Esattamente 20 anni fa, il 12 aprile 2002, nei cinema del Regno Unito usciva il film Sognando Beckham (originale: Bend It Like Beckham). Un film che ha contribuito ad abbattere stereotipi e pregiudizi sul calcio femminile più di tante campagne portata avanti da organi di governo del calcio.

Sognando Beckham racconta la storia di Jess (interpretata da Parminder Nagra), una ragazza inglese di origini indiane grande appassionata di calcio che vorrebbe emulare il suo idolo David Beckham. Un giorno conosce Jules (Keira Knightley), che la invita ad entrare nella squadra femminile di cui lei fa parte. Le due ragazze condividono il sogno di diventare calciatrici professioniste andando a giocare negli Stati Uniti.

All’epoca il film fu un vero e proprio successo. A fronte di un budget di 6 milioni di dollari, la pellicola ne incassò 76,5. Con 32,5 milioni di dollari incassati negli Usa al momento della sua uscita è diventato il film sportivo a tema calcistico con il maggior incasso negli Stati Uniti (e ad oggi rimane il terzo, superato solo da Kicking & Screaming e She’s the Man).

Se da un lato Jess vuole emulare Beckham e ha in camera foto e poster dell’ex numero 7 del Man. United, dall’altro sui muri della camera di Jules sono appesi i poster di Mia Hamm. Secondo ESPN, il titolo del film Bend it like Beckham per il mercato statunitense doveva essere cambiato in Move it like Mia proprio in onore di Hamm. C’era il timore, infatti, che gli statunitensi non conoscessero Beckham (che sarebbe sbarcato nella MLS nel 2007, per indossare la maglia del Los Angeles Galaxy), mentre Hamm era un volto e un nome ormai familiare per gli statunitensi. Alla fine, il titolo del film rimase quello originale.

In una scena del film mentre Jess e Jules sono nella camera di quest’ultima, guardano alcuni highlights della WUSA, la lega professionistica statunitense in cui entrambe sognano di giocare. La WUSA, nata nel 2001, è fallita dopo appena tre stagioni nel settembre 2003, pochi mesi dopo l’uscita di Sognando Beckham nelle sale cinematografiche statunitensi (12 marzo 2003).

Tra gli highlights nel film si vedono diversi gol, compresi quelli delle ’99esrs Mia Hamm, Brandi Chastain e Tiffeny Milbrett e dell’attaccante inglese Kelly Smith.

Smith era andata negli Usa a giocare a calcio nel campionato dei college statunitensi con la maglia del Seton Hall Pirates. Al termine degli studi aveva deciso di rimanere oltre oceano perché, nelle sue parole, “il calcio femminile in Inghilterra è una barzelletta”.

Prima ha giocato nella W-League con il new Jersey Lady Stallions. Poi nel 2001 è nata la Women’s United Soccer Association (WUSA). Smith è stata selezionata come scelta numero due del draft delle calciatrici straniere, venendo selezionata dal Philadelphia Charge. L’ex numero 8 dell’Arsenal è diventata così la prima giocatrice inglese a diventare professionista. “Volevo giocare a livello professionistico e ora ho vissuto quel sogno” aveva detto Smith nel 2005 parlando al Borehamwood &Elstree Times.

Nella stessa intervista Smith aveva detto di aver amato Sognando Beckham. “È stato un film fantastico e ha davvero colpito nel segno” aveva detto. “Era proprio come è stato per me crescere [giocando a calcio]. La mia famiglia e i miei amici mi hanno sostenuto, ma quando giocavo per una squadra maschile i genitori delle squadre avversarie non volevano che giocassi, così mio padre ha trovato una squadra femminile a Watford e tutto è partito da lì e alla fine sono passata all’Arsenal”.

Smith non è l’unica calciatrice ad aver amato Sognando Beckham. Jordan Nobbs, quando giocava nel Sunderland, ogni sabato guardava Sognando Beckham come rito scaramantico.

Per Nikita Parris, invece, guardare Sognando Beckham quando aveva 8 anni “è stata la prima volta che vedevo il calcio femminile così pubblico, così… accettato. Era come ‘Wow… il calcio femminile… è là fuori. In realtà ci sono ragazze oltre a me che giocano’” aveva scritto l’attaccante inglese in un articolo per The Players’ Tribune. Ha guardato così tante volte il film da rompere la videocassetta.

Martina Pozzoli

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