L’Italia porta a casa un risultato storico battendo in rimonta la Spagna nella penultima giornata di Women’s Nations League

La Nazionale italiana di calcio femminile affronta in UEFA Women’s Nations League la Spagna, Campione del Mondo in carica e capolista del Gruppo 4 della Lega A a Pontevedra, in Galizia, allo Stadio Pasaron, che ospita le partite casalinghe del Pontevedra Club de Fútbol.

Per le Azzurre sarà fondamentale raccogliere punti per alimentare una residua speranza di agganciare il secondo posto e una possibilità concreta di mantenere il terzo posto, che porterebbe le ragazze guidate da Andrea Soncin ai play out di febbraio 2024, per confermarsi in Lega A nelle qualificazioni per i prossimi Europei.

I precedenti fra le due formazioni sorridono ancora all’Italia anche se non battiamo le Furie Rosse dal 2002: undici vittorie azzurre, quattro pareggi e tre successi spagnoli. Le spagnole arrivano a questa sfida con sedici vittorie all’attivo su diciassette partite ufficiali giocate: l’unica sconfitta contro il Giappone nella fase a gironi del Mondiale di Australia e Nuova Zelanda.

Andrea Soncin decide di affidarsi a ben nove undicesimi della formazione che aveva affrontato e pareggiato contro la Svezia al New Stadium di Malmö, gli unici cambi sono Cambiaghi e Dragoni al posto di Bonfantini e Greggi.

Nel suo 4-3-3 viene confermata tra i pali Giuliani che dirigerà il quartetto di difesa composto da Di Guglielmo, Lenzini, Linari, Boattin. In mediana ci saranno Bergamaschi a destra, Caruso al centro e Giugliano più spostata sul versante mancino. Tridente d’attacco con Cambiaghi, Giacinti e la giovanissima Dragoni che agirà da play tra il reparto di centrocampo e quello offensivo.

Montsè Tome dal canto suo non vuole fare sconti e schiera le sue con un modulo speculare buttando nella mischia l’artiglieria pesante per chiudere definitivamente il discorso primo posto del girone e accesso alla fase finale della Nations League.

A protezione dell’estremo difensore Coll ci saranno Batlle, Paredes, Aleixandri e Olga. A centrocampo la qualità verrà affidata a Bonmatì, Abelleira e Hermoso mente in attacco agiranno Del Castillo, Paralluelo, e Mariona.

Il canovaccio della sfida è intuibile fin da subito. La Spagna attacca a pieno organico, cercando di schiacciare la Nazionale italiana nella propria metà campo impedendole di costruire le solite azioni dal basso. L’Italia però non si lascia intimorire dall’atteggiamento delle spagnole, non rinunciando mai a giocare con trame palla a terra alla ricerca dello sbocco verso le tre punte.

La prima occasione della sfida capita sui piedi di Boattin. Il terzino sinistro azzurro raccoglie palla su calcio d’angolo battuto dalla destra e calcia di prima intenzione da buona posizione, ma la mira è eccessivamente alta.

La Spagna risponde subito presente con un’occasione con la firma di Mariona che si rende pericolosa al 9′ con un tiro dal limite dell’area, ben respinto da un ottimo intervento di Giuliani.

Il forcing offensivo spagnolo si concretizza al 12′ con Del Castillo che si mette in proprio sul lato sinistro dell’area di rigore, punta in uno contro uno Boattin, la supera e calcia in maniera fulminea di destro, trafiggendo Giuliani che nulla può in questa situazione.

Troppa Spagna per l’Italia che nonostante coraggio e idee non riesce a liberarsi dalla morsa del pressing offensivo delle avversarie, . La mossa scelta da Soncin di schierare Dragoni in una posizione a pendolo tra attacco e centrocampo permette alla giovane stella in forza al Barcellona di dare un minimo respiro alla manovra azzurra.

La prima frazione si chiude con la Spagna avanti per uno a zero in una gara finora sottotono che non regala ricche emozioni e viene decisa da un maggior cinismo delle interpreti messe in campo da Tomè.

Le Azzurre al primo minuto del secondo tempo trovano il pareggio con Giacinti. Caruso è caparbia nel recuperare palla su un errore in disimpegno della difesa spagnola e precisa nel servire in area l’attaccante azzurra che con una freddezza disarmante dribbla la sua diretta avversaria e fa partire un tiro a giro che si spegne alle spalle di Coll.

Primi due cambi allora per Montserrat Tomé: dentro Gonzalez e Garcia al posto di Bonmatì e Del Castillo. Con questo risultato e la contestuale sconfitta della Svezia sul campo della Svizzera le ragazze di Soncin avrebbero la possibilità di giocarsi il secondo posto allo Stadio “Ennio Tardini” di Parma.

Altro giro di cambi questa volta lato Italia: Cantore e Catena entrano in campo al posto di Giacinti e Dragoni.

Andrea Soncin dalla panchina indica la via alzando di molti metri il pressing offensivo. Come accaduto per il gol del pareggio le Azzurre al 12′ recuperano una palla insidiosa grazie ad una perfetta e coordinata azione di pressing.

Giugliano sfrutta il buon lavoro in fase di pressione del duo Cambiaghi e Caruso, recuperando palla sulla trequarti e mettendo al centro un assist perfetto che trova il colpo di testa vincente dell’attaccante in forza all’Inter Women. La sua prima marcatura in Nazionale vale il momentaneo vantaggio dell’Italia sulla Spagna.

Le spagnole sembrano scosse dalla rimonta italiana e perdono lucidità in fase di impostazione, soffrendo in maniera davvero evidente l’approccio più deciso e coraggioso delle ragazze di Soncin.

Grandi proteste per un presunto fallo di mano in area di rigore da parte di Di Guglielmo, non ravvisato però dal direttore di gara.

Al 63′ l’Italia allunga in casa delle Campionesse del Mondo con Linari che da due passi dalla porta insacca su una bella sponda di testa di Cambiaghi su angolo battuto con precisione da Giugliano.

La risposta spagnola arriva nell’immediato con una clamorosa traversa colpita da Abelleira con una bordata dalla lunghissima distanza.

Tomè getta nella mischia Ivana che entra per Paredes mentre Soncin decide di dare maggior concretezza al centro del campo con Galli al posto di Giugliano.

Paralluelo al 74′ ha l’occasione per accorciare le distanze ma, probabilmente presa alla sprovvista, non riesce a deviare con la forza giusta una palla vacante a centro area che termina docile fra i guantoni dell’estremo difensore azzurro.

Non passano neanche sessanta secondi e Gonzalez sigla la seconda rete per le sue. Abelleira recupera palla su un’uscita troppo superficiale di Di Guglielmo, servendo l’attaccante numero 9 pronta a superare con la punta del piede destro Giuliani in uscita disperata.

La sfida diventa ora imprevedibile, giocandosi su ritmi veloci che non lasciano respiro ai tanti presenti in Galizia. Galli al 77′ inventa a centrocampo una galoppata solitaria verso la difesa avversaria conclusa con un mancino preciso che costringe Coll all’intervento miracoloso deviando in calcio d’angolo il pallone indirizzato sotto l’incrocio.

La Nazionale azzurra dimostra negli ultimi minuti di gioco di saper soffrire contro una Spagna alla ricerca spasmodica del pareggio. Una difesa ben organizzata impedisce alle Campionesse del Mondo di esprimere con tranquillità le ultime sortite offensive.

Ultimi due cambi per l’Italia. Una stremata Di Guglielmo e un’imprescindibile Cambiaghi lasciano il campo per la maggior freschezza e fisicità di Salvai e Piemonte.

Ultima chance per la Spagna in pieno recupero con Mariona, brava ad agganciare in area e anticipare la conclusione che si spegne alto sulla traversa della porta difesa da un’ottima Giuliani.

Al triplice fischio la gioia delle Azzurre e di tutto lo staff al seguito di Andrea Soncin è davvero irrefrenabile. Dopo mesi difficili, di critiche aspre e di momenti bui, la Nazionale dimostra con ampio merito di poter giocare alla pari contro le squadre più forti del panorama internazionale ma soprattutto di vincere e convincere.

Ora testa al prossimo e ultimo impegno con la Svizzera, martedì 5 dicembre a Parma che potrebbe valere il secondo posto e un epilogo davvero inaspettato per il percorso dell’Italia in UEFA Women’s Nations League.

SPAGNA – ITALIA 2-3 (12′ Del Castillo; 46′ Giacinti; 57′ Cambiaghi; 63′ Linari; 76′ Gonzalez)

SPAGNA (4-3-3): Coll; Batlle, Paredes, Aleixandri, Olga; Bonmatì, Abelleira, Hermoso; Del Castillo, Paralluelo, Mariona.

A disposizione: Misa, Salon, Ivana, Esther, Perez, Oihane, Eva Navarro, Codina, Garcia, Maite Oroz, Fiamma, Gabarro.

Allenatrice: Motse Tomé.

ITALIA (4-3-3): Giuliani; Di Guglielmo, Lenzini, Linari, Boattin; Bergamaschi, Caruso, Giugliano; Cambiaghi, Giacinti, Dragoni.

A disposizione: Schroffenegger, Baldi, Gama, Galli, Cantore, Piemonte, Catena, Bonfantini, Severini, Serturini, Greggi, Salvai.

Allenatore: Andrea Soncin.

Federica Iannucci

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