Troppa Italia al “Tardini” di Parma per la Svizzera. Giugliano, Salvai e Caruso regalano il secondo posto del Gruppo 4

Allo Stadio “Ennio Tardini” di Parma la Nazionale italiana di calcio femminile sfida la Svizzera per l’ultimo match del Gruppo 4 di UEFA Women’s Nations League, davanti a 3500 spettatori.

Sugli spalti presenti gli alti vertici della FIGC: il Vice Presidente Vicario Umberto Calcagno insieme al Segretario Generale Marco Brunelli, Federica Cappelletti, Presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica e Ilaria Pasqui, Consigliere indipendente.

In palio, con occhi e orecchie direzionate verso la sfida fra Svezia e Spagna, c’è il secondo posto che varrebbe la permanenza diretta nella competizione europea evitando il passaggio nel limbo dello spareggio.

Soncin decide di cambiare solo tre elementi rispetto alla grande vittoria contro la Spagna. Tra i pali ci sarà sempre Giuliani mentre il quartetto difensivo vedrà Di Guglielmo, Salvai, Linari e Boattin. Il trio di centrocampo godrà di tanta qualità con Caruso, Giugliano e Greggi. In fase offensiva spazio a Cantore, Giacinti e Cambiaghi.

Il nuovo Commissario Tecnico della Svizzera punta all-in con il 4-3-3, per strappare punti che varrebbero più per il morale che per la classifica. In porta giocherà Herzog che farà da baluardo alla linea difensiva composta da Maritz, Calligaris, Stierli e Aigbogun. In mediana esperienza garantita da Reuteler, Walti e Sow. Peso offensivo affidato al tridente Lehmann, Bachmann e Crnogorcevic.

I primi minuti di partita scorrono su ritmi lenti con le due formazioni che nella più classica delle partite a scacchi, cercano di studiarsi con attenzione per capire come offendere ma anche come evitare pericoli.

La prima occasione degna di nota è a firma svizzera al 18’ con Lehmann sul cui tentativo ravvicinato interviene miracolosamente Giuliani.

Le Azzurre rispondono al 26’ con Giugliano che ben servita da un’ottima e caparbia azione di Cambiaghi sulla destra, prende la mira ma calcia fuori dalla porta difesa da Herzog.

L’Italia passa in vantaggio al 32’ con la più attiva della sfida fino a questo momento: Manuela Giugliano, che segna sfruttando benissimo un’azione sviluppata sulla fascia destra, vera arma in più per la Nazionale che riesce con velocità e rapidità a mettere in difficoltà la Svizzera.

Il cross di Cantore dopo una bella trama intessuta con Caruso proprio sul versante destro, trova il tiro al volo da centro area della centrocampista in maglia numero 6 a siglare la rete dell’1-0, che al momento garantirebbe però solo il terzo posto, complice il risultato maturato finora in terra iberica.

La prima frazione si chiude con l’Italia meritatamente in vantaggio grazie a un gioco fatto di pazienza e attenzione, rischiando esclusivamente quando le punte svizzere cercano combinazioni volanti in area. Menzione particolare per Cantore che sulla fascia destra riesce con la sua rapidità a seminare panico tra le sue dirette avversarie.

I due tecnici decidono di non cambiare le interpreti all’inizio del secondo tempo. Al 54′ l’Italia va sul doppio vantaggio grazie a Salvai che spinge in rete di destro una bella torre di Cambiaghi superando l’estremo difensore svizzero che nulla ha potuto per impedire il gol che vale il 2-0.

La Svizzera ci prova dopo dieci minuti con Pilgrim, appena entrata, che grazia le Azzurre mandando a lato da pochi centimetri un assist millimetrico di Crnogorcevic.

Soncin sventato il pericolo attua tre cambia: Beccari, Piemonte e Galli al posto di Giacinti, Cambiaghi e Giuliano.

La Svizzera ci prova con alcuni cross dalla destra trovando una difesa azzurra non estremamente concentrata che lascia alcuni spazi fortunatamente non sfruttati a dovere dalla Svizzera, senza riuscire così ad accorciare le distanze.

Quando mancano meno di dieci minuti arriva da Malaga la notizia del pareggio e del successivo 4-3 della Spagna che significherebbe permanenza diretta in Lega A di UEFA Women’s Nations League e in panchina si festeggia, nonostante manchi ancora uno spicchio di partita.

A chiudere la bellissima serata colorata d’azzurro in quel di Parma è Caruso che all’84’ mette definitivamente il punto all’incontro. Cantore è nuovamente imprendibile sulla destra, il suo cioccolatino al centro dell’area trova l’accorrente Caruso che di piatto sinistro insacca sotto la traversa.

C’è spazio alla fine anche per l’ingresso in campo di Gama e Bonfantini: la prima calca il terreno di gioco tra gli applausi scroscianti dei tifosi presenti sugli spalti.

Al triplice fischio e dopo ben quattro minuti di recupero la gioia delle Azzurre e di tutto lo staff è incontenibile per il raggiungimento di un risultato dal sapore storico.

Un secondo posto dietro solo alla Spagna e mettendosi alle spalle la Svezia, numero uno del Ranking FIFA, era fino a pochi mesi fa un lontano miraggio: oggi, con lavoro, entusiasmo e coraggio invece la Nazionale italiana di calcio femminile può nuovamente tornare a sorridere avendo centrato un obiettivo importante per il proprio futuro.

Lo spirito del gruppo italiano ha fatto la differenza in questo percorso europeo che si è chiuso con tre vittorie, un pareggio e due sconfitte. Un percorso al di sopra delle aspettative che è riuscito a cancellare i dubbi e le delusioni dopo l’esperienza mondiale in Australia e Nuova Zelanda.

ITALIA-SVIZZERA 2-0 (32’ Giugliano; 54′ Salvai; 84′ Caruso)

ITALIA (4-3-3): Giuliani; Di Guglielmo, Salvai, Linari, Boattin; Caruso, Giugliano, Greggi; Cantore, Giacinti, Cambiaghi.

A disposizione: Schroffenegger, Baldi, Gama, Orsi, Bergamaschi, Severini, Galli, Dragoni, Bonfantini, Serturini, Piemonte, Beccari.

Allenatore: Soncin.

SVIZZERA (4-3-3): Herzog; Maritz, Calligaris, Stierli, Aigbogun; Reuteler, Walti, Sow; Lehmann, Bachmann, Crnogorcevic.

A disposizione: Schneider, Peng, Touon Mbenoun, Felber, Buhler, Mauron, Xhemaili, Piubel, Bachmann, Vallotto, Reuteler.

Allenatore: Gertschen.

Federica Iannucci

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