Calcio femminile

Il pallone d’oro, un gran riconoscimento

Il mondo del calcio, sebbene si riferisca a uno sport collettivo, è fatto anche di una serie di premi individuali che non solo inorgogliscono coloro che lo praticano ma aumentano anche le aspettative di chi segue questa disciplina. Il pallone d’oro è senza dubbio il premio individuale che più di ogni altro stimola l’appetito di una calciatrice o di un calciatore, soprattutto in un’epoca moderna nella quale il riconoscimento al di là del collettivo ha assunto un valore importante e ricorrente.

Assegnato alla migliore giocatrice o al miglior giocatore dell’anno secondo una votazione, il pallone d’oro sarà quest’anno ambito da vari personaggi che hanno disegnato calcio di ottima fattura durante il 2021. Se per le donne le favorite a vincerlo quest’anno sono Caroline Graham Hansen e Aitana Bonmatì del Barcellona, per gli uomini uno dei candidati è quel Kevin De Bruyne il cui Belgio è una delle grandi candiate alla vittoria del torneo continentale che sta per iniziare secondo le migliori quote delle partite degli europei disponibili attualmente online. Questo premio, che viene assegnato dopo i voti di una giuria di giornalisti esperti del tema, ogni anno guadagna moltissima importanza per via della sua impressionante ripercussione mediatica. Se per gli uomini si tratta di un premio che viene distribuito dal 1956, il che significa che ha accompagnato praticamente tutto il calcio del dopoguerra, a livello femminile il pallone d’oro è stato assegnato solamente nel 2018 e nel 2019. Nella prima occasione a trionfare con poco margine di scarto rispetto alla sua principale avversaria è stata l’attaccante norvegese Ada Hegerberg, che milita attualmente nell’Olympique Lione e in quell’anno aveva vinto campionato e Champions League da assoluta protagonista, come dimostrano le 46 reti in appena 29 presenze registrate in tutta la stagione. L’atleta scandinava, che non ha più ripetuto un’annata come quella appena citata, continua comunque a essere una delle più forti nel suo ruolo e punterà con la sua nazionale alla conquista del prossimo trofeo continentale che avrà luogo in otto diverse città dell’Inghilterra, il paese nel quale il calcio è nato due secoli fa.

Nell’anno 2019, invece, a venire eletta come miglior calciatrice del pianeta è stata una giocatrice degli Stati Uniti che poi avrebbe fatto storia anche a livello sociale. Parliamo di Megan Rapinoe, la quale ha trionfato ai mondiali di quell’estate con la nazionale a stelle e strisce segnando ben sei reti. Questa cifra le ha permesso non solo di essere designata come miglior giocatrice del torneo ma anche di vincere il titolo di capocannoniere e, successivamente, di stravincere il pallone d’oro ricevendo ben 230 voti in totali, molti di più della seconda in classifica, l’inglese Lucy Bronze, che era stata votata da 94 persone. Molto attiva anche dal punto di vista sociale e pioniera nella questione dei diritti delle calciatrici, la Rapinoe rappresenta un punto di riferimento del calcio femminile a livello mondiale e la vittoria del pallone d’oro ne ha ulteriormente rafforzato l’immagine. 

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