La Juventus, con la vittoria per 3-1 contro il Sassuolo, si aggiudica con una giornata di anticipo il suo quinto scudetto consecutivo.
Dal 2017 ad oggi le bianconere hanno vinto ogni campionato disputato. Un filotto unico nel suo genere che supera il record di quattro titoli di fila firmato dalla Torres dal 2009 al 2013. La Juventus Women ha collezionato cinque campionati in altrettanti anni di vita, posizionandosi al secondo posto dell’Albo d’Oro della Serie A femminile, a pari merito con Lazio CF e Verona AGSM, e dietro alla Torres regina con 7 titoli.
Per Joe Montemurro, subentrato in panchina a Rita Guarino la scorsa estate, questo è il primo scudetto. Ben otto calciatrici invece hanno ricevuto la medaglia ogni anno: si tratta di Lisa Boattin, Barbara Bonansea, Arianna Caruso, Valentina Cernoia, Sara Gama, Tuija Hyyrynen, Martina Rosucci e Cecilia Salvai. La rosa della Juventus è stata infatti di stagione in stagione limata, arricchita e sistemata, mantenendo di base una solida ossatura.
Il mercato in uscita
La scorsa annata si era chiusa nel segno degli addii: oltre a Rita Guarino in panchina, hanno salutato la squadra Laura Giuliani, dopo quattro anni tra i pali, Doris Bacic, puntuale secondo portiere, Aurora Galli, centrocampista volata all’Everton, e Maria Alves, freccia d’attacco rientrata in Brasile.
I prestiti
Nella girandola dei prestiti, per una Martina Lenzini rientrata, è uscita a titolo definitivo Benedetta Glionna che si è accasata alla Roma. In Serie A, in attesa di poter tornare alla base poi, Melissa Bellucci, Asia Bragonzi, Margherita Brscic e Ludovica Silvioni all’Empoli; Sofia Cantore al Sassuolo; Michela Giordano, Alice Berti, Letizia Musolino, Kristin Karrer e Paola Boglioni alla Sampdoria; Federica Anghileri all’Hellas Verona; Dalila Ippolito e Vanessa Panzeri al Pomigliano. Tra queste solo Panzeri, a metà stagione, dopo l’infortunio di Salvai, è rientrata a Torino.
Il mercato in entrata
A cambiare totalmente è stata la retroguardia: Pauline Peyraud-Magnin, nazionale francese dall’Atletico Madrid, e Roberta Aprile in prestito dall’Inter, sono andate ad affiancare Camilla Forcinella, terzo portiere arrivato in prestito già a gennaio. Con Lenzini rientrata dal Sassuolo, Amanda Nildén, terzino svedese ma jolly schierabile anche alto, ha puntellato il reparto arretrato. In mezzo al campo l’arrivo principe è stato quello di Agnese Bonfantini in estate, seguito da quello di Julia Grosso, canadese campionessa olimpica, a dicembre.
Il percorso
La partenza
Ad oggi, con la sola ultima giornata rimasta da giocare, la Juventus ha guadagnato 56 punti, con 18 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta. Per il quinto anno consecutivo, quella bianconera si riconferma la miglior difesa del torneo con soli 13 gol subiti.
L’avventura della Juventus in campionato è iniziata il 28 agosto con il 3-0 contro il Pomigliano, in gol Rosucci e doppio Caruso; quasi una premessa, ad oggi, se si considera l’apporto realizzativo del centrocampo con la consacrazione della numero 21, capocannoniera della squadra con 8 gol. Tris anche nella seconda e nella terza giornata, prima con la Fiorentina, eccezionalmente all’Artemio Franchi, e poi a Vinovo contro l’Hellas Verona. Come quasi abitudine, la prima partita a creare qualche insidia in più è quella con l’Empoli: ad acciuffare i tre punti ci pensa Cristiana Girelli, calandosi nel ruolo di chi spara un po’ meno ma colpisce sempre il bersaglio esattamente al centro.
L’autunno caldo
Il primo gol incassato arriva nella gara contro la Roma, pareggiata da Rosucci e poi ribaltata da una decisiva Staskova. Contro il Napoli la porta si richiude e ad archiviare la pratica ci pensano Cernoia e Caruso, confermando la licenza del centrocampo a far gol. La prima vera scossa alla classifica arriva alla settima giornata: con la vittoria esterna contro l’Inter, grazie ancora a Staskova, e il contemporaneo passo falso del Sassuolo contro la Roma, la Juventus inizia a prendere il largo conquistando, e mantenendo fino alla fine, la testa solitaria della classifica.
Nei mesi di novembre e dicembre, particolarmente impegnativi sul fronte Champions League, in campionato le ragazze di Montemurro fanno comunque l’en plein con 12 punti in 4 partite. In casa della Sampdoria basta un guizzo di Cernoia per passare contro una delle rivelazioni del torneo, contro la lazio invece la cinquina è ordinaria amministrazione. Ai due scontri diretti con Sassuolo e Milan la Juventus arriva senza Valentina Cernoia, che patisce una distorsione della caviglia sinistra contro il Wolfsburg nella storica vittoria per 2-0 in Germania, ma li vince comunque. Contro il Sassuolo ci vogliono due colpi di testa di Cristiana Girelli; con il Milan invece va in scena una rocambolesca partita raddrizzata a più riprese dai piedi di Lisa Boattin e dalle mani di Pauline – Peyraud Magnin, fino al 5-2 finale.
Il girone di ritorno e la fine dell’imbattibilità
L’inizio del girone di ritorno, dopo la vittoria della Supercoppa, è probabilmente il peggior periodo del torneo, e in generale, della Juventus Women. Senza Salvai, fuori per l’infortunio al crociato rimediato in Coppa Italia contro la Pink Bari nell’ultima di dicembre, e senza Girelli alle prese con la vaccinazione prima e con il covid poi, le bianconere guadagnano solo 7 punti in 4 partite.
Con il Pomigliano arriva un poker, con qualche piccolo patema che non intacca il risultato, ma poi lo sgambetto lo fa la Fiorentina. La Viola nel 2022 trova il suo unico acuto pareggiando 2-2 a Vinovo, contro una Juventus disordinata che che con Caruso e Cernoia evita maggiori danni ma interrompe l’impressionante striscia di 36 vittorie consecutive. La gara che segue, vinta con un solo gol contro il fanalino di coda Hellas Verona, è un ulteriore campanello d’allarme. Allarme che non smette di suonare quando arriva la sconfitta esterna per 2-1 ad Empoli.
L’ultima gara persa dalla Juventus prima di quella era datata 27 marzo 2019: 2-1 contro il Sassuolo dopo la Premier all’Allianz Stadium contro la Fiorentina. In una sola altra occasione la Juve aveva conquistato un punto su 6 in due gare consecutive di Serie A, nella stagione 2018/2019 quando al pareggio con il Mozzanica è seguita la sconfitta con il Milan.
Il duello con la Roma
La delicatezza del momento è accentuata dalla sfida con la Roma all’orizzonte, nuova rivale diretta per la corsa al titolo. Le giallorosse arrivano da 9 vittorie consecutive, e nel nuovo anno hanno conquistato 12 punti su 12 senza sbagliare un colpo. La Juventus ha a disposizione due risultati su tre per non perdere la vetta e il 5 Marzo con uno stoico pareggio costringe la Roma ad allenta il fiato sul collo. Questo è il momento della seconda svolta del campionato, con la Juventus che mantiene saldamente il comando; solo una volta negli ultimi cinque anni una squadra diversa da quella bianconera ha comandato in solitaria la classifica della Serie A femminile: il Milan, per cinque giornate nella stagione 18/19.
Lo sprint finale
Il mese di Marzo, iniziato con il pericolo scampato, costruisce l’ultima parte di scudetto in contemporanea al miracolo sfiorato in Champions contro il Lione. La prima vittoria arriva contro Napoli con le firme di Hurtig e Caruso; poi tocca all’Inter, battuta non senza fatica nelle gare di Coppa Italia, liquidata con un 3-0 ad opera di Bonfantini e doppio Boattin. Aprile invece porta le larghe vittorie contro Sampdoria e Lazio lasciando a maggio l’incombenza della festa.
L’ultima sfida con il Sassuolo, terminata con una vittoria per 3-1, è il palcoscenico dei festeggiamenti che fanno calare il sipario bianconero sulla Serie A nonostante manchi ancora una giornata.
Marialaura Scatena
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