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Da Giulia Dragoni a Casey Phair: le giovanissime calciatrici al Mondiale

Alla Coppa del Mondo femminile in Australia e Nuova Zelanda ci saranno 6 giocatrici minorenni, tra cui l’italiana Giulia Dragoni.

Giocare un mondiale è il sogno di qualunque atleta. Per partecipare per la prima volta a una Coppa del Mondo ad appena 16 o 17 anni però è qualcosa che probabilmente va oltre le più rosee aspettative. Ecco l’elenco delle 6 giocatrici minorenni convocate da 6 nazionali diverse per il mondiale nel down under:

  • Casey Phair (Corea del Sud): 29 giugno 2007
  • Giulia Dragoni (Italia): 7 dicembre 2006
  • Sheila Scott (Costa Rica): 22 ottobre 2006
  • Kaiya Jota (Filippine): 5 febbraio 2006
  • Milly Clegg (Nuova Zelanda): 1° novembre 2005
  • Wieke Kaptein (Olanda): 29 agosto 2005
A loro avrebbe dovuto aggiungersi anche la svizzera Iman Beney. La centrocampista classe 2006 aveva ricevuto la convocazione per le rossocrociate, ma il giorno successivo ha subito la rottura del legamento crociato in allenamento che l’ha costretta a dire addio al mondiale.

Casey Phair

Nata negli Stati Uniti e cresciuta nel New Jersey da padre statunitense e madre sudcoreana, Phair è la prima persona in assoluto di razza mista a indossare la maglia di una nazionale maggiore della Corea del Sud.

La classe 2007 gioca nella Pingry School and Players Development Academent (PDA) del New Jersey, dal quale sono passate stelle della nazionale statunitense come Tobin Heath e Heather O’Reilly. Nel 2022 Phair ha partecipato a un training camp della nazionale Under 15 degli Stati Uniti, ma ha poi deciso di rappresentare la Corea del Sud. In Australia e Nuova Zelanda sarà la più giovane di tutte le 736 giocatrici convocate dalle 32 nazionali.

Qualora il 25 luglio dovesse scendere in campo nella gara della prima giornata contro la Colombia diventerebbe la più giovane di sempre a giocare una partita di un mondiale. Batterebbe quindi il record stabilito da Ifeanyi Chiejine il 20 giugno 1999, quando ha debuttato in Nigeria-Corea del Nord a soli 16 anni e 34 giorni. Phair supererebbe questo record per solamente 4 giorni.

Potrebbe anche diventare la più giovane di sempre a segnare in una partita di un mondiale. Il record, infatti, appartiene alla russa Elena Danilova, andata in gol contro la Germania a soli 16 anni e 107 giorni, il 2 ottobre 2003.

Giulia Dragoni

Non potrà ambire a diventare la più giovane in assoluto a debuttare e segnare in un mondiale, ma potrebbe diventare la più giovane italiana a giocare e segnare in Coppa del Mondo. Entrambi i record appartengono a Rita Guarino, che li ha stabilito nel 1991. In quella prima edizione, infatti, l’ex attaccante ha fatto il suo esordio e segnato il suo primo gol in un mondiale il 24 novembre 1991 in Norvegia-Italia 3-2, quando aveva 20 anni, 9 mesi e 28 giorni.

Dragoni potrebbe quindi strappare questi primati proprio all’allenatrice che l’ha fatta debuttare in Serie A. La centrocampista, infatti, ha esordito nella massima serie italiana con la maglia dell’Inter il 20 novembre 2022 nello 0-0 contro la Fiorentina.

Il talento di Dragoni ha stregato anche la dirigenza del Barcellona, che a gennaio l’ha strappata all’Inter e le ha fatto firmare un contratto fino al 2025. L’ex nerazzurra gioca nella squadra B blaugrana ed è la prima giocatrice straniera a entrare a La Masia, la cantera del Barcellona che ha sfornato diversi talenti.

Dragoni arriva alla Coppa del Mondo con alle spalle una sola presenza in nazionale maggiore. La classe 2006 ha infatti debuttato a 16 anni, 7 mesi e 25 giorni nell’ultima amichevole premondiale, pareggiato il 1° luglio per 0-0 contro il Marocco. La sua convocazione per il mondiale ha attirato l’attenzione dei grandi siti sportivi esteri.

Sheila Scott

Classe 2006, Scott si è messa in mostra in patria già da quando aveva 14 anni. L’8 agosto 2021, infatti, l’allora quattordicenne è diventata la più giovane di sempre a segnare nel massimo campionato costaricano.

Il 4 novembre 2022, pochi giorni dopo il suo sedicesimo compleanno, ha ricevuto la prima convocazione nella nazionale maggiore della Costa Rica. Ha poi debuttato l’11 novembre, in un’amichevole persa 4-0 contro l’Olanda.

Kaiya Jota

La classe 2006 è nata negli Stati Uniti da padre filippino e madre inglese. Avrebbe dunque potuto indossare le maglie di Usa, Inghilterra e Filippine, e ha optato per quest’ultima.

Ha ricevuto la prima chiamata per un training camp con le Malditas nel settembre 2022, in California. A causa delle difficoltà nell’ottenere il passaporto filippino non ha però potuto esordire nel match contro la Nuova Zelanda.

Ad ottobre 2022 ha ricevuto quindi la sua prima convocazione ufficiale e il 15 dicembre 2022 ha fatto il suo esordio nell’amichevole vinta 9-0 contro la Papua Nuova Guinea, ottenendo anche il suo primo clean sheet. Questa rimane ad oggi la sua unica presenza.

Qualora dovesse scendere in campo in uno dei match di Coppa del Mondo, Jota diventerebbe la portiera più giovane a disputare una partita in un mondiale. Il record, infatti, attualmente appartiene a Cecilia Santiago, che il 27 giugno 2011 ha difeso la porta del Messico contro l’Inghilterra quando aveva solo 16 anni e 251 giorni. Jota al primo giorno del mondiale, il 20 luglio, avrà 16 anni e 165 giorni.

Milly Clegg

Clegg non solo avrà la possibilità di esordire in Coppa del Mondo a 17 anni, ma lo farà in casa, in Nuova Zelanda. Dopo aver rappresentato le Football Ferns ai mondiali Under 17 e Under 20 nel 2022, Clegg disputerà quindi anche quello con la nazionale maggiore.

La classe 2005 ha debuttato in nazionale maggiore ad aprile, in amichevole contro l’Islanda pareggiato 1-1. Ha poi giocato anche nell’incontro perso 3-0 contro la Nigeria. Clegg, che si ispira all’australiana Sam Kerr, non ha ancora trovato il primo gol in nazionale maggiore.

Wieke Kaptein

Con i suoi 17 anni (ne compirà 18 il 29 agosto), Kaptein è la più giovane olandese di sempre a rappresentare la nazionale in una Coppa del Mondo. La centrocampista ha esordito con la selezione maggiore delle oranje solamente ad aprile di quest’anno, entrando all’81’ nel match vinto 4-1 contro la Polonia. Contro il Belgio ha poi giocato la sua seconda partita, sempre partendo dalla panchina.

La classe 2005 ha esordito con la prima squadra del Twente a soli 15 anni, prima in un match di qualificazione per la Champions League e poi nel campionato olandese. Col tempo è diventata un elemento sempre più importante del centrocampo del Twente fino a diventarne il vero e proprio motore.

Martina Pozzoli

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