In un’intervista alla BBC, Aitana Bonmatí, stella del Barcellona Femminile e della Spagna campione del mondo in carica, nonché una tra le più acclamate contendenti al prossimo Pallone d’Oro, ha parlato del calcio femminile, dell’uguaglianza di genere e dei passi ancora da fare.
Il calcio femminile ha sempre dovuto lottare di più, resistere di più, fronteggiare con coraggio pregiudizi e dicerie: “Negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti – ha dichiarato Bonmatí a questo proposito –, ma c’è ancora molto da migliorare. Perché si raggiunga l’uguaglianza di genere, perché veniamo trattate da calciatrici professioniste”.
E, poiché i traguardi dell’oggi sono il risultato dei sacrifici di ieri, uno sguardo non può che andare al domani, alle calciatrici del futuro. Alle bambine, ragazze che sognano i palcoscenici delle loro giocatrici preferite, i loro nomi stampati sulle maglie che amano.
“Continuerò a lottare – ha proseguito la centrocampista spagnola – perché vorrei che le prossime generazioni avessero una vita migliore di quella che abbiamo noi; penso che le generazioni passate abbiano combattuto affinché noi avessimo una vita migliore oggi”.
La sua voce è quella di tutti coloro che credono nella stravolgente forza del calcio femminile, nella sua bellezza, e che con determinazione e piccoli, grandi gesti, contribuiscono ogni giorno a regalargli ciò che merita.
