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Diritti tv Mondiali di calcio femminile: il punto sulle trattative in corso in Europa

A 35 giorni dall’inizio dei Mondiali di calcio femminile in Australia e Nuova Zelanda, ecco la situazione sull’acquisizione dei diritti tv nei 5 principali paesi europei.

In Gran Bretagna le emittenti televisivi BBC e ITV sono vicine a chiudere un accordo per l’acquisizione dei diritti audiovisivi dei Mondiali di calcio femminile. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, tutte le 64 partite della Coppa del Mondo femminile in programma in Australia e Nuova Zelanda saranno trasmesse in chiaro divise tra i due broadcaster.

L’offerta presentata BBC e ITV è la più alta finora arrivata alla FIFA per quanto riguarda un Paese europeo.

L’accordo, secondo quanto riportato da Bloomberg si aggirerebbe tra i 9 e i 10 milioni di dollari. Una cifra che ammonta tra il 5 e 6% del prezzo pagato per i Mondiali in Qatar di calcio maschile sempre nel mercato britannico.

Il buon fine dell’accordo raggiunto in Gran Bretagna potrebbe sbloccare le trattative anche negli altri principali paesi europei come Francia, Spagna e Italia.

In Francia, L’Équipe scrive che le emittenti M6 e France Télévisions sono pronte a chiudere un accordo da 10 milioni di euro (10,8 milioni di dollari).

In Italia invece la Rai ha trovato un accordo di massima con la FIFA ma non sono stati resi noti i dettagli e non c’è stato ancora nessun annuncio ufficiale.  La Gazzetta dello Sport, in un articolo pubblicato sull’edizione cartacea del 4 giugno, aveva parlato di accordo raggiunto. La notizia è stata ripresa anche da L Football (qui l’articolo) e confermata dalla ct MIlena Bertolini intervistata a La7 in occasione della finale di Coppa Italia.

In Spagna invece, come riporta El País, il broadcaster RTL avrebbe offerto per i diritti audiovisivi del Mondiale femminile la cifra di 4 milioni di euro (4,32 milioni di dollari), ma è stata rifiutata dalla Fifa.

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