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Mantovani: “Il calcio femminile al Sud fondamentale per la strategia di sviluppo”

Salerno si prepara per ospitare la finale di Coppa Italia femminile

Sarà nuovamente Roma femminile contro Juventus Women la finale di Coppa Italia femminile.

Le due formazioni che si sono date battaglia fino alla fine per la vittoria dello Scudetto si incontreranno allo Stadio Arechi di Salerno, domenica 4 giugno.

Al momento la Roma conduce gli scontri avendo vinto sia la Supercoppa Italiana che lo Scudetto.

Presentata ufficialmente la finale della competizione con la conferenza stampa di apertura in cui erano presenti tante personalità sportive e politiche di rilievo.

Nel Salone dei Marmi del Palazzo di Città, ha aperto le danze il Sindaco Vincenzo Napoli: “Siamo felici di ospitare nello Stadio Arechi la finalissima, siamo onorati che Salerno sia stata scelta per un evento così prestigioso. Faremo sentire alle ragazze il calore coinvolgente della Salerno sportiva e accoglieremo con gioia i tifosi da tutta Italia. Abbiamo ospitato a Salerno l’arrivo del Giro d’Italia, siamo orgogliosi dei risultati della Salernitana, apriamo le porte ai grandi concerti di Vasco e Mengoni. Sport e Grandi Eventi per una città sempre più attraente e tutta da vivere”.

Gli fa eco Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Domenica vedremo in campo all’Arechi due squadre di grande qualità, protagoniste di una stagione importante. Sarà una partita dai grandi contenuti tecnici e agonistici al cospetto degli appassionati provenienti da tutta Italia. Gli investimenti della Regione Campania hanno permesso importanti lavori di adeguamento che consentono all’Arechi di ospitare eventi così importanti e in programma c’è anche la totale ristrutturazione e copertura dell’impianto. Il calcio femminile sta giustamente conquistando sempre più attenzione e praticanti. Siamo felici di sostenere questo sviluppo e pronti ad accompagnare programmi che divulghino ancora di più la pratica sportiva di base”.

A fare gli onori di casa anche Maurizio Milan, Amministratore Delegato della Salernitana: “È doveroso ringraziare il Comune e la FIGC per la grande opportunità data a Salerno e alla Salernitana. È un orgoglio avere la finale di Coppa Italia Femminile nella nostra città e allo stadio Arechi. Deve essere anche uno sprone per farci impegnare ancor di più nel calcio femminile. Spero che la finale abbia un pubblico numeroso per dare un bel messaggio di sport e inclusione che ha spinto il patron Iervolino a candidarsi per accogliere la partita. Domenica noi come dirigenza saremo allo stadio”.

Ci ha tenuto a dare il suo contributo attivo anche Paola Longobardo, responsabile People Care del Gruppo FS, Title Sponsor della competizione: “Teniamo particolarmente alla partnership con la Divisione Calcio Femminile per la Coppa Italia e siamo lieti di aver rinnovato questa collaborazione anche per questa edizione. E’ espressione del nostro impegno verso la parità di genere fatto di azioni concrete per sensibilizzare le persone rispetto al fatto che, nello sport e nelle aziende, il talento non ha genere e a contare siano sempre la passione e la professionalità. Essere al fianco della FIGC e delle atlete impegnate in questa importante partita ci permette di portare questo messaggio a un numero sempre maggiore di persone e di essere d’ispirazione per chi, come il Gruppo FS, vuole abbattere gli stereotipi di genere ancora diffusi”.

Last but not least, il Presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani: “Ringrazio il Comune e la Salernitana per l’ospitalità e per averci accolti nel migliore dei modi in questa splendida città. Desidero ringraziare anche il Title Sponsor, che ci sostiene ormai da due anni, e tutte le persone che stanno lavorando alla promozione di questo importante evento. La scelta di giocare a Salerno è stata voluta, condivisa. Siamo certi che l’Arechi sarà uno spettacolo e che sugli spalti vedremo tantissime famiglie. Portare il calcio femminile al Sud è fondamentale per la strategia di sviluppo, che si pone l’obiettivo di allargare la base e aumentare il numero delle giovani tesserate, abbattendo ogni barriera culturale per fare in modo che ogni bambina possa avere la possibilità di inseguire la propria passione”.

Federica Iannucci

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