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Niente soldi al calcio femminile. La FA nega il sostegno ai club della WSL

Katie McCabe

La Football Association ha comunicato alle squadre in difficoltà di Women’s Super League e Women’s Championship che non sarà disponibile alcun aiuto finanziario.

La decisione ha lasciato scioccati i dirigenti dei club, che nella teleconferenza del 27 marzo hanno informato la FA delle perdite stimate per i mesi di marzo, aprile e maggio.

La scelta della federazione potrebbe essere legata alla volontà di proteggere il budget già esistente per il calcio femminile: la donazione di una enorme somma di denaro a diversi club lascerebbe alla FA pochi soldi per poter continuare a supportare la crescita del calcio femminile.

Fino a quando non viene presa una decisione in merito alla continuazione o alla cancellazione della stagione, i club devono continuare a pagare le giocatrici. L’intenzione della FA è quella portare a termine la stagione entro agosto.

In questa situazione, senza alcun sostegno finanziario, le squadre non supportate da club della Premier League rischiano il fallimento. Questo porterebbe alla necessità di riaprire le licenze per poter mantenere lo stesso numero di squadre in campionato.

Alex Scott, ex calciatrice dell’Arsenal, in un articolo su The Sun, ha sottolineato come la crisi dovuta al coronavirus abbia evidenziato la disparità tra calcio maschile e femminile.

Quando Mikel Arteta, calciatore dell’Arsenal, è risultato positivo al Covid-19 ne hanno parlato tutti i giornali e la squadra è stata messa in isolamento. Non è stato però detto nulla riguardo alla squadra femminile nonostante Miedema e compagne utilizzino gli stessi campi di allenamento e potrebbero aver avuto contatti con Arteta o altri giocatori.

Inoltre, alcuni club non si sono nemmeno preoccupati di trovare attrezzi per il fitness per poter permettere alle proprie giocatrici di allenarsi anche a casa. Beth Mead, attaccante dell’Arsenal e della nazionale inglese, ha dovuto rivolgersi ai suoi followers su Twitter per chiedere aiuto per poter reperire una wattbike, fondamentale per la riabilitazione dopo l’infortunio al ginocchio.

Un esempio positivo da questo punto di vista è stato dato dal Brighton, che ha fornito alle proprie calciatrici gli attrezzi per potersi allenare, esattamente come avvenuto con la squadra maschile.

Martina Pozzoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Photo: Kate Green

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