La nazionale femminile slovena ottiene la parità salariale dopo una lunga battaglia con la Federcalcio (NZS).

Come comunicato da Fifpro, il sindacato mondiale di calciatori e calciatrici, la nazionale femminile della Slovenia ha raggiunto l’equal pay con la selezione maschile.

Nel comunicato, Fifpro spiega di aver raggiunto l’accordo con il sindacato dei calciatori e delle calciatrici sloveno (SPINS) per garantire alla squadra femminile “condizioni di lavoro e retribuzione pari a quelle della nazionale maschile”.

Durante l’estate, le calciatrici della nazionale slovena avevano inviato alla federazione una lettera, firmata da 31 giocatrici, con l’intenzione di informare i vertici della stessa riguardo a “le condizioni e i rapporti reciproci negli incontri della nazionale, gli allenamenti e la comunicazione tra la squadra e lo staff tecnico” al fine di “creare le migliori condizioni di lavoro” per rappresentare al meglio il proprio paese.

Nella lettera, inviata a luglio, le giocatrici sottolineavano la mancanza di comunicazione da parte dello staff; allenamenti “monotoni” e una preparazione non professionale; i maltrattamenti psicologici, che hanno portato alcune giocatrici a dover ricorrere al supporto psicologico; “interferenze nei temi della nostra vita personale, che comprende anche la scelta del/la partner, insieme a commenti inappropriati, omofobi e persino razzisti”.

La lettera ha infine portato alle dimissioni del ct Borut Jarc. Quest’ultimo, infatti, a settembre ha comunicato la sua decisione di dimettersi dopo 5 anni e 8 mesi sulla panchina della selezione femminile.

“Siamo fiduciosi che la parità di condizioni per la nazionale gioverà positivamente allo sviluppo di questa squadra e di quelle che seguiranno. La parità di trattamento tra donne e uomini dovrebbe essere un dato di fatto nella società di oggi” ha affermato Lara Prasnikar, co-capitana della Slovenia.

“Firmando questo accordo, abbiamo dato l’esempio ai paesi che ci seguiranno. Possiamo essere orgogliosi di ciò” ha invece dichiarato la co-capitana Mateja Zver.

Il presidente del sindacato dei calciatori e delle calciatrici sloveno Dejan Stefanovic ha affermato che “siamo anche consapevoli che c’è ancora molta strada da fare prima che le giocatrici in Slovenia possano godere della stessa parità di condizioni dei giocatori maschili”.

Proprio per tale motivo ha aggiunto che “continueremo a lavorare a stretto contatto con le giocatrici per garantire che il loro trattamento sia migliorato e segua le tendenze globali”.

Nella UEFA Women’s Nations League, la Slovenia ha chiuso al terzo posto del Gruppo 4 della Lega B. Essendo la peggiore terza della Lega B, è stata retrocessa direttamente in C.

Martina Pozzoli

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