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La calciatrice Stefany Ferrer Van Ginkel esegue il saluto nazista

Un gesto inaccettabile macchia il ricordo di Stefany Ferrer Van Ginkel, ex giocatrice di Angel City FC, per i tifosi del club californiano.

Sebbene infatti la calciatrice non abbia trovato grande spazio in squadra nel corso della sua breve permanenza, il supporto della comunità di Los Angeles è stato incondizionato fin dal principio.

Eventi recenti hanno però sorpreso negativamente non solo la realtà del calcio femminile ma tutta la società di riferimento.

Nel corso infatti di una manifestazione organizzata a Beverly Hills a sostegno di Israele nel conflitto mediorientale, un’auto si è avvicinata ai presenti al corteo gestito dal gruppo no profit di Stop Antisemitism e le due persone all’interno del veicolo hanno eseguito il saluto nazista al grido di “Heil Hitler”.

L’onda d’urto della gravità del gesto ha raggiunto inaspettatamente quindi anche il mondo del calcio femminile nel momento in cui il New York Post ha identificato la donna responsabile dell’atteggiamento antisemita proprio come Stefany Ferrer Van Ginkel.

Di origine brasiliana ma cresciuta in Spagna, la giocatrice 25enne, dopo aver avviato la sua carriera con l’Espanyol in seconda categoria della lega spagnola contribuendo anche alla promozione della squadra nella massima serie, diventò la prima calciatrice straniera ad unirsi al club messicano Tigres UANL, con cui firmò il contratto nel 2021.

Ad ogni modo l’esperienza con la maglia del Tigres terminò dopo una sola stagione poiché Ferrer Van Ginkel si unì nel 2022 al brillante progetto di Angel City FC, il club fondato da Natalie Portman, Julie Uhrman e Kara Nortman, che esordiva proprio in quell’anno in NWSL.

Tra le prime giocatrici dunque della rosa originale del club di LA, Ferrer Van Ginkel era parte di una scommessa, di un’idea che diventava realtà. La centrocampista però non rientrò mai davvero nei piani dell’allora coach Freya Coombe e al termine della stagione d’esordio, Angel City annunciò che il contratto della calciatrice non sarebbe stato rinnovato.

Di fronte ora agli sviluppi filonazisti della vita privata dell’atleta, il club californiano ha preso immediatamente le distanze dalle scelte della giocatrice, condannandone le azioni. Solo pochi mesi fa inoltre, la dirigenza di Angel City aveva anche espresso pubblicamente supporto a Israele, andando però incontro al feedback contrario di molti sostenitori e in parte anche di alcuni membri della società stessa.

Accanto a Stefany Ferrer Van Ginkel nel video incriminante appare anche Samim Haydar, giocatore di origine afghana. E se Haydar ha poi cercato di arginare la gravità del gesto registrando e pubblicando un video di scuse in cui riconosce un “comportamento infantile che ha peggiorato la situazione affrontandola con odio”, Stefany Ferrer Van Ginkel non si è ancora pronunciata a riguardo dell’accaduto.

L’opinione pubblica ha quindi denunciato aspramente le azioni della giocatrice che, per ideologia o ignoranza, sembra aver esarcebato una condizione precaria che in questo modo precipita in un vortice d’odio dilagante.

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