Calcio Estero Calcio Femminile Inglese Kelly Smith News

City of Women London: le stazioni della metropolitana con nomi di calciatrici

Alex Scott, Kelly Smith, Hope Powell e Nettie Honeyball sono tra le donne inserite nella mappa della City of Women London.

City of Women London è una mappa della metropolitana di Londra dove al posto dei nomi veri delle fermate ci sono i nomi di donne e persone non-binary che “hanno plasmato” la capitale inglese. Questa mappa vuole quindi celebrare “la vita delle donne e delle persone non-binary che hanno lasciato un impatto duraturo sulla città”.

La mappa della City of Women è stata lanciata l’8 marzo 2022 in occasione della Festa della Donna ed è il risultato di una collaborazione avviata nel 2020 tra Reni Eddo-Lodge, Rebecca Solnit, Emma Watson, la cartografa Molly Roy, la designer Lia Tjandra e la Haymarket Books in collaborazione con Transport for London, la Women of the World Foundation e la University College London (UCL).

“A Londra ci sono più statue di animali che di donne (proprio per questa ragione Adidas ha costruito otto statue dedicate a Vivianne Miedema e altre sette donne, ndr), solo il 14% delle targhe blu sono dedicate alle donne e la mappa ufficiale della metropolitana ha solo tre fermate che portano il nome di donne” si legge nel sito della City of Women London, che vuole così cercare di “capovolgere la logica che ha emarginato le donne e le persone non-binary nei resoconti tradizionali della storia di Londra”.

Essendo la mappa interattiva, è possibile aprire e leggere le schede dedicate a ciascuna persona. Tra le donne a cui sono dedicate le fermate ci sono, per esempio, la Principessa Diana, cantati come Dua Lipa e Adele e scrittrici come Virginia Woolf e Radclyffe Hall, ma anche intere organizzazioni come l’East London Federation of Suffragettes. A rappresentare il mondo del calcio, invece, ci sono Hope Powell, Nettie Honeyball, Alex Scott e Kelly Smith.

HOPE POWELL

Hope Powell, nata a Londra nel 1966, è una ex calciatrice inglese e allenatrice della squadra femminile del Brighton Hove & Albion. Per il National Football Museum è “una delle poche donne ad aver avuto successo sia come giocatrice che come allenatrice”. Per il segretario generale della FA Alex Horne, invece, Powell è “una straordinaria ambasciatrice del calcio femminile” e “strumentale per la crescita del calcio”.

Powell ha iniziato a giocare a calcio da bambina insieme ai suoi fratelli. Ha fatto notizia sui giornali quando le regole della Football Association le hanno impedito di giocare nella squadra della scuola oltre gli 11 anni. Dai 12 anni ha iniziato a giocare nel Millwall Lionesses (1978-87 e 1989-91), diventato la miglior marcatrice della storia del club. Nel mezzo c’è stata l’esperienza nel Friends of Fulham (1987-89).

Successivamente, nel 1991, insieme all’ex compagna di squadra Sue Law ha fondato il Bromley Borough. Dal 1994 il club ha preso il nome di Croydon (e più tardi, dal 2000, divenne Charlton). Powell ha giocato nella squadra dal 1991 al 1998. Nel 1996, da capitana, ha guidato il Croydon alla conquista del double (campionato ed FA Cup).

Powell ha indossato la maglia della nazionale inglese dal 1983 al 1998, debuttato in nazionale maggiore a 16 anni e collezionando 35 gol in 66 presenze.

Subito dopo il suo ritiro dal calcio giocato, nel 1998, è diventata la prima allenatrice full-time della nazionale inglese femminile. Inoltre, è diventata la prima donna e la prima persona di colore ad allenare la nazionale e, con i suoi 31 anni, la più giovane in assoluto ad allenare una nazionale inglese. Già a 17 anni aveva ottenuto il suo primo patentino per allenatori e successivamente, nel 2003, è diventata la prima donna ad ottenere la UEFA Pro License, ovvero il patentino per allenatori di livello più alto possibile.

Powell è rimasta seduta sulla panchina delle Lionesses dal 1998 al 2013, guidando la nazionale durante due mondiali (2007 e 2011, uscendo sempre ai quarti) e quattro europei (2001-2013, ottenendo un secondo posto nel 2009). Nel 2012 è stata l’allenatrice della nazionale della Gran Bretagna che ha partecipato alle Olimpiadi di Londra.

Proprio mentre allenava le Lionesses ha deciso di fare coming out. Nel 2010 è stata inserita da The Indipendent al sessantottesimo posto nella IoS Pink List delle persone LGBT più influenti del Regno Unito.

NETTIE HONEYBALL

Nettie Honeyball era una calciatrice e fondatrice della British Ladies’ Football Club (BLFC), ovvero il primo club femminile di calcio di cui siamo a conoscenza oggi.

In realtà Nettie Honeyball è uno pseudonimo: sembra che il suo vero nome fosse Mary Hutson, ma la sua identità rimane comunque incerta. In generale, della sua vita si sa veramente poco.

Nel 1894 ha iniziato a pubblicare annunci pubblicitari sui giornali per trovare ragazze che volessero fare parte di una squadra femminile di calcio. Ai suoi annunci risposero 30 ragazze e così nel 1895 nacque il BLFC, con Honeyball come segretaria e Lady Florence Dixie come presidente.

La prima partita del BLFC, datata 23 marzo 1895, è considerata la prima partita femminile ufficiale. Al Crouch End Athletic Ground di Londra, le giocatrici del BLFC si divisero in due squadre, North e South: il North, capitanato da Honeyball, si impose 7-1. Nonostante la prima partita abbia attirato 10 mila spettatori, la squadra non è stata presa molto sul serio dal mondo maschile.

Per approfondire la storia del BLFC puoi cliccare qui e qui.

ALEX SCOTT

Alexandra Virina Scott, o più semplicemente Alex Scott, è un’ex calciatrice inglese nata a Londra nel 1984.

La sua carriera a livello di club è legata principalmente all’Arsenal. Scott è entrata nel settore giovanile delle Gunners nel 1992, quando aveva 8 anni, e ha esordito con la prima squadra nel 2002, iniziando come attaccante esterna per poi essere arretrata nel ruolo di terzina. Dopo una breve parentesi nel Birmingham City è tornata all’Arsenal tra il 2005 e il 2009. Successivamente, tra il 2009 e il 2011 è andata a giocare negli Usa con il Boston Breakers, per poi fare ritorno in Inghilterra nel 2012, indossando la maglia delle Gunners fino al ritiro avvenuto nel 2018.

Nella stagione 2006-07 ha vinto lo storico “quadruple”. Quella stagione, infatti, l’Arsenal, infatti, ha portato a casa campionato, FA Cup, FA Women’s Premier League Cup e, soprattutto, la Champions League. Il suo gol nei minuti di recupero nella finale di andata di Champions (all’epoca si giocava andata e ritorno) permise all’Arsenal di vincere la partita 1-0 e si rivelò decisivo dopo lo 0-0 del ritorno. Ad oggi Scott è l’unica calciatrice inglese ad aver segnato in una finale di Champions e l’Arsenal è l’unica squadra femminile inglese ad aver conquistato la Champions.

Con la maglia della nazionale maggiore (2004-2017) Scott ha collezionato 140 presenze (al momento del suo ritiro, nel 2017, era la seconda calciatrice inglese per numero di presenze) giocando quattro europei (2005-2013, ottenendo un argento nel 2009) e tre mondiali (2007-2015, conquistando un bronzo nel 2015). Nel 2012 ha anche rappresentato la Gran Bretagna alle Olimpiadi di Londra.

L’ex Arsenal ha iniziato la sua carriera di opinionista televisiva mentre ancora giocava. Nel 2018 è diventata la prima donna a fare da opinionista per una Coppa del Mondo maschile sui canali della BBC. Sempre per la BBC ha coperto anche la Coppa del Mondo femminile dell’anno successivo. Nell’agosto 2018 è diventata la prima opinionista donna su Sky Sports, nel programma Super Sunday.

Oltre al ruolo di opinionista, Scott ha ricoperto anche quello di presentatrice per diversi programmi, tra cui Goals on Sunday e Football Focus.

Nel giugno 2021 è stato annunciato che Scott sarebbe stata tra i commentatori del gioco FIFA 2022, per la versione in lingua inglese. È diventata così la prima donna a fare da commentatrice per i videogiochi FIFA.

KELLY SMITH

Kelly Smith è un’ex calciatrice inglese nata Watford nel 1978 che ha legato la sua carriera calcistica ai colori dell’Arsenal.

La carriera di Smith è divisa tra Arsenal (1996-97, 2005-09, periodo in cui ha vinto il già citato “quadruple”, e 2012-2017) e gli Usa, dove ha giocato indossando le maglie di diverse squadre, tra cui la squadra del college Seton Hall Pirates (1997-99; la sua maglia numero 6 è stata ritirata una volta terminata la sua carriera al college) e il Boston Breakers (2009-2012, insieme ad Alex Scott).

Smith ha esordito in nazionale maggiore a 17 anni e 3 giorni 1° novembre 1995 nell’1-1 contro l’Italia. Proprio in quella partita è stata eletta come Player of the Match. Ha rappresentato la nazionale inglese in tre europei (2001, 2005 e 2009, ottenendo un secondo posto) e due mondiali (2007 e 2011; nel 1995 era stata convocata ma aveva rinunciato per via degli esami scolastici). Inoltre ha indossato la maglia della nazionale britannica alle Olimpiadi di Londra 2012.

Nel settembre 2010, segnando il suo quarantunesimo gol in nazionale nella partita contro la Svizzera è diventata la miglior marcatrice della storia delle Lionesses. Al momento del suo ritiro dalla nazionale, il 3 febbraio 2015, i gol con le Lionesses erano 46. Smith ha mantenuto il record di gol fino al 30 novembre 2021, quando Ellen White l’ha superato grazie a una tripletta contro la Lettonia.

Smith è stata per un’intera generazione di bambine e ragazze inglesi che giocavano a calcio il punto di riferimento e il modello a cui ispirarsi. “Non c’era nessun’altra ad aprire la strada come Kelly” aveva dichiarato qualche anno fa Leah Williamson, che è passata dall’avere il poster di Smith in cameretta a giocare insieme a lei nell’Arsenal.

Per vedere la mappa interattiva di City of Women London clicca qui.

Martina Pozzoli

Leggi anche