L’attaccante del Sassuolo non smette di stupire essendo sempre decisiva a suon di gol

Quando si parla di attaccanti e di gol non si può prescindere dall’inserire nella costruzione della frase, come soggetto, il nome di Daniela Sabatino.

Nata ad Agnone in Molise nel 1985 ma cresciuta in Abruzzo, Sabatino incarna da sempre il ruolo di bomber di razza, regalando gol ed emozioni.

Calcisticamente la sua carriera inizia nelle giovanili del Campobasso. La sua definitiva esplosione e affermazione arriva con la casacca della Reggiana dove, in quattro anni, va in gol per ben 87 volte in 114 presenze ufficiali.

Dal 2010 e per gli otto anni successivi l’attaccante fa le fortune del Brescia.

Dopo la prima stagione conquista il titolo di capocannoniere condiviso con Patrizia Panico con 25 reti all’attivo e dopo soli quattro anni arriva a quota 100 gol con la maglia delle Rondinelle.

A livello personale nel 2013 vince il riconoscimento Rondinella d’Oro per aver raggiunto le 100 presente in maglia bianco-blu.

La sua esperienza bresciana le permette di mettere in bacheca due Campionati, tre Coppe Italia e quattro Supercoppe prima di trasferirsi al Milan durante la stagione 2018-19.

In maglia rossonera gioca tutte le partite ufficiali a disposizione condendole con 17 reti in campionato e 2 in Coppa Italia.

La stagione successiva si trasferisce a Sassuolo e riabbraccia Giampiero Piovani, suo allenatore nell’ultima stagione con il Brescia.

L’esperienza toscana con la maglia neroverde dura solo un anno e Daniela Sabatino torna a vincere il titolo di capocannoniere con la maglia della Fiorentina l’anno successivo, totalizzando 15 reti totali.

In viola, da vero e proprio attaccante sempre verde, colleziona 67 presenze e 44 reti in tutte le competizioni ufficiali disputate.

Nel mercato di riparazione invernale di questa stagione, come nella più famosa frase di una canzone di Antonello Venditti, l’attaccante ormai trentasettenne torna a vestire i colori del Sassuolo.

Una storia, un palmares, una carriera vissuta costantemente da protagonista, riuscendo a essere decisiva in ogni momento di partita e di avventura.

Con la maglia della Nazionale femminile, indossata per la prima volta a Monza il 24 settembre 2005, durante Italia-Ucraina valida per le qualificazioni ai Mondiale del 2007, registra 70 presenze e 32 gol.

Forse è proprio l’essere nel posto giusto al momento giusto, la caratteristica che più la rappresenta. Un’attaccante di razza, una giocatrice che riesce a mixare capacità di riempire pericolosamente l’area di rigore con quella di entrare armonicamente all’interno della costruzione di gioco.

La sua instancabile determinazione le ha sempre permesso di cucirsi addosso l’aggettivo di attaccante implacabile.

Tanti, tantissimi i gol siglati in Italia con tutte le maglie che ha indossato, di testa, di destro, di sinistro, in acrobazia, al volo, piazzato, di rapina, da lontano, in maniera fortunata ma sempre con grande intuizione e senso di posizione.

Se immaginassimo di cercare nel dizionario della lingua italiana la descrizione di Daniela Sabatino, si troverebbe: perfetta descrizione di attaccante moderno, qualità tecniche che le permettono facilità di dribbling e capacità realizzativa accentuata, istinto e reattività all’interno dell’area di rigore, dinamismo e facilità di distribuzione del gioco, coordinazione e facilità nello smarcamento che le garantiscono di guadagnare sempre la posizione migliore rispetto alla difesa avversaria.

Un attaccante su cui puntare da sempre e che anche in questo momento garantisce affidabilità, professionalità e credibilità. Lo testimonia la doppietta segnata nell’ultima partita vinta dal Sassuolo per 2-0 contro il Como.

Il primo, il più classico dei gol d’attaccante di area di rigore a ribadire in rete una corta respinta dell’estremo difensore avversario. Il secondo un lob delicato a disegnare una traiettoria impossibile da intercettare.

Il gol per lei come elisir di lunga vita, a coronare una carriera che come nei film romantici terminerà con il migliore dei lieto fine.

Tutto quanto sopra descritto, è l’essenza dell’attaccante più determinante nel calcio femminile nazionale degli ultimi quindici anni: un nome e una garanzia di gol e prestazioni, da sempre. Semplicemente Daniela Sabatino.

Federica Iannucci

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