Giunge inevitabilmente al termine il mandato di Vlatko Andonovski come allenatore della Nazionale statunitense femminile.
Una separazione definita consensuale ma anche un epilogo amaro per entrambe le parti coinvolte.
Gli ultimi quattro anni hanno infatti testimoniato un graduale declino della Nazionale più titolata al mondo, in un contesto storico-sociale problematico e in una fase di cambiamenti radicali ma a volte non sempre lineari.
L’arrivo di Andonovski sulla panchina statunitense a fine 2019 metteva fine alla gloriosa seppur discussa era di Jill Ellis come allenatrice, che aveva guidato la Uswnt alla conquista di due Coppe del Mondo consecutive. Ma la squadra che il ct originario della Macedonia del Nord aveva ereditato era ancora la stessa che aveva portato la Nazionale USA sul tetto del mondo.
Con Carli Lloyd prossima al ritiro, Andonovski sembrava intenzionato a puntare maggiormente su Christen Press e i primi segnali della sua gestione si rivelarono ottimisti.
La pandemia mise forse in pausa i piani del ct mentre un’ondata di nuove verità e problematiche interne scuotevano la Federazione statunitense e la squadra.
I Giochi Olimpici di Tokyo, posticipati di un anno, rivelarono le prime debolezze tattiche della squadra nonostante la rosa comprendesse ancora la maggior parte delle campionesse del 2019.
Il post Olimpiadi presentò dunque un rapido cambio generazionale che col senno di poi è apparso mancante di una necessaria transizione.
L’apice degenerativo della Uswnt è giunto quindi ai Mondiali di Australia e Nuova Zelanda dove per la prima volta gli USA non hanno raggiunto il podio.
Si chiude così l’era di Vlatko Andonovski sulla panchina della Nazionale, una fase alimentata purtroppo da dubbi, indecisioni tattiche e scelte discutibili. Negativo il suo record come leader della squadra: su 10 gare disputate tra Olimpiadi e Mondiali, la Uswnt ne ha vinte solo 4.
A succedergli ad interim sarà Twila Kilgore, assistente coach proprio per Andonovski, che guiderà la Nazionale nelle amichevoli del 21 e 24 Settembre contro il Sud Africa.
