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Il Brescia dovrà giocare gli Ottavi di Champions League fuori città. Non c’è accordo per il Rigamonti

Il Brescia festeggia la qualificazione agli ottavi di Champions League – Agenzia Reporter Zanardelli


Con la vittoria per 2-0, il Brescia ha ribaltato lo svantaggio dell’andata e si è qualificata agli Ottavi di Finale della UEFA Women’s Champions League. Uno dei fattori fondamentali nella vittoria delle Leonesse è stato il sostegno del pubblico dagli spalti del Rigamonti, lo storico impianto della città lombarda. 


Per il prossimo turno la squadra di capitan  Girelli dovrà fare a meno della sua “casa internazionale”. Giuseppe Cesari, presidente della società biancoblu, ha reso noto l’accordo stipulato ad inizio stagione con Massimo Cellino, numero uno del Brescia maschile, secondo cui la squadra femminile avrebbe potuto utilizzare lo stadio solo per la prima partita della UEFA Women’s Champions League. 

Cesari ha sottolineato i suoi tentativi per accordarsi con il patron della società maschile, ma non è stato trovato un punto di incontro.  A questo punto il Brescia sarà costretto a cercare un nuovo stadio conforme alle norme UEFA e FIGC. In giornata Cristian Peri, Direttore Sportivo del club, ha anticipato che la gara si terrà allo stadio “Tullio Saleri” di Lumezzane, in provincia di Brescia. La struttura contiene 4.500 posti a sedere. 

Indipendentemente dalla capienza della nuova sede scelta, a perderci saranno le Leonesse che dovranno affrontare una gara decisiva “lontano da casa” senza lo stesso calore del Rigamonti. 

Laura Brambilla

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