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Il Sudafrica batte il Marocco e conquista la Coppa d’Africa femminile

Il Sudafrica vince la sua prima Coppa d’Africa femminile battendo 2-1 in finale le padrone di casa del Marocco.

Il primo tempo termina sullo 0-0. A sbloccare la gara è Hildah Magaia al 63’. Lanciata in profondità con un lancio lungo, Jermaine Seoposenwe entra in area, resiste a un’avversaria, arriva sul fondo e mette in mezzo un cross basso. Magaia, completamente sola al centro dell’area, col mancino non sbaglia.

Al 71’ la stessa Magaia firma il raddoppio. Karabo Dhlamini dalla trequarti col mancino lancia lungo un po’ alla cieca nella speranza di trovare qualche compagna in area. Nesryne El Chad legge male la traiettoria del pallone e la sua deviazione finisce per favorire Magaia, che batte Khadija Errmichi in uscita.

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Il Marocco accorcia le distanze all’80’ con Rosella Ayane. Un tentativo di passaggio di Lebohang Ramalepe viene intercettato da Fatima Tagnaout. Il pallone arriva tra i piedi di Ibtissam Jraidi. La numero 9 serve in verticale Tagnaout. Quest’ultima entra in area di rigore e con un pallone rasoterra orizzontale serve Ayane, che, totalmente smarcata, dall’altezza del rigore batte Andile Dlamini con un destro diagonale.

Se dal punto di vista del possesso palla il match è stato equilibrato (49,9% per il Marocco e 50,1% per il Sudafrica), c’è stato un predominio sudafricano dal punto di vista delle conclusioni. Le Banyana Banyana hanno calciato in porta 9 volte, inquadrando lo specchio in 4 occasioni. Il Marocco, invece, è andato al tiro in 4 occasioni, centrando lo specchio nella metà di esse. Il primo tiro nello specchio per le Atlas Lionesse è arrivato solo all’80’, con il gol di Ayane. Troppo tardi per riaprire il match, nonostante i 9 minuti di recupero. Per vedere tutte le statistiche della finale puoi cliccare qui.

Il Sudafrica diventa così la terza squadra nella storia della Coppa d’Africa a vincere la competizione dopo Nigeria (11 vittorie) e Guinea Equatoriale (2).

In precedenza, le Banyana Banyana avevano perso tutte e 5 le finali giocate (1995, 2000, 2008, 2012 e 2018).

Tra le vincitrici della competizione c’è una conoscenza del calcio italiano. Si tratta della centrocampista Refiloe Jane, approdata al Milan nel 2019.

Con la doppietta in finale, Magaia ha agganciato la capitana marocchina Ghizlane Chebbak e l’attaccante nigeriana Rasheedat Ajibade in cima alla classifica marcatrici, con 3 gol ciascuna.

Chebbak ha ricevuto anche il premio di miglior calciatrice del torneo. Dlamini, invece, ha vinto il premio di miglior portiera. Il Sudafrica ha portato a casa anche il premio fair play.

MAROCCO-SUDAFRICA 1-2

Marcatrici: 63’ e 71’ Magaia; 80’ Ayane

Formazioni:

Marocco (4-3-3): Errmichi; Redouani (59’ Chhri), El Chad, Mrabet, Ait El Haj; Chebbak, Nakkach (76’ Badri), Sanaa (76’ Jraidi); Tagnaout, Ayane, Saoud (55’ Hassini)

Sudafrica (4-4-1-1): Dlamini; Dhlamini, Matlou, Mbane, Ramalepe; Mothalo, Kgoale (70’ Biyana), Jane, Cesane; Magaia (83’ Kgadiete); Seoposenwe

Finale per il terzo posto: NIGERIA-ZAMBIA 0-1

Nella finale per il terzo posto lo Zambia ha vinto di misura contro la Nigeria. Decisiva per le Copper Queens una sfortunata autorete di Chiamaka Nnadozie al 29’. Evarine Katongo prova la conclusione dalla distanza, ma colpisce il palo. Il pallone rimbalza addosso a Nnadozie e finisce in rete.

Per lo Zambia è il miglior risultato in Coppa d’Africa. Nelle precedenti edizioni, infatti, aveva raggiunto i quarti di finale nel 1995 (non c’erano i gironi e i quarti erano il primo turno del torneo) e i gironi nel 2014 e nel 2018.

Per la Nigeria, nazione da sempre dominatrice della Coppa d’Africa, il quarto posto è probabilmente una delusione. Su 14 partecipazioni totali, è la seconda volta che le Super Falcons chiudono al quarto posto. Si tratta del peggior risultato di sempre nella competizione, come nel 2012. A parte i quarti posti appena citati e il bronzo nel 2008, la Nigeria ha sempre portato a casa il trofeo.

Martina Pozzoli

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