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Champions League – Fattori: “Qualificazione quasi impossibile, ma la Fiorentina onorerà la maglia fino in fondo”

Foto Giusi Sproviero CGE Fotogiornalismo

Questa sera a Wolfsburg, la Fiorentina Women’s affronterà la squadra di casa nel ritorno degli ottavi di finale della Uefa Women’s Champions League

Per tutti i tifosi viola e per tutti gli appassionati c’è subito una brutta notizia: la partita potrà essere seguita solo dal vivo, in quanto la società tedesca non è riuscita a trovare un broadcaster disponibile per la trasmissione. Non è stato possibile nemmeno seguire la conferenza stampa via web: per problemi tecnici non era disponibile il wi-fi per permettere lo streaming. Sui canali ufficiali della Fiorentina ci sarà il racconto della gara.

Dal punto di vista sportivo è una partita che potrebbe influire poco sul passaggio al turno successivo. Il risultato dell’andata, il 4-0 subito in casa dalle viola, è un risultato quasi impossibile da ribaltare e servirebbe una vera e propria impresa sportiva da parte della squadra gigliata. Sembrano crederci poco anche i due tecnici Fattori e Cincotta, che nonostante le dichiarazioni di facciata, hanno usato toni dimessi e disillusi. Particolarmente concreto mister Fattori che nel video di presentazione del match ha dichiarato: “Onoreremo la nostra maglia, daremo il nostro massimo. Affronteremo la partita senza alcuna paura, anche perché la gara di andata ci ha un po’ tolto l’illusione della qualificazione”.


Per essere sinceri, la gara di andata ha mostrato un gap evidente fra le due compagini, con le tedesche sempre padrone del campo, che hanno dominato in lungo e in largo per tutti i 90’ minuti. La Fiorentina ha subito la superiorità fisica e atletica delle avversarie e ha tentato solo qualche timido accenno di reazione, impensierendo solo una volta il portiere tedesco. A poco valgono alcune velleitarie recriminazioni per un fuorigioco sul primo goal avversario e per la sfortuna in altre occasioni. La verità è che la migliore in campo per le Viola è stata il portiere Stéphanie Öhrström, che ha impedito alla sua squadra di subire un passivo ben più largo.

La partita, tuttavia, non è completamente inutile e come detto dall’allenatore Fattori: “la Fiorentina non è venuta in Germania per fare una scampagnata”. Non è nemmeno una partita valida solo per l’onore e solo per la gloria. In questa partita la Fiorentina ha l’occasione di dare prova del proprio valore, di ritrovare quello smalto, quella brillantezza, quell’agonismo che ha caratterizzato tutta la scorsa stagione, e che quest’anno si è visto solo a sprazzi. È inutile nascondere che la squadra viola in campionato vive un momento di appannamento: i due pareggi e la sconfitta subita dal Brescia nelle prime 5 gare di campionato, hanno mostrato una squadra incerta, distratta in fase difensiva e incapace di riprodurre quel gioco in verticale e quelle ripartenze, che lo scorso anno fecero delle gigliate, una squadra schiacciasassi. 
Proprio la fase difensiva è quella che sta accusando le maggiori pecche, con il centrocampo che non riesce a dare la giusta copertura ai difensori, che dal canto loro, stanno mostrando diverse gravi incertezze. La Linari non sembra più un baluardo insormontabile; la Guagni non è più quel motorino inesauribile sulla fascia, complice forse una condizione fisica che stenta ad arrivare per qualche infortunio subito; la Bartoli lotta e ringhia come al solito, ma a volte si lascia saltare con troppa superficialità; a centrocampo l’assenza di Parisi si sta facendo notare sempre più. Sono ancora le parole di mister Fattori a fotografare a tinte vive il momento della sua squadra: “siamo le stesse dello scorso anno, più qualche straniera. Non possiamo esserci imbrocchiti all’improvviso. È essenzialmente una questione di testa”.

Ecco perché proprio questa gara di Champions League può essere la partita della svolta, un segnale forte, il momento giusto per il ritorno della vera Fiorentina. Senza inutili pressioni sul risultato. Non importa la vittoria, la qualificazione è ormai andata. L’unica vera cosa importante è la prestazione: forte, di grinta, di personalità. La dimostrazione che la Fiorentina c’è ancora e che è ancora lì, pronta a manifestare il proprio valore e la propria forza; che può giocare a testa alta contro chiunque, anche contro avversarie decisamente superiori. Del resto proprio nei due incontri dei sedicesimi di Champions, la squadra viola ha fornito le sue due migliori prove di stagione. Per questi motivi, la partita all’Aok Stadion non è inutile, ma è un appuntamento importante, da non mancare.

Forza Viola, aspettiamo con impazienza il vostro ritorno!     

Paolo Di Padua

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