Annamaria Serturini ha scelto la Roma quando era soltanto un’idea e da quel giorno ha continuato a sceglierla per altre cento volte. E in fondo la Roma è sempre stata una scommessa, un work in progress mai davvero compiuto, a volte anche un atto di fede che forse risulta quasi più semplice e scontato per chi in quella città ha le sue radici e la sua identità. Ma Annamaria Serturini non è nata a Roma eppure era lì invece quando la Roma femminile è nata. E da allora non è più andata via.

Il sole cominciava lentamente a tramontare quando nel pomeriggio del 7 Settembre 2018 la prima squadra femminile ufficiale dell’AS Roma veniva presentata a Piazza di Spagna. Serturini scendeva l’iconica scalinata mano nella mano con Ante Coric e in quel momento nessuno conosceva il destino di quella squadra ma tutti conoscevano il potere di quella maglia.

Perché indossare quei colori significa un po’ fare una promessa o stringere un patto. Promettere di onorarne i valori, la storia e la magia e ricevere in cambio la promessa di eterna lealtà. E a quell’accordo forse inconscio che fu stretto quel giorno a Piazza di Spagna, Annamaria Serturini non è mai venuta meno e oggi sembra quasi impossibile credere che non sia parte di Roma da tutta la vita.

Il suo nome ha accompagnato la storia della Roma femminile nelle sue tappe più catartiche, il suo numero 15 è diventato presto un simbolo per una squadra che cresceva con lei. Ma soprattutto la sua fiducia nel progetto e nel processo che lo sosteneva non ha mai vacillato, fin dai primi 90 minuti.

Serturini faceva parte infatti delle prime 11 titolari che scesero in campo per la partita inaugurale della Roma in Serie A Femminile contro il Sassuolo, un momento che profumava di storia e di ottimismo per una nuova era. Ma il peso del potere di quei colori cominciò a farsi sentire forse solo al 60’ minuto, quando di già in svantaggio di due gol, la Roma conquistò il suo primo calcio di rigore. Sul dischetto ci andò proprio lei, Serturini, che in quell’istante non aveva solo la responsabilità di poter riaprire la partita ma anche quella di poter scrivere la prima pagina nella storia della squadra.

Un tiro angolato ma rischioso sfuggì alla presa dell’estremo difensore del Sassuolo e il conto della Roma femminile veniva finalmente aperto. Ma Serturini non era disposta a perdere altro tempo. Corse incontro a quella rete che aveva appena riempito per la prima volta, riprese il pallone e dopo averlo baciato lo riportò a centrocampo, perché non era il suo traguardo che contava in quel momento ma quello del gruppo.

E quell’attitudine Annamaria Serturini non l’ha mai abbandonata, non ha mai smesso di tornare indietro per ricominciare, non ha mai smesso di crederci. Sfogliamo rapidamente le pagine di questa storia ancora coì giovane eppure così intensa, e facciamo solo due fermate.

È il 30 Maggio 2021, la Roma è in finale di Coppa Italia contro il Milan e come tutte le finali più importanti, anche questa si decide ai rigori. Annamaria Serturini è ancora in campo, ancora con la Roma. La sua presenza ormai è parte integrante di questa squadra, la sua dedizione è una certezza. La stessa certezza che la porta a calciare il secondo rigore ed è quasi un déjà vu della sua prima rete. Questa volta il tiro è più potente, sicuro, impeccabile. Il portiere è spiazzato, Serturini libera la sua carica stringendo tra le mani lo stemma sulla maglia, è la sua Roma e si sente. E con la sua Roma l’attaccante alza il primo trofeo, una vittoria diversa da tutte le altre, una vittoria dal sapore così intenso e contagioso che crea quasi dipendenza, perché non vuoi smettere finché non lo gusti ancora una volta.

Ecco perché passano soltanto due mesi e Serturini firma il rinnovo del contratto con la Roma fino al 30 Giugno 2024. C’è entusiasmo nelle sue parole, c’è ancora l’elettricità del trionfo ma soprattutto c’è la voglia di non fermarsi e vedere fin dove questa Roma può arrivare, quali vette può raggiungere. E Annamaria Serturini vuole ancora far parte di una promessa che adesso somiglia tanto a una realtà.

7 Maggio 2022. La Roma è alle porte dell’Europa. Nessuno si aspetta davvero una gara scontata contro la Sampdoria, memori anche di una vittoria all’andata strappata alle ultime battute. Ma l’intero percorso della stagione ha condotto le giallorosse a questo preciso momento e il cinismo con cui la squadra scende in campo è letale. Ancora una volta tutto inizia con Serturini. All’attaccante manca il gol ma puoi quasi avvertire nell’aria quelle partite in cui la numero 15 non accetta repliche. E dopo un primo tentativo a giro dalla sinistra, all’8’ minuto Serturini raccoglie un ottimo passaggio indietro di Paloma Lazaro e dal limite dell’area il suo destro è feroce. L’angolino è quello in alto a destra, Serturini non ha neanche bisogno di controllare il pallone, aveva aspettato l’assist di Lazaro preparando già il corpo alla battuta a rete. Perché il primo gol che portava la Roma a un passo dal sogno europeo doveva essere suo e doveva esserlo in quel giorno in cui Serturini rinnovava la sua promessa.

La partita contro la Sampdoria segna infatti la centesima presenza della giocatrice bergamasca con la maglia giallorossa e sembra quasi trascorsa già una vita da quando scese la scalinata di Piazza di Spagna.

Annamaria Serturini è ormai anima e cuore di Roma e della Roma. Tifa per la squadra maschile all’Olimpico, è un pilastro imprescindibile della squadra femminile in campo. E proprio quest’ultima esiste solo da quattro anni ma ha già percorso talmente tanta strada da essersi rivelata molto più di una scommessa vinta. E questa strada l’ha percorsa mano nella mano con Annamaria Serturini.

Photo LiveMedia/Francesco Scaccianoce Reggio Emilia, Italy, May 30, 2021, Italian Coppa Italia Women football match Finale – Milan vs Roma Image shows: Annamaria Serturini (AS Roma) celebrates after scoring the penalty LiveMedia – World Copyright

In un messaggio emozionante condiviso attraverso i suoi canali social, la numero 15 giallorossa ha confessato di essersi sentita “adottata” dalla città e dall’affetto che riesce a dimostrare, e di aver voluto “sdebitarsi” per questo fin dal primo momento. Ma la verità è che Serturini non ha mai avuto davvero bisogno di sdebitarsi perché ha sempre dato alla Roma e alla sua gente tutto ciò che hanno sempre cercato: onore e dedizione. Qualunque sorpresa riservi il futuro, Annamaria Serturini sarà sempre parte essenziale della Roma femminile e per questo non servono ringraziamenti. Ad maiora semper

Rita Ricchiuti
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