Alla vigilia della sfida più importante per l’Italia ai Mondiali femminili nel Gruppo G contro la Svezia, hanno parlato in conferenza stampa la ct Milena Bertolini e Barbara Bonansea.

Le Azzurre sfideranno le scandinave numero 3 del Ranking FIFA a Wellington in Nuova Zelanda. Per conoscere data orario e dove vedere la partita clicca qui.

Sarà una gara che potrà già emettere verdetti importanti in virtù anche del risultato dell’altra gara del secondo turno dello stesso girone delle Azzurre.

In caso di vittoria la Nazionale italiana femminile si garantisce il passaggio del turno agli ottavi di finale. In ogni caso, sia in caso di sconfitta che di un pari, l’Italia resta ampiamente in corsa per la qualificazione mantenendo il secondo posto nel gruppo.

La prima domanda in conferenza stampa è di una giornalista svedese che chiede qual è la forza di questa Svezia.

La Milena Bertolini risponde: “La Svezia è una squadra completa e non ha una forza particolare. È una squadra con grande fisicità, a mio parere ha un’intensità fisica  e anche un’intensità tecnica con dentro individualità importanti”.

L’attaccante Barabara Bonansea dice: “Aggiungerei il fatto che non si fermano mai, sia se stanno giocando bene o male. Continuano sempre a fare il loro gioco e questa è una grande caratteristica”

Per Bonansea non poteva mancare la domanda sulla compagna di squadra Sembrant. “Gioco con Linda ed è un grande difensore. Secondo me la sua calma e le sue capacità in fase di possesso. Poi in fase difensiva è sempre posizionata e queste caratteristiche fanno di lei una grande giocatrice. Sarà difficile superarla”

A Bertolini viene chiesto se è soddisfatta di quanto visto contro l’Argentina e cosa vedremo nella prossima partita

“La squadra contro l’Argentina ha fatto bene. Stiamo lavorando su vari aspetti tattici ed è chiaro che a vote le cose non ci vengono benissimo. Ora affrontiamo una squadra di livello alto e dovremo sicuramente migliorare la gestione della palla e riuscire a gestire meglio il pallone contro una squadra molto intesa. Questo è l’aspetto su cui dobbiamo essere brave”

Si parla di gol e di cosa serve per essere più efficaci sotto porta. Alla domanda risponde così Bonansea: ”Probabilmente nelle ultime partite non abbiamo fatto delle goleade, contro il Marocco è finita 0-0 e altre gare 1-0. Per me l’importante è vincere e credo che chi segni non è importante. Per un attaccante è bellissimo far gol ma penso che vincere sia ancora più bello”.

Tornando alla partita di domani la ct spiega: “La Svezia ha un tipo di gioco con ritmi molto alti e un’intensità tecnica elevata e mi aspetto questo tipo di gioco dalla Svezia anche con giocate individuali perché dispone di calciatrici importanti e noi dobbiamo essere brave a stare dentro questo tipo di partite”.

Viene chiesto quali sono le differenze principali con Francia 2019 e l’Europeo dello scorso anno in Inghilterra soprattutto valutando i ritiri.

“Devo dire che non ci sono delle grandi differenze. – Dice la ct Bertolini. – Il ritiro dell’Europeo è stato fatto in un contesto diverso, ma la vera grande differenza è stata la prima partita dove abbiamo sbagliato tanto e abbiamo subito una sconfitta pesante che poi ha inciso sull’entusiasmo, sula fiducia per il prosieguo del torneo. Come sempre le ragazze quando affrontano questi ritiri lo fanno sempre al massimo con impegno. Stato sicuramente l’inizio che ha condizionato il nostro percorso”.

Bonansea invece taglia corto e dice va subito al sodo: “Io credo che il passato è passato. Dal passato dobbiamo prendere quello che c’è stato di positivo a al Mondiale del 2019 e di negativo all’Europeo della scorsa estate e imparare. Ed è quello che abbiamo fatto tutte insieme. Abbiamo imparato dagli errori e siamo qua adesso per provare a migliorare in ogni momento e partita”.

Nella prima partita si è parlato tanto dell’esordio di Giulia Dragoni al Mondiale. La ct ha così commentato: “Giulia è una ragazza giovane ed è un talento. Il fatto che sia nelle 23 convocate al Mondiale vuol dire che ha delle grandi qualità e un grande avvenire, ma dipenderà da lei e da come intraprenderà il suo percorso. Io dico sempre che le qualità ci sono, il talento c’è, poi sta a come lavorerà in futuro. Lei finora ha fatto bene nella prima partita, ma se vuole diventare una grande giocatrice deve soprattutto partire da una grande umiltà e questo è il consiglio che do io a lei. In questa Nazionale ci sono anche altre giovani Beccari Severini che potenzialmente hanno un grande talento e dipenderà da loro come interpreteranno il loro percorso da giocatrici.”

Infine un’ultima domanda su Cristiana Girelli. “In questa nazionale ci sono giocatrici esperte e importanti, penso a Girelli a Cernoia a Bartoli alla stessa Barbara (Bonansea) e loro sanno che il loro ruolo è importante. – Precisa l’allenatrice azzurra. – E sanno che possono esserlo come giocatrici titolari, come giocatrici che subentrano negli ultimi minuti o anche come giocatrici che non giocano. Loro lo sanno, noi ne abbiamo parlato e stanno facendo bene il loro lavoro. Sono esternamente positive nel gruppo e sanno che quando entrano devono mettere in campo tutta la loro esperienza e questo è quello che ha fatto Cristiana e magari potrà capitare ad altre. Quello che conta è la squadra il gruppo e l’obiettivo finale”.

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