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L’Italia inizia l’Algarve Cup battendo per 1-0 la Danimarca

Nazionale femminile

l’Italia in Algarve ricomincia da dove aveva finito vincendo la gara contro la Danimarca. Decisiva la rete di Barbara Bonansea all’inizio del secondo tempo.

Al fischio d’inizio le azzurre si presentano con qualche sorpresa: al solito, Giuliani tra i pali; a guidare la difesa capitan Gama coadiuvata da Lenzini, Boattin e l’esordiente Orsi; al centro del campo ci si affida alla qualità di Galli, Giugliano e Cernoia; sugli esterni invece spazio alla velocità di Bonansea e Bergamaschi con Piemonte riferimento centrale.

Risponde la Danimarca con Christensen in porta; linea difensiva composta da Boye, Ballisager e Obaze; in mezzo Thrige Andersen Troelsgaard, Gejl e Svava; responsabilità offensive su Khul, Moller e Bruun. Pernille Harder, stella delle squadra, inizia in panchina il torneo.

Parte in sordina la gara e il primo tempo si rivela decisamente povero di emozioni. La densità delle due squadre, con l’Italia decisa a mantenere un pressing il più possibile alto, concentra il gioco a centrocampo. Tutte in tentativi offensivi sono innocui, da una parte e dall’altra. All’ottavo minuto l’Italia guadagna il primo calcio d’angolo del match ma, sugli sviluppi, il tiro di Boattin è completamente fuori misura. Replay la situazione al 15′ quando a mirare altissimo dopo un corner è Cernoia.

Non si contano nitide occasioni, Bergamaschi e Piemonte in due occasioni cercano la combinazione ma non sfondano. Finisce con i due portieri mai chiamati in causa un primo tempo di partita a scacchi.

All’inizio della seconda frazione, per smuovere le acque, Milena Bertolini richiama in panchina Piemonte e Galli e getta nella mischia Girelli e Caruso. Dopo cinque minuti arriva il gol confezionato da Cernoia brava ad imbeccare un’ispirata Bergamaschi che cerca e trova Bonansea nell’area piccola. Il primo gol del 2022 azzurro porta quindi la firma della numero 11.

Per limitare le scorribande azzurre sulla fascia destra, il ct danese mettere in campo Lundorf mentre l’Italia sceglie di fare a meno di Gama, ammonita, e di Barbara Bonansea, per concedere minuti a Guagni e Serturini. Nel frattempo si crea confusione nell’area danese intorno all’ora di gioco su un cross di Serturini: sconsiderata l’uscita alta di Christensen che si scontra con una compagna e resta a terra costringendo le sue al cambio obbligato.

La girandola dei cambi che rivoluziona le ventidue in campo, e la necessità della Danimarca di rimontare, sciolgono il match e allungano le squadre che cercano di colpirsi a vicenda. L’Italia sembra in controllo, tanto che la prima vera occasione di marca danese arriva però solo al minuto 79′ quando Lundorf si trova a tu per tu con Giuliani che è brava ad opporsi.

Clamorosamente a cinque minuti dalla fine, si accende la Danimarca che trova l’Italia sbilanciata e, superata Orsi, Madsen si ritrova solo il portiere tra lei e la porta: sbaglia totalmente sprecando la più nitida delle poche occasioni create.

Finisce 1-0 per la nazionale italiana, brava a resistere con lucidità nel finale ai tentativi, seppur non arrembanti, della Danimarca. Domenica le azzurre se la vedranno con la Norvegia.

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