L’Arsenal vince la FA Women’s Continental Tyres League Cup battendo 3-1 il Chelsea in finale davanti a un pubblico record.

Sugli spalti del Selhurt Park, a Selhurt, Londra, c’erano 19.010 persone. Tra queste la ct dell’Inghilterra Sarina Wiegman, il proprietario del Chelsea Todd Boehly e l’ex calciatore dell’Arsenal Ian Wright. Così è stato battuto il record per una finale di Continental Cup. Il record precedente apparteneva alla finale della scorsa stagione, vinta 3-1 dal Manchester City sul Chelsea davanti a 8.004 spettatori sugli spalti del Plough Lane a Wimbledon, Londra.

L’Arsenal torna a sollevare un trofeo per la prima volta dal 2019. L’ultima volta, infatti, era stata la conquista della WSL 2018-19, quando c’era l’attuale allenatore della Juventus Joe Montemurro in panchina. Le Gunners non portavano a casa la Continental Cup dal 2018, quando si erano imposte 1-0 sul Manchester City. Per l’Arsenal si tratta della sesta Continental Cup (record) su 9 finali giocate (record). Le Gunners avevano vinto la competizione nel 2011 (edizione inaugurale), 2012, 2013, 2015 e 2018.

Per il Chelsea, invece, si tratta della seconda finale di Continental Cup persa consecutivamente. Anche nella scorsa edizione aveva perso 3-1, ma contro il Man. City. Le Blues, dunque, hanno perso 2 delle 4 finali disputate, tutte consecutivamente.

Nella stessa giornata, Sam Kerr e Kim Little hanno eguagliato il record stabilito da Ellen White, diventando rispettivamente la seconda e la terza calciatrice a segnare in 3 diverse finali di Continental Cup. Tra queste, però, Kerr è l’unica ad aver segnato in 3 finali consecutive. Inoltre, la capitana delle Matildas è la giocatrice che ha siglato più reti nella storia delle finali di questa competizione: 5, in sole 3 finali giocate. Nella sua prima finale, nel 2021, era diventata la prima a registrare una tripletta in finale di Continental Cup.

Il percorso di Arsenal e Chelsea

Come nella precedente stagione, essendo qualificate in Champions League, Arsenal e Chelsea non hanno partecipato alla fase a gironi della Continental Cup. Dunque, entrambe hanno fatto il loro ingresso nei quarti di finale.

Nei quarti, l’Arsenal ha battuto 3-0 l’Aston Villa, nella partita che ha segnato il ritorno da avversaria di Jordan Nobbs, ceduta alle Villans nel mercato di gennaio dopo 12 anni con le Gunners. In semifinale, l’Arsenal ha vinto 1-0 contro il Manchester City ai supplementari.

Il Chelsea nei quarti ha vinto 3-1 in casa del Tottenham. In semifinale, invece, le Blues si sono imposte on un netto 7-0 sul campo del West Ham. Protagonista assoluta Kerr, autrice di un poker.

La cronaca della finale

Il Chelsea parte subito col piede premuto sull’acceleratore. Il vantaggio arriva dopo un minuto e 39 secondi grazie al solito duo Sam Kerr-Guro Reiten: cross della norvegese e colpo di testa dell’australiana. All’8’ le Blues cercano il raddoppio con un’azione simile, ma questa volta il colpo di testa di Kerr è troppo debole.

Nei minuti successivi l’Arsenal prova a rendersi pericoloso con una serie di azioni sulla fascia sinistra, ma Millie Bright si salva sempre in calcio d’angolo.

Le Gunners trovano il pareggio al 16’ con Stina Blackstenius. Frida Maanum tenta la conclusione rasoterra, ma viene murata d Magdalena Eriksson. Il pallone deviato dalla capitana del Chelsea diventa un assist per la connazionale, lasciata troppo sola. Ann-Katrin Berger riesce a deviare il tiro con la punta del piede, ma non basta per evitare il gol.

Al 24’ l’Arsenal ribaltano il risultato grazie a un rigore guadagnato da Katie McCabe per un fallo commesso su di lei da Sophie Ingle. Dal dischetto la capitana Kim Little spiazza Berger: la tedesca si butta sulla propria sinistra, il pallone si infila nell’angolino basso dall’altra parte.

Blackstenius cerca la doppietta personale al 27’ con un colpo di testa ravvicinato, ma Berger non si fa sorprendere e respinge. La svedese ci prova ancora al 35’, ma il fuorigioco le nega la gioia del gol.

Nell’ultimo minuto di recupero, l’Arsenal aumenta il proprio vantaggio grazie a un autogol di Niamh Charles sul calcio d’angolo battuto da Steph Catley. La numero 21 diventa così la prima calciatrice a segnare un autogol in una finale di Continental Cup.

La prima occasione della ripresa è per il Chelsea. al 48’ Erin Cuthbert ci prova con una conclusione mancina al volo, che però termina a lato.

Al 55’ Rafaelle Souza è fondamentale per evitare che Kerr si trovi completamente sola davanti a Zinsberger. Cercata con un lancio lungo, la brasiliana riesce a intervenire e spazzare via il pallone prima che la numero 20 provi a calciare.

Un paio di minuti più tardi, Kerr ha ancora spazio per correre in campo aperto. Questa volta si allarga e serve Lauren James. L’attaccante inglese prova la conclusione di prima intenzione, ma finisce di poco sopra la traversa.

Al 62’ Kadeisha Buchanan rischia tantissimo. Su un lancio in profondità, la canadese invece che prendere il pallone colpisce la gamba di Caitlin Foord. Per l’arbitra, però, è tutto regolare. In Continental Cup non c’è il VAR.

Il Chelsea ha una grande occasione al 71’ con il gran tiro dalla distanza di Leupolz: stop e tiro al volo, ma Zinsberger respinge.

Col passare dei minuti il Chelsea cerca il pareggio con sempre maggiore insistenza, con un vero e proprio assalto nei minuti finali.

All’88’ l’Arsenal rischia tantissimo su un cross di Melanie Leupolz che diventa un tiro pericoloso. Manuela Zinsberger, con l’aiuto della traversa, si salva. Al 92’ l’austriaca respinge il bel tiro di Eve Perisset. L’ultima occasione, al 95’, è un tiro debole e centrale di Jessie Fleming.

Finisce 3-1. Jonas Eidevall vince così il suo primo trofeo sulla panchina dell’Arsenal.

Marcatrici: 2’ Kerr; 16’ Blackstenius; 24’ rig. Little; 45’+5’ aut. Charles

Formazioni:

Arsenal (4-3-3): Zinsberger; Catley, Rafaelle, Williamson, Maritz (70’ Wineroither); Walti, Little, Maanum; Foord, Blackstenius (87’ Beattie), McCabe (51’ Pelova).

Chelsea (4-2-3-1): Berger; Charles (46’ Leupolz), Eriksson (76’ Fleming), Bright, Perisset; Cuthbert, Ingle (63’ Kaneryd); Reiten, Cankovic (40’ Buchanan), James; Kerr.

Martina Pozzoli

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