FICF).

La Serie A della FICF prevedeva 2 gironi da 5 squadre e poi semifinali e una finale per il titolo. Il campionato ha preso il via il 23 giugno 1968. La fase a gironi si è invece chiusa il 29 settembre, mentre la finale si è giocata l’11 novembre. Il Real Torino ha vinto il Gruppo A, mentre l’ACF Genova per accedere alle semifinali ha dovuto battere l’Ambrosiana nello spareggio (3-1). Nel Gruppo B, invece, ACF Roma e Cagliari hanno chiuso rispettivamente al primo e secondo posto.

In semifinale, la Roma ha vinto 3-1 l’andata e poi pareggiato 1-1 con il Real Torino, qualificandosi per la finale. Nell’altra semifinale, dopo lo 0-0 dell’andata il Genova ha vinto 4-1 contro il Cagliari. Sul campo neutro di Pisa, il Genova ha vinto il primo scudetto battendo 1-0 la Roma grazie a un gol di Albertina Rosasco.

Il Genova però non ha vinto l’unico campionato giocato nel 1968. Alcune società, infatti, non avevano aderito alla FICF e avevano organizzato un campionato alternativo sotto l’egida dell’Unione Italiana Sport Popolare (UISP).

Tale campionato prevedeva la partecipazione solamente di 5 squadre, che si affrontavano in un girone unico con match di andata e ritorno (dal 23 giugno al 29 settembre). Il Bologna CF ha vinto il titolo con 16 punti, trascinato dai gol di Edi Provvedi e Giovanna Nonni, rispettivamente prima seconda della classifica marcatrici con 19 e 11 reti.

Dunque, il 1968 ha visto l’assegnazione di ben 2 scudetti, assegnati quindi da federazioni diverse. Entrambi i campionati sono iniziati il 23 giugno, ma quello della UISP, nato da squadre non aderenti alla FICF si è concluso per primo, pur essendo stato ideato dopo. Dunque, si può discutere su chi abbia vinto il primo scudetto del campionato femminile: se il Genova, che a novembre ha vinto quello della FICF, o il Bologna, che già a settembre aveva vinto quello della UISP.

Dai campionati di FICF e UISP al campionato della FIGCF

Per i primi anni il campionato femminile italiano è stato organizzato quindi da federazioni diverse. Anche nel 1969 si sono giocati 2 campionati: la Roma ha vinto quello della FICF e il Bologna ha confermato il titolo della UISP.

Nel 1970 la quasi totalità delle squadre che facevano parte della FICF hanno lasciato tale federazione per partecipare alla Serie A e Serie B (alla sua prima edizione) organizzate da un’altra federazione, ovvero la Federazione Femminile Italiana Giuoco Calcio (FFIGC).

Il campionato della FFIGC ha preso il via il 1° maggio 1970 e ha visto la sua conclusione, dopo 26 giornate, il 22 novembre 1970. Le 14 squadre in un girone unico si sono affrontate con formula di andata e ritorno. Mentre il Real Torino ha vinto il campionato FICF, il Gommagomma Meda ha vinto il primo scudetto FFIGC con 44 punti, ovvero 5 di vantaggio sul Brevetti Gabbiani Piacenza. Lazio e Reggina, invece, hanno chiuso entrambe a 11 punti, rispettivamente al penultimo e all’ultimo posto, retrocedendo in Serie B.

Nel 1971 la Brevetti Gabbiani Piacenza ha conquistato il titolo della FFIGC, mentre la Real Juventus ha vinto quello della FICF. Il 1972, invece, ha visto per la prima volta un solo campionato. FICF, FFIGC e FSGCF (Federazione Siciliana Giouco Calcio Femminile), infatti, hanno dato vita alla Federazione Femminile Italiana Unificata Autonoma Giuoco Calcio (FFIUAGC), che ha organizzato la Serie A 1972.

Tale campionato prevedeva la partecipazione di 46 squadre suddivise in 5 gironi. Inizialmente i gironi dovevano essere 4, ma le squadre del girone centro-sud avevano chiesto alla federazione di sdoppiarlo, per rendere meno difficili le trasferte. Per tale motivo, mentre le vincitrici dei Gruppo A, B e C accendevano direttamente al girone finale, le vincitrici del Gruppo D ed E dovevano disputare uno spareggio. Il Gamma 3 Padova ha vinto il campionato con un solo punto di vantaggio sul Brevetti Gabbiani Piacenza.

Nel 1973 per l’ultima volta nella storia della Serie A femminile si sono giocati 2 campionati separati. Il Gamma 3 Padova ha vinto nuovamente il titolo FFIUGC, ovvero la FFIUAGC che aveva eliminato dal proprio nome la parola “Autonoma”. L’ACF Milano ha invece vinto il campionato FICF.

Nel 1974 si è giocato solamente il campionato organizzato dalla FFIUGC, conclusosi con la vittoria del Falchi Astro Montecatini. Il 16 febbraio 1975 la FFIUGC ha deciso di cambiare denominazione in Federazione Femminile Italiana Giuoco Calcio (FFIGC), poi diventata FIGCF nel novembre dello stesso anno. La FIGCF ha organizzato la Serie A femminile fino alla stagione 1985-86.

Il dominio delle squadre meridionali

Se nel calcio maschile il dominio delle squadre settentrionali è piuttosto netto, nella Serie A femminile non è assolutamente così. Tra la fine degli anni ’70 e gli anni ‘80, infatti, i club meridionali hanno praticamente dominato la scena.

Nel 1978 il Jolly Catania è diventato la prima squadra femminile del sud a conquistare lo scudetto. Le rossoazzurre hanno vinto il titolo con 42 punti, ovvero 7 di vantaggio sulla Lazio.

Dopo un paio di titoli vinti proprio dalla Lazio Lubiam (1979 e 1980), per 6 stagioni consecutive lo scudetto è rimasto in Puglia. Alaska Lecce (1981-1983) e Trani 80 (194-86), infatti, sono diventate rispettivamente la prima e la seconda squadra a vincere la Serie A femminile per 3 volte di fila.

Il terzo scudetto del Trani 80 coincide con una stagione particolare. Tale campionato non si è giocato da aprile a novembre, ma per la prima volta ha seguito il calendario della Serie A maschile, disputandosi dal novembre 1985 al giugno 1986. Inoltre, è stato l’ultimo campionato con la FIGCF, che con un atto notarile del 18 ottobre 1986 ha chiuso i battenti.

La Serie A 1986-87 è stata quindi la prima sotto la gestione della FIGC ed è stata vinta dalla Lazio, che ha conquistato il titolo anche nella stagione successiva. Nella stagione 1988-89 il Giugliano ha portato per la prima volta, e finora unica, lo scudetto in Campania.

L’egemonia della Torres e gli scudetti del Bardolino Verona

Gli anni ’90 hanno visto la conquista del primo scudetto della Torres (1993-94), solamente alla sua quarta stagione in Serie A. Proprio la squadra sarda ha avuto un ruolo da assoluta protagonista insieme al Bardolino Verona tra il primo decennio degli anni 2000 e la prima metà degli anni 2010.

La Torres ha vinto nuovamente il campionato nella stagione 1999-2000 e 2000-01. Poi dopo l’ultimo scudetto della Lazio e un paio di titoli consecutivi del Foroni Verona, il Bardolino Verona ha vinto la sua prima Serie A, nella stagione 2004-05.

Dopo l’unico titolo del Fiammamonza nella sua storia, tra il 2006 e il 2009 il Bardolino Verona ha vinto 3 campionati di fila, diventando la terza squadra a riuscirci. Poi tra il 2009 e il 2013 la Torres ne ha vinti 4 consecutivi, stabilendo un nuovo record.

Dal Brescia al dominio della Juventus

A interrompere il dominio della squadra sarda ci ha pensato il Brescia, grazie alla vittoria nello scontro diretto all’ultima giornata. Nella stagione 2014-15 il Verona ha vinto il suo quinto e ultimo scudetto, con un solo punto di vantaggio proprio sulla squadra bresciana.

La stagione successiva il Brescia ha riconquistato il titolo, questa volta con 5 punti di vantaggio proprio sul Verona. Nella stagione 2016-17, alla sua seconda partecipazione in Serie A, la Fiorentina ha vinto il suo primo scudetto.

Poi nell’estate 2017 è nata la Juventus femminile. Le bianconere alla loro prima stagione hanno dato vita a un duello col Brescia rimasto in equilibrio per tutto il campionato. Per spezzarlo è stato necessario uno spareggio. Sul campo neutro di Novara, dopo 120 minuti, con il risultato ancora sullo 0-0, lo scudetto si è deciso ai rigori. Ai tiri dal dischetto la Juventus ha avuto la meglio imponendosi 5-4 e dando il via al suo dominio.

Tra il 2017 e il 2022, infatti, la Vecchia Signora ha vinto 5 Serie A consecutive. Ha quindi battuto il record di 4 scudetti di fila stabilito dalla Torres. A interrompere il dominio bianconero ci ha pensato l’AS Roma, che nella stagione 2022-23 ha conquistato il suo primo scudetto.

Martina Pozzoli

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