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La finale di Champions a Torino è stata uno spettacolo. Ceferin polemico con la Juventus

Cala il sipario sulla finale di UEFA Women’s Champions League disputata a Torino con la vittoria dell’Olympique Lione sul Barcellona.

Un grande evento, molto importante, che si è disputato in Italia e che per certi versi può essere considerato anche il giusto riconoscimento al nostro Paese per i risultati ottenuti nello sviluppo e nella crescita del calcio femminile.

La cornice di pubblico è stata suggestiva con tantissimi spettatori giunti dalla Spagna e dalla Francia. La presenza blaugrana è stata in maggioranza, la FIGC aveva comunicato che in 13.000 sarebbero arrivati da Barcellona e 3.500 dalla Francia.

È un peccato non aver raggiunto il traguardo del tutto esaurito, ma gli organizzatori ci sono andati vicino, considerando che per gli eventi UEFA la capienza non è mai al 100% della disponibilità dell’impianto (nel caso dello stadio della Juventus è di 41.507 posti).

Il sold out sarebbe stata la ciliegina sulla torta per una magnifica serata dove lo spettacolo l’ha fatta da padrone, sia in campo che sugli spalti.

Chiaramente se ci fosse stata una squadra italiana i biglietti sarebbero andati a ruba in pochissimo tempo, ma poter ammirare una gara del calibro di Barcellona-Lione non capita tutti i giorni, con in campo il meglio del calcio femminile in Europa.

Finale UEFA Women’s Champions League Barcelona-Olympique Lyonnais. Torino, Allianz Stadium – Copyright L Football

Il presidente della UEFA Aleksander Ceferin ieri ha parlato ai microfoni di Sky Sport sullo sviluppo del calcio femminile: “Abbiamo investito molto nell’educazione e in altre risorse, ma per la UEFA tutti gli aspetti di sviluppo del calcio sono importanti. Il calcio femminile è molto importante, ma allo stesso modo anche il calcio giovanile. Il calcio sta diventando una cosa grande, così come quello femminile: se paragoniamo il calcio femminile di oggi con quello di 5 anni fa, oggi è davvero un altro sport”.

Essendo a Torino e nello stadio di proprietà della Juventus e del rivale Agnelli, Ceferin non si è sottratto alla domanda specifica su questo aspetto, lanciando addirittura una frecciatina. Alla domanda se la premiazione in questo stadio assume un valore diverso, il numero 1 della UEFA ha risposto: “No, per me no… Abbiamo deciso di far disputare la finale di Champions League a Torino, e abbiamo pagato per lo stadio. Sicuramente non si fa un favore a nessuno, e quindi stasera è il nostro stadio. E non ho nessun coinvolgimento emotivo”.

Foto copertina di Giulia Cattaneo

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