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Proposta di accordo tra Nazionale spagnola femminile e Federazione, due giocatrici lasciano il ritiro

Non si può ancora parlare di tregua tra la Nazionale spagnola femminile e la Federazione ma a seguito di un primo approfondito incontro tra le due parti, sembra esserci ora una prima proposta d’accordo.

Le giocatrici hanno discusso a lungo le condizioni alla base della loro permanenza con il Presidente del CSD (Consiglio Superiore dello Sport) in una discussione terminata secondo fonti spagnole quasi alle 5 del mattino.

In prima istanza, le calciatrici spagnole hanno cercato e ottenuto ufficialmente in forma scritta la certezza di poter lasciare il ritiro senza ripercussioni legali o rivendicazioni di alcun genere.

A turbare particolarmente l’equilibrio delle atlete era stata appunto la convocazione improvvisa della CT Montse Tomé a seguito del comunicato unificato con cui il gruppo al completo affermava di non voler tornare in Nazionale prima che le richieste di ristrutturazione della Federazione e della gestione della squadra femminile fossero accolte.

Ma oltre la garanzia di poter riprendere le redini del proprio libero arbitrio, le giocatrici hanno anche impostato le basi di un accordo con la RFEF per provare a costruire il futuro del team.

Tra i punti cardine della proposta formulata dalle due parti contendenti vi è la formazione di una Commissione mista a capo della gerarchia che vedrà rappresentati della Federazione, del CSD e delle giocatrici, quest’ultime scelte proprio dalle atlete.

Si tratta di una necessaria misura che permette finalmente alla squadra di avere voce in capitolo nel proprio percorso in Nazionale.

Il Presidente del CSD ha confermato inoltre pubblicamente che ulteriori cambiamenti richiesti dalle giocatrici verranno implementati progressivamente.

Ad ogni modo, tra le giocatrici convocate contro la propria volontà, due di loro hanno scelto infine di lasciare il ritiro mentre le altre hanno deciso di disputare le gare della UEFA Women’s Nations League e continuare a monitorare lo status dell’accordo.

Ad andar via ma presumibilmente senza alcuna ripercussione sono Patri Guijarro e Mapi León, due delle tre calciatrici tra le 15 iniziali a scegliere non tornare in Nazionale in occasione dei Mondiali.

Ai microfoni della stampa, le due atlete hanno affermato di non essere nella condizione mentale ideale per restare con la squadra ma soprattutto di vivere una situazione differente rispetto alle compagne.

Leon ha confermato che i primi passi per andare incontro alle richieste della Nazionale sono stati effettivamente compiuti ma che al momento per loro non esistono ancora le modalità e i mezzi per tornare un squadra, trattandosi di un processo che richiederà tempo.

Nel frattempo, nel tentativo di dimostrare un cambio di direzione anche nell’immagine, la Federcalcio Spagnola ha reso nota un’immediata modifica del titolo e del rispettivo logo della Nazionale, unificando le proprie squadre sotto il nome di “Nazionale Spagnola di Calcio” senza più distinzione tra Maschile e Femminile.

Nonostante comunque i primi segnali di avvicinamento tra le parti grazie anche alla mediazione del CSD, sembra essere già fortemente a rischio la panchina di Montse Tomé.

Le giocatrici hanno infatti criticato aspramente la decisione dell’allenatrice che non solo non ha mai contattato le atlete ma ha anche forzato la loro convocazione nonostante la volontà delle calciatrici, creando inoltre una situazione problematica intorno a Jenni Hermoso.

Il futuro della CT sulla panchina spagnola potrebbe rivelarsi di breve durata.

Si aggrava invece la posizione di Luis Rubiales nonostante le dimissioni dalla Federazione. Da quanto emerso nelle ultime ore, l’ex Presidente della Federazione e suo padre avrebbero fatto pressioni sul capo dell’ufficio stampa della Nazionale affinché confermasse per iscritto che le dichiarazioni rese pubbliche dalla RFEF in cui Jenni Hermoso sosteneva la consensualità del bacio fossero effettivamente della giocatrice.

E se la veridicità di quelle parole era stata già smentita da Hermoso stessa, la conferma della fabbricazione di false dichiarazioni non migliora la situazione legale di Rubiales.

La conciliazione totale tra la Nazionale spagnola femminile e la Federazione appare ancora un traguardo lontano ma le giocatrici sembrano disposte a raggiungere la luce in fondo al tunnel, alle proprie condizioni.

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